«Espressioni di un Artista», a Torino

Gaetano Lanatà in mostra alla Saletta d’Arte “Lo Scarabocchio”

A Torino, il 14 giugno 2022, alle ore 17:00 è stata aperta la Mostra personale del pittore Gaetano Lanatà dal titolo «Espressioni di un Artista», presso la Saletta d’Arte “Lo Scarabocchio”, in via Domodossola n. 44, in Borgata Parella.

La Mostra è stata organizzata da Ciro Spinapolice, presidente del Gruppo Associativo Artistico Culturale ART-TO, e da Paolo Pirrone. Gaetano Lanatà, nato nel 1939 a Borgia (Catanzaro), non ha potuto prendere parte all’apertura per le sue precarie condizioni di salute e l’ha seguita in collegamento videotelefonico dalla sua abitazione di Grugliasco.

Dopo una breve introduzione di Paolo Pirrone, ha preso la parola l’oratore ufficiale, Lillo Baglio, che ha così esordito: «Gaetano Lanatà è nato in Calabria ma piemontese di adozione; vive, abita e dipinge nella sua casa atelier a Grugliasco, alle porte di Torino. Si può dire che Gaetano Lanatà ha consacrato tutta la sua vita alla pittura, all’arte, egli è nato davvero per essere un pittore, per essere un’artista speciale, capace di realizzare qualcosa che forse già esiste ma non è mai stata pensata prima».

Baglio ha poi preso in considerazione la pittura di Lanatà: «il maestro d’arte, l’artista che utilizza da sempre, colori, trame, prospettive luce e movimento per trasmettere un’esperienza estetica allo spettatore. La Sua pittura è stata definita impressionista o impressionismo avanzato.

Queste, naturalmente, sono definizioni che lo collegano a movimenti artistici pittorici, in questo caso, di inizi Novecento. Così come si potrebbe connettere a un certo primitivismo con fughe nel tachisme, considerato l’equivalente dell’espressionismo astratto. In alcune tele è presente un tratto legato al fauvismo per la tonalità, selvaggia e accesa, espressione del colore. Qui parliamo di tendenze estetiche visibili, nei vari dipinti realizzati dal maestro, il quale però, è refrattario ai tentativi di identificazione formali che corrispondono a delle convenzioni culturali dalle quali rifugge

Dice il maestro: “La mia creatività risiede nel mio cuore. L’arte - continua il maestro - è un canale spirituale di conoscenza”.

Per Gaetano Lanatà “l’arte o è mistica o non è arte”.

Ed è esattamente quello che pensava l’immenso Van Gogh.

Come per Van Gogh, Lanatà afferma che “la bellezza è un canale prediletto di Dio”. “Le opere d’arte sono un atto divino perché si immagina qualcosa che nessuno ha visto prima”.

L’arte, così intesa “è una metafora di scintillii di colore e di luce; l’esplosione multicolore e multiforme come il big bang, dalla cui volontà divina è scaturito l’universo”.

Possiamo davvero dire di avere incontrato un uomo, un mistico, un maestro d’arte potente, fulgido e autentico».

A queste parole di Lillo Baglio, vivamente applaudite dai numerosi partecipanti, hanno fatto seguito alcune sapienti e concise notazioni del critico d’arte Enzo Papa.

Simone Maritano, nipote di Lanatà, ha poi dato lettura di varie considerazioni, sempre a proposito dell’Arte, espresse dall’illustre congiunto e, infine, il versatile Danilo Tacchino, questa volta in veste di musicista, si è esibito in un assolo di tromba "dedicato a Gaetano".

È stata l’occasione per festeggiare un artista presente nel mondo della pittura da oltre cinquant’anni, che può essere considerato un pittore “cult” le cui opere sono collezionate da un gruppo elitario di appassionati che lo seguono da anni nel suo cammino, in Italia e all’estero.

La Mostra «Espressioni di un Artista» rimarrà aperta fino al 30 giugno, con ingresso libero e orario da martedì a sabato dalle 15:00 alle 19:30.

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Articolo pubblicato il 21/06/2022