“Metamorfosi”, a Torino

La rassegna espositiva collettiva presso Salon d’Arte Endola

A Torino, sabato 18 giugno 2022, alle ore 18:30, si terrà l’inaugurazione di “Metamorfosi”, rassegna espositiva collettiva che si terrà presso Salon d’Arte Endola, in via Isonzo 56, in Borgo San Paolo.

Presenterà l'evento la dott.ssa Monica Mazzei.

«Il caldo torrido affianca ormai le nostre giornate, ma grazie al cielo possiamo godere di un ambiente fresco ed accogliente, - dicono gli organizzatori della mostra - ne approfittiamo quindi per inaugurare sabato 18 una collettiva dal tema inusuale, dedito al cambiamento e alla trasformazione, una tematica che ci tocca da vicino e ci coinvolge: la Metamorfosi. /me·ta·mòr·fo·si/ è un sostantivo femminile che indica la trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come elemento tipico di racconti mitologici o di fantasia, spesso consacrati in opere letterarie, in particolare del mondo classico.

Il tema selezionato vuole essere un inno alla trasformazione, al cambiamento, essendo esso alla base dell’evoluzione della specie umana stessa e non solo.

La prima interpretazione del termine metamorfosi ci proviene da Ovidio, il quale ci insegna: “l’estro mi spinge a narrare di forme mutate in corpi nuovi”».

Partecipano alla rassegna “Metamorfosi” i pittori Rita Carlini e Mauro Azzarita.

Rita Carlini è una pittrice che, attraverso l’acquerello, conferisce ai suoi lavori la leggerezza della velina e la pregnanza delle più forti confessioni dello spirito.

L’artista (per quanto offra un repertorio vario) coglie soprattutto attraverso la pittura sensuale luci e forme che, pur avendo la scioltezza e l’innocenza del fumetto, rivelano una forza capace di trapassare il segno del tratto con e la provocazione delle curve e dei volumi dei corpi.

I lavori sono realizzati con acquerello o inchiostro sintetico, che non consentono correzioni di sorta e che offrono l’immediata risposta della mano alle fulminee intuizioni dell’animo artistico.

«Le opere di Mauro Azzarita - scrive il critico Elio Rabbione - invitano al silenzio, al mondo appartato, alla tranquillità cercata con ogni mezzo; sia che l'artista s'immerga nel paesaggio ricoperto da una candida coltre nevosa oppure colga il proprio unico personaggio in riva al mare, sia che ritragga con cura finissima e mai ridondante di particolari, certi casolari abbandonati.

Tutto è realissimo e irreale al tempo stesso, ogni cosa s'incrocia su piani temporali diversissimi.

Azzarita ci rimanda a tanta letteratura, ma la sua immagine, fatta di sincerità e calore, accampa una nota di incisiva personalità, addolcisce la pennellata forse un ricordo antico, spinge all'ammirazione e alla solidarietà, offre un candido panorama di stupore e di incanto».

Rita Carlini e Mauro Azzarita hanno presentato alla rassegna “Metamorfosi” il quadro eseguito a quattro mani che si scorge nell’invito.

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Articolo pubblicato il 17/06/2022