Antichità, Storia e Cultura in un borgo lombardo
Il monumento ai caduti nella piazza centrale

Il paese di Bedizzole (Brescia) (di Alessandro Mella)

Ogni qual volta mi capita di viaggiare per l’Italia mi viene l’occasione di aver conferma, una volta di più, di quanto ricca e bella sia la nostra nazione. Non c’è frazione, borgata o contrada che non abbia piccole opere e magnificenze da mostrare agli avventori. Opere d’arte sacra o reminiscenze della quotidianità dei secoli passati e dei grandi mutamenti della storia.

Qualche tempo fa mi capitò di passare per questioni personali qualche giorno in provincia di Brescia andando ad alloggiare in quel di Bedizzole.

Una parte del borgo si trova all’interno dell’antica cinta muraria del castello che un tempo vi sorgeva e le cui reminiscenze sono, quindi, pienamente percettibili oggi.

L’antico fortilizio fu edificato ai tempi delle incursioni barbariche in Italia, su di un’altura dominante il territorio, ed assunse la sua piena fisionomia tra il IX ed il X secolo.

Ovviamente furono innumerevoli le modifiche apportate nei secoli successivi come quando, nel 1401, gli abitanti si rivoltarono contro Galeazzo Visconti che fece demolire il castello poi riedificato al tempo della dominazione veneta alcuni dopo. Venne successivamente l’assedio di Alfonso d’Aragona che segnò la struttura al punto che si dovette pesantemente intervenire nel 1494 per sanarne le rovine.

Tuttavia, già nei primi anni del XVI secolo si rese necessario apportare migliorie finalizzate alla difesa dalle moderne armi da fuoco.

Interventi analoghi furono, tra l’altro, una necessità molto diffusa in tutta Europa in quel periodo proprio a causa dei mutamenti delle tecnologie ad uso militare.

Furono, in ogni caso, migliorie di breve impiego perché, già dal 1509 con la sconfitta veneta ad Agnadello, i baluardi difensivi di Bedizzole passarono progressivamente ad uso civile venendo impiegati alla stregua di ricetto. Dell’antico presidio difensivo, comunque, sopravvivono oggi parte della cinta, all’interno della quale si trovano edifici successivi ad uso abitativo, e tre torri difensive. (1)

Lasciato il sito del castello, con pochi passi, ci si può portare nella piazza del paese ove sorgono la chiesa ed il municipio ma anche un magnifico e suggestivo monumento ai caduti in guerra.

Sotto il porticato comunale spicca la targa posta a suo tempo per ricordare il passaggio di Giuseppe Garibaldi al tempo della Seconda Guerra d’Indipendenza nel 1859.

Poco a lato, su di un’antica casa privata, si può notare anche la lapide posta nel 1905 a ricordo dei fratelli Pietro e Battista Chiodi che caddero a Brescia nei giorni, burrascosi ma gloriosi, dell’insurrezione della “leonessa d’Italia” nel 1849.

Spostandosi verso la frazione Pontenove si può incontrare una vera meraviglia che ha profondamente colpito la mia immaginazione.

Si tratta di un antico ponte settecentesco (i lavori di costruzione andarono dal 1718 al 1724 in sostituzione del precedente in legno la cui manutenzione si rivelò progressivamente troppo impegnativa e costosa) innalzato sul fiume Chiese lungo quella che un tempo era l’antica via consolare romana come testimoniato anche da ritrovamenti archeologici fatti sul territorio e tali da dimostrare una vivacità locale continuata anche nel medioevo e nei secoli successivi.

Dell’antichissimo varco murario di epoca romana, anzi, furono rinvenute le vestigia tutt’ora percettibili nei periodi siccitosi a qualche centinaio di metri di distanza.

Il ponte odierno, percorribile, è disposto su quattro arcate con un’edicola centrale, edificata nel 1743, dedicata a San Giovanni Nepomuceno al quale era affidata la protezione del territorio dalle frequenti e devastanti inondazioni. (2)

Tanto l’edicola quanto il complesso, nel suo insieme, sono attribuiti alla progettazione di Antonio Spiazzi.

Bedizzole, dunque, è una piccola ma incantevole località bresciana la quale, tra l’altro, offre anche la praticità logistica giacché si trova a breve distanza dalla città e dal Lago di Garda.

Una comunità, dunque, la cui visita consiglio poiché appagante sul piano paesaggistico e culturale ma anche dal punto di vista pratico quale utile riferimento di partenza per escursioni sul territorio.

Alessandro Mella

NOTE

1) Per approfondimenti si suggerisce: https://artbonus.gov.it/1731-torre-campanaria-del-castello.html.

2) Circa la frazione di Pontenove ritengo doveroso rimandare allo studio: Ad Flexum/Bedizzole – Pontenove/Petonio – Cenni storici riguardanti la strada romana, la pieve di Pontenove e il nome di Bedizzole di Lino Franceschini.

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Articolo pubblicato il 29/06/2022