Iveco riporta la produzione di bus in Italia. Il bentornato di Giorgetti

A Torino le batterie elettriche e a basse emissioni, a Foggia la catena di montaggio

Nonostante gli ostracismi degli anni scorsi e la non benevola predisposizione dell’ ex amministrazione grillina di Torino e di qualche supporter dell’attuale giunta comunale, nei confronti delle attività industriali, Iveco Group intende tornare a produrre autobus in Italia, incrementando anche produzione  e forza lavoro a Torino.

È quanto comunicato dal gruppo in una nota. È in corso di presentazione a favore del marchio Iveco Bus una richiesta di accesso ai Contratti di sviluppo del ministero dello Sviluppo economico nell’ambito delle opportunità fornite dal Pnrr, si legge.

L’obiettivo è avviare investimenti manifatturieri e attività di ricerca e sviluppo che si avvarranno delle competenze e dei prodotti della filiera automotive nazionale, con particolare attenzione al settore della componentistica dedicata.

“Bentornata Iveco! Dopo tante chiacchiere sul reshoring, arrivano i fatti”, ha commentato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico.

“È una bellissima notizia per il rilancio dell’industria italiana e un segnale concreto dell’attuazione dei sostegni governativi che si accompagnano a un’idea imprenditoriale di successo che vuole riportare, come in questo caso, produzioni importanti nel nostro Paese. Inoltre, la norma sul fast track, che ho fortemente voluto, consente di velocizzare e superare eventuali ostacoli burocratici per realizzare investimenti strategici in Italia. L’auspicio è che Iveco sia solo il primo di tanti altri progetti che vanno in questa direzione”.

L’investimento si propone di sostenere la transizione energetica nel segmento del trasporto collettivo di persone in Italia; di sviluppare e introdurre tecnologie avanzate di propulsione sul territorio nazionale e di rilanciare l’alleanza tra le diverse aree del Paese, dal momento che i siti del gruppo interessati dal progetto sono quelli di Torino e di Foggia, oggi specializzati nella produzione di motori industriali a combustione interna.

In particolare, presso gli impianti piemontesi si valuta il potenziamento delle attività di ingegnerizzazione e fabbricazione di batterie elettriche, mentre a Foggia l’azienda prefigura la possibilità di installare nuove linee per il montaggio finale di autobus ad alto contenuto tecnologico, a zero emissioni (BEV – Battery Electric Vehicles e FCEV – Fuel Cell Electric Vehicles) e a basse emissioni (metano/biometano e diesel/biodiesel di ultima generazione).

In sintesi, la lavorazione iniziale di questi nuovi autobus sarà avviata negli altri impianti del gruppo già oggi dedicati alla produzione di Iveco Bus.

La lavorazione verrà quindi proseguita e arricchita di valore aggiunto tecnologico a Foggia, grazie alle propulsioni alternative prodotte a Torino e alle celle a combustibile a idrogeno.

Sempre a Foggia sarà completata la produzione, con l’aggiunta della componentistica fornita in larga misura dalla filiera nazionale dell’automotive.

La fabbricazione e le relative attività di ricerca e sviluppo sulle batterie, così come le forniture motoristiche dei veicoli a basse emissioni, saranno affidate a Fpt Industrial, il brand del gruppo dedicato alle tecnologie powertrain.

Subordinatamente all’accettazione della richiesta di accesso al Contratto di sviluppo, il passaggio a una fase progettuale avanzata e quindi operativa avverrebbe già nel corso del 2022, con l’ambizione di produrre i primi autobus nella primavera del 2023.

L’investimento dell’azienda prevede anche l’impiego di nuove competenze, alle quali si farà fronte sia formando dipendenti già in organico sia con nuove assunzioni. Con questo progetto, grazie alle proprie tecnologie, Iveco Bus e Fpt Industrial intendono contribuire al processo di transizione energetica ed ecologica nel segmento del trasporto collettivo di persone, rilanciando la competitività della filiera italiana degli autobus.

“Siamo convinti della bontà della nostra proposta e felici di annunciarla oggi perché, confidando nella sua accettazione, ci permetterà di sviluppare nuove competenze, di contribuire allo sviluppo economico del Paese e di giocare un ruolo da protagonisti nel necessario e urgente processo di rinnovamento del parco circolante italiano per il trasporto pubblico locale”, ha dichiarato Domenico Nucera, president bus business unit di Iveco Group.

 

 

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Articolo pubblicato il 23/06/2022