Un volume per scoprire la pittura di un artista tra Ottocento e Novecento, con pregevoli opere che ha spaziato dal sacro al ritratto, dal paesaggio alla pittura di genere
Scrive nel libro Giuseppe Nenna, Presidente Consiglio di amministrazione banca di Piacenza,”i nostri soci fondatori, nel 1936 hanno voluto creare una Banca che fosse del territorio e per il territorio e l’hanno investita fin dalla nascita, della precisa missione di prendersi cura della sua città. E non solo prendersi cura della sua crescita economica, ma anche di tutto ciò che riguarda il suo patrimonio storico culturale e artistico”.
Ecco questo riconoscimento a: Francesco Ghittoni, pittore piacentino che a cavallo tra Ottocento e Novecento, ha realizzato pregevoli opere che spaziano dalla figura sacra al ritratto, dal paesaggio alla pittura di genere.
Con la mostra affidata, a suo tempo dalla Banca di Piacenza , al professor Vittorio Sgarbi e alla professoressa Valeria Poli e soprattutto con l’esauriente catalogo edito da Skira , con saggi dei due curatori e testi di Laura Bonfanti Leonardo Bragalini e Carlo Ponzini i quali con la loro competenza hanno aiutato gli abitanti di Piacenza e al pubblico che hanno fatto visita alla mostra e scoprire e apprezzare un grande pittore piacentino , non pienamente valorizzato come si doveva e si deve.
“A Francesco Ghittoni, commenta nella presentazione Corrado Sforza Fogliani, Presidente Comitato esecutivo Banca di Piacenza, Piacenza ha dedicato molteplici attenzioni. Nonostante questo, l’artista non ebbe mai, però la dovuta fortuna né fra noi, né fuori”.
Conoscere l’arte di un pittore anche se la mostra a lui dedicata è terminata, si può sempre avere il volume che ha accompagnato il progetto espositivo, per comprenderlo e apprezzarlo.
Il libro “Francesco Ghittoni , tra Fattori e Morandi “ sono riportate le opere tematiche suddivise per temi che vanno dai ritratti, ai soggetti religiosi, i paesaggi alle vedute. Il lettore potrà rendersi conto che Ghittoni è stato un artista completo. Si era formato in Accademia, non aveva mai dipinto solo per passione: la pittura era il suo lavoro.
Sfogliando le pagine, possiamo notare che il maestro sapeva affrontare qualunque genere pittorico. Ad ogni suo lavoro c’era uno studio preciso accurato che nel catalogo è documentato dai numerosi bozzetti disegni preparatori. Ghittoni aveva esposto anche all’estero.
L’artista si spense a Piacenza il 17 agosto del 1928. Nel 1976, le sue spoglie vennero esumate e traslate nel famedio dei piacentini illustri nel cimitero urbano. “Le risorse artistiche di Piacenza sono tantissime, ma non tutte conosciute o apprezzate.
La nostra Banca – continua Giuseppe Nenna - proprio grazie al suo impegno votato a salvaguardare e valorizzare l’identità del territorio in tutte le sue componenti”. Una grande progetto che tutti dovrebbero farne tesoro.
Descrizione immagini:
Foto copertina catalogo
Foto 1 Francesco Ghittoni “Autoritratto” 1883, Olio su cartone, 31x22cm, Collezione privata
Foto 2 Francesco Ghittoni “Santa Zita”, 1896, olio su tela,51x37cm Collezione privata
Foto 3 Francesco Ghittoni “Giovane studioso”, 1874, olio su tela, 136x65 cm, Piacenza fondazione Istituto Gazzola
Foto 4 Francesco Ghittoni “La culla” 1882, olio su tela,51x40cm, Collezione privata
Foto 5 Francesco Ghittoni”Fervidi preci”, 1895, olio su tela, 117x70 cm, Collezione privata
Foto 6 Francesco Ghittoni “Visita alla compagna convalescente”, 1914, olio su tela, 110x164 cm,Courtesy ED Gallery Piacenza
Foto 7 Francesco Ghittoni “Marina”, 1890,olio, 18x34 cm, Collezione privata
Foto 8 Francesco Ghittoni “La chiesa di Rizzolo”, 1895,olio su tavola, 14,2x21 cm, Collezione privata
Foto 9 Francesco Ghittoni “Gesù apapre allepie donne”, s.d., olio su tavola, 5y6x90cm(con cornice) Collezione privata
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo:
“Francesco Ghittoni. Tra Fattori e Morandi”, a cura di Vittorio Sgarbi, Laura Bonfanti, Valeria Poli e Carlo Ponzini, pp 159 ill. colori e b/n , Skira
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Articolo pubblicato il 10/06/2022