Alla presenza del Principe Alberto II di Monaco
Grande successo di pubblico con tutto esaurito ed una folta lista d’attesa per la cerimonia di inaugurazione del 25° Gran Paradiso Film Festival svoltasi nel giardino del Castello di Aymavilles.
Il pomeriggio si è aperto con il saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel suo messaggio, ha espresso particolare apprezzamento per il tema scelto quest’anno: “L’ottimismo della ragione”, che “riassume il senso del nostro tempo” e sollecita “una riflessione su alcuni valori fondamentali della nostra società quali solidarietà e mutua assistenza”.
Alla presenza delle massime autorità regionali e locali è stato poi accolto calorosamente l’ospite d’eccezione dell’evento, S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco che ha voluto sottolineare come il Gran Paradiso sia fonte di ammirazione, memoria e riflessione. Ammirazione per la bellezza dei luoghi e per le persone che hanno saputo negli anni preservare questi spazi, per chi - ancora oggi - ogni giorno li protegge e per chi, in tempi lontani, ha saputo vedere prima degli altri l’importanza di questa battaglia per la conservazione della natura. Un impegno forte che precede l’istituzione del Parco e che muove dall’esigenza di fondo di proteggere le specie più minacciate e conservare per le generazioni future la ricchezza di questi ecosistemi preziosi.
Il Principe Alberto II di Monaco ha poi ricordato il suo trisavolo, il Principe Albert I - di cui ricorre quest’anno il centenario dalla morte - e la prima visita di quest’ultimo nel Gran Paradiso che risale al 1910 con Vittorio Emanuele III. L’esperienza nel Gran Paradiso ed altre simili hanno stimolato in Albert I la convinzione della necessità di costituire dei luoghi di protezione ponendo limiti all’azione dell’uomo; convinzione che lo ha portato - alla vigilia della prima guerra mondiale -a convincere la Francia e la Spagna a costituire sui Pirenei il primo parco transfrontaliero.
Il Principe Alberto II di Monaco è oggi erede e portavoce di queste idee, in particolare attraverso l’impegno e l’attività che da 15 anni porta avanti con la Fondazione Albert I.
L’incontro al castello di Aymavilles è culminato poi nella presentazione e firma da parte del Presidente della Regione Erik Lavevaz della Carta del Gran Paradiso, un documento che rinsalda simbolicamente il legame fra i due Paesi sulla base di valori comuni: l’impegno per uno sviluppo sostenibile e la conservazione della natura, in piccoli territori che possono essere campi di sperimentazione di buone pratiche di sostenibilità, diventando possibili esempi per territori più vasti. Alla sottoscrizione hanno poi voluto contribuire il Principe Alberto II di Monaco, numerose autorità presenti e spettatori del Gran Paradiso Film Festival.
È possibile sottoscrivere la carta e aderirvi condividendo il proprio impegno concreto all’indirizzo www.gpff.it/carta-del-gran-paradiso.
Il Principe Alberto II di Monaco, nella giornata di ieri, ha poi voluto rendersi conto personalmente della condizione dei ghiacciai valdostani e constatare il significativo e rapido arretramento delle masse in corso in particolare sul Gran Paradiso: una situazione preoccupante e di forte attualità determinata dai cambiamenti climatici in atto e che accomuna le sorti dei ghiacciai e degli oceani. Sul ghiacciaio del Gran Paradiso il principe monegasco è stato accompagnato dalle guide alpine Abele Blanc e Marco Spataro, dall’Assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio della Regione Autonoma Valle d'Aosta Jean-Pierre Guichardaz, dal Direttore del Museo oceanografico di Monaco Robert Calcagno e dal Direttore Artistico del Festival Luisa Vuillermoz.
Continuando la sua missione di sensibilizzazione verso le meraviglie naturali del pianeta, il 25° GPFF prosegue sul fondovalle del Gran Paradiso con due appuntamenti con il grande cinema animalier sotto le stelle: mercoledì 13 luglio alle 21.00 a Villeneuve si entra nel vivo del Concorso Internazionale con una prima visione assoluta, “Ogni volta che il lupo” di Marco Andreini, un’esplorazione del mondo selvatico nell’Appennino centrale sulle tracce del lupo.
Venerdì 15 luglio alle 21.00 il Festival ci è spostato invece nel parco del castello d’Introd attraversando virtualmente il Canada Settentrionale - un Grande Bianco - con “Yukon, un Rêve Blanc” di Mathieu Le Lay, il viaggio da brividi di un fotografo naturalista alla ricerca della leggendaria capra delle nevi e degli animali che sopravvivono alle temperature estreme.
Si completa così la “Trilogia dei Castelli” del Festival, che prosegue nei suoi numerosissimi eventi nel Gran Paradiso - e non solo - fino al 7 agosto.
Tutti i dettagli del programma, i cui eventi sono sempre gratuiti e aperti a tutti su prenotazione, si trovano su www.gpff.it e sui canali social del Gran Paradiso Film Festival.
Il Gran Paradiso Film Festival è un progetto di Fondation Grand Paradis, realizzato con il sostegno di: Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Assessorato al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni Culturali della Regione autonoma Valle d'Aosta, Consiglio Regionale della Valle d'Aosta, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Comune di Cogne, Parco Nazionale Gran Paradiso e Compagnia Valdostana delle Acque; con la partecipazione di: Comune di Aymavilles, Comune di Introd, Comune di Rhêmes-Notre-Dame, Comune di Rhêmes-Saint-Georges, Comune di Valsavarenche, Comune di Villeneuve, Club Alpino Italiano, Federparchi e Convenzione delle Alpi; con il patrocinio di: Ente Progetto Natura; sponsorship tecnica di Montura.
Gran Paradiso Film Festival
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Articolo pubblicato il 20/07/2022