Gli obiettivi del Cremlino in un'ipotetica terza guerra mondiale
Busto di Stalin presso il mausoleo di Lenin

Spesso si è parlato in questi mesi di una possibile guerra mondiale.

Ma cosa accadrebbe realmente? Quali sarebbero le mosse dei russi contro l’Occidente e la NATO?

Qui di seguito proverò a rispondere basandomi su quanto ipotizzato dagli esperti militari russi.

Il primo passo logico, secondo molti esperti, consisterebbe nel disabilitare il sistema satellitare del nemico. In questo caso dei Paesi facenti parte del Patto Atlantico.

Il Cremlino ha fatto sapere più volte che in caso di guerra totale non ci sarebbe più distinzione fra i singoli Paesi NATO. I russi li vedrebbero tutti come parte di un’unica entità militare.

In secondo luogo, mitigare il sistema antimissilistico del nemico.

Avendo una superiorità missilistica ipersonica, i russi punterebbero a mantenerla neutralizzando il sistema missilistico nemico. Qualunque sistema di scudo missilistico spaziale verrebbe altresì annientato.

Chiaramente, questa seconda azione è fortemente legata alla prima mossa.

La Federazione russa ha ben chiaro chi sono i suoi nemici, ma ancor di più quali sono le capitali nevralgiche del sistema di dominio angloamericano.

Londra, a detta dello stesso Cremlino, sarebbe la prima città ad essere colpita ed annientata.

Nel canale 1 della tv russa si è sentito spesso pronunciare queste frasi: “Non inizieremmo certo con Parigi, Varsavia o Berlino. Il primo obiettivo sarebbe Londra. È chiaro che la minaccia per il mondo viene dagli anglosassoni”.

Nell'ambito di una guerra totale Mosca punterebbe ad un’operazione mirata di distruzione di tutti i siti di importanza critica; in tal senso l'Europa occidentale verrebbe tagliata fuori dall'alimentazione e immobilizzata.

In Russia, molti sostenitori della linea dura credono che l'Unione Europea sia troppo debole per impegnarsi in un vero conflitto. Quindi scommettono su un attacco totale, in modo tale da pietrificare i sistemi di difesa europei, troppo impegnati nella diplomazia e nei diritti umanitari. Difetti e illusioni sensoriali di paesi post storici.

Dopo l’Europa occidentale, in secondo momento, non troppo lontano dal primo, i generali russi hanno enumerato i possibili paesi in cui la Russia potrebbe essere costretta a impegnarsi: Polonia, Slovacchia, Moldavia, Georgia, Paesi Baltici e Romania.

Questo, in un primo momento dovrebbe terrorizzare le potenze NATO presenti nel continente europeo. Tuttavia, questa ipotesi di attacco è basata sul fatto che gli USA interverrebbero per ultimi, Usando i Paesi europei come “pedine sacrificabili” dell’Impero americano.

Altro elemento che porterebbe i russi ad analizzare un possibile ritardo nell’intervento Usa sarebbe l’importante impiego nel fronte del Pacifico; dove il Pentagono non avrebbe nessuna intenzione di sbilanciarsi in uno scenario che, seppur importante, risulterebbe secondario rispetto al Mar cinese meridionale e orientale.

 

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Articolo pubblicato il 23/07/2022