Cimitero Militare Italiano di Wroclaw (Polonia)

Di Achille Maria Giachino

Wroclaw o Breslavia, città del Voivodato della Bassa Slesia in Polonia, come molte altre località nel cuore dell’Europa, ospita un Cimitero Militare Italiano, situato all’interno del parco Grabiszynski nella parte sud dell’agglomerato urbano.

Si tratta di un luogo di sepoltura severo, molto sobrio, con lapidi tutte uguali, di piccole dimensioni, senza particolari ornamenti, realizzate in pietra carsica proveniente dai campi di battaglia della Grande Guerra.

I costi furono totalmente coperti dal governo italiano, e i lavori di costruzione iniziarono nel 1927; il complesso fu inaugurato il 2 novembre 1928 alla presenza del console italiano in Polonia Armando Deniga.

Si sviluppa su un’area pressoché rettangolare, attraversata da due viali perpendicolari; all’incrocio di essi è posto un monumento commemorativo, un obelisco opera dello scultore Angelo Negretti, sulla cui base è apposta la scritta: “Pax. L’Italia ai suoi figli caduti nella guerra mondiale MCMXV-MCMXVIII”.

In questo cimitero riposano 1017 soldati italiani catturati dopo la disfatta di Caporetto e deportati nella parte orientale dell’impero germanico e nella Bassa Slesia per essere smistati nei vari campi di prigionia presenti in circa settanta diverse località.

Quasi tutti morirono di stenti, freddo, fame e malattia; le loro spoglie furono portate a Breslavia per dare loro una degna sepoltura in un unico luogo.

Dopo l’8 settembre 1943 molti soldati che non avevano accettato di combattere al fianco dei tedeschi furono arrestati e deportati. Tra questi venti trovarono la morte (probabilmente fucilati) a Breslavia, e qui furono sepolti.

Negli anni del dopoguerra il cimitero fu dimenticato e abbandonato, ma nel 1956, con la ripresa dei rapporti tra i due stati, il sito fu riportato allo stato originario.

Achille Maria Giachino

 

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Articolo pubblicato il 09/07/2022