
Le esequie questa mattina alle 10 a Caraglio.
In questo mese di luglio il Piemonte ha dato l’estremo saluto a Lido Riba, 78 anni, che si è spento dopo una lunga lotta con un tumore che lo affliggeva da tempo.
Riba era oriundo di Caraglio dove già da bambino andava in giro per il paese a distribuire volantini per il Partito Comunista Italiano. Si diploma come ragioniere ed entra al Provveditorato agli Studi di Cuneo dove arriverà a ricoprire l’incarico di funzionario.
Da sempre impegnato nel mondo della Sinistra milita nel Partito Comunista, ricopre la carica di Segretario dell’Alleanza dei Contadini (attuale Confederazione Italiana Agricoltori C.I.A.).
Nel 1983, all’età di 39 anni Riba viene nominato Segretario Provinciale del Partito Comunista Italiano. In questa veste inizia a conoscere “dal di dentro” la politica militante.
Nel 1990 viene eletto in Consiglio Regionale del Piemonte dove sarà capogruppo dei “Democratici di Sinistra” di Massimo D’Alema. Dieci anni dopo la Regione Piemonte lo nomina Assessore all’Agricoltura e alla Montagna.
Lascerà la Giunta regionale solo per andare a fare il Presidente dell’UNCEM (Unione Comuni Montani) di cui è stato uno dei fondatori.
Il giornale “Torino Today” nel parlare dell’impegno di Riba all’UNCEM ha scritto che “a livello regionale ha operato, senza mai fermarsi, per la forza, l’identità, lo sviluppo dei territori montani, dei piccoli comuni, dei paesi”.
Visione senz’altro discutibile visto che l’UNCEM è uno di quegli enti “carrozzone” che costano molto ma che, a conti fatti, non cambiano in modo significativo la vita delle popolazioni montane. Proprio da UNCEM fanno sapere che Lido Riba lascia questo: “la capacità di unire, di creare coesione e di essere sempre a servizio dei territori, dei Sindaci, della montagna nuova. Nel continuo dialogo”.
Il fatto che nel 2022, però, molti comuni montani non vedano la Mediaset, non ricevano un segnale internet decente ed abbiano problemi persino con la linea mobile 4G la dice lunga sul poco che l’UNCEM e Lido Riba hanno fatto per le popolazioni montane.
Riba, all’inizio degli anni Duemila, è stato anche Presidente dell’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (I.P.L.A.) di Torino.
Proprio su questo periodo abbiamo chiesto una testimonianza al dottor Igor Boni, attuale membro dell’I.P.L.A. e Presidente di “Radicali Italiani”, che ci ha detto: Riba “è stato presidente dell’I.P.L.A. fino al 2011 se ben ricordo. Potrei dire che con lui e con UNCEM Piemonte abbiamo collaborato in modo molto stretto per il rilancio della filiera del legno in Piemonte. Un patrimonio che oggi, con le difficoltà di approvvigionamento energetico, diviene ancora più importante. Riba ha lottato per dare centralità ai territori rurali e montani con la consapevolezza che occorre riequilibrare l’attenzione della politica che troppo spesso considera solo le città nei progetti di sviluppo. Oggi il testimone di Lido Riba passa a tutti gli effetti a Marco Bussone con il quale da tempo vi è un rapporto ottimo”.
La Redazione di “Civico 20 News” esprime sentite condoglianze alla signora Luciana, moglie di Lido, e ai figli Valeria ed Emiliano.
Sicuramente torneremo ad occuparci dell’UNCEM e dei suoi progetti dal momento che molti nostri lettori vivono in comuni montani e, non di rado, lamentano il nulla cosmico che ammanta le vallate e che rende difficile la competitività nei comuni d’alta quota.
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Articolo pubblicato il 16/07/2022