Conversando col pittore Mauro Azzarita
Mauro Azzarita

In mostra a Torino, presso Ossimoro Art Gallery in via Carlo Ignazio Giulio 6/B

A Torino, presso Ossimoro Art Gallery di via Carlo Ignazio Giulio 6/B, centro espositivo permanente dell’Associazione Culturale Ossimoro, si sta svolgendo la mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo “II naturale colore dell’anima”.

Propongo ai Lettori di Civico 20 News l’intervista a Mauro Azzarita, pittore torinese che partecipa a questa mostra (m.j.).

 

Mauro Azzarita quale è stato il suo percorso formativo?

Sebbene mi sia sempre piaciuto scarabocchiare con penne e matite perché provo piacere nel vedere prendere forma su carta quel che la mente già ha ben presente, il mio percorso pittorico è nato casualmente verso la fine degli anni 80. Per una strana combinazione, il pittore Sereno Ameglio vide alcuni miei lavori fatti a china e mi invogliò a prendere colori ad olio e pennelli e ad andare a dipingere con lui en plein air nelle vallate Valdostane.

Di certo questa fu per me una magnifica rivelazione che mi spinse verso la pittura.

Però impegni di lavoro e familiari non mi permisero di proseguire con la dovuta continuità. Solo verso la fine degli anni 2000, quando tali impegni si fecero meno gravosi, cominciai a frequentare il maestro d’Arte Adelma Mapelli che, oltre a far consolidare quanto già avevo acquisito anni prima, fece rinascere in me la sopita passione per la pittura e mi instradò verso le prime timide mostre.

Da allora numerosissime mostre collettive e personali sono seguite durante le quali l’incontro e il confronto con tantissimi artisti, critici d’Arte e galleristi non solo del panorama piemontese, hanno giovato alla mia crescita. 

L'incontro e l’amicizia con il pittore Bartolomeo Delpero hanno rappresentato un ulteriore valore aggiunto.

Come nascono i suoi quadri?

Quando dipingo en plein air, sento irrefrenabile il desiderio di mettere sulla tela ciò che colpisce il mio sguardo e, anche se mai potrò trasferirvi i profumi che sento e l’aria che respiro, tento di riprodurre quelle atmosfere in modo da condurre poi con me in quei luoghi chi guarderà il mio lavoro.

 

Qual è il suo stile e quali sono i suoi soggetti preferiti?

Sempre en plein air o meno, è la ricerca delle cose semplici, della meditazione, dello stare bene con noi stessi, della tranquillità cui sovente la quotidianità ci sottrae, ad essere il filo conduttore della mia pittura figurativa in cui scorci di Torino (città in cui sono nato e vivo), paesaggi montani o marini fanno da sfondo.

Mi capita anche sovente di affrontare tematiche differenti, però resto fedele al mio modo e al mio concetto di far pittura.

 

Quali soggetti propone in questa Mostra “II naturale colore dell’anima”?

Sono due quadri a olio, intitolati “Vecchia fontana” e “Disgelo”, che sono rappresentativi delle mie concezioni artistiche che ho esposto in precedenza.

Si riconosce nelle parole di qualche critico d’arte?

Ho apprezzato quanto scritto da Elio Rabbione e da Silvia Ferrara:

«Le opere di Mauro Azzarita invitano al silenzio, al mondo appartato, alla tranquillità cercata con ogni mezzo; sia che l'artista s'immerga nel paesaggio ricoperto da una candida coltre nevosa oppure colga il proprio unico personaggio in riva al mare, sia che ritragga con cura finissima e mai ridondante di particolari, certi casolari abbandonati.

Tutto è realissimo e irreale al tempo stesso, ogni cosa s'incrocia su piani temporali diversissimi.

Azzarita ci rimanda a tanta letteratura, ma la sua immagine, fatta di sincerità e calore, accampa una nota di incisiva personalità, addolcisce la pennellata forse un ricordo antico, spinge all'ammirazione e alla solidarietà, offre un candido panorama di stupore e di incanto» (Elio Rabbione).

«L’arte di Mauro Azzarita si avvicina a tale citazione del famoso artista Robert Henn: “la pittura non si può separare dalla vita. È l’espressione della più grande necessità della quale la vita è capace”.

Un legame importante è presente tra l’Arte e Azzarita. Sussiste il desiderio di oltrepassare un classico figurativo e creare un personale completamento suggestivo, ispirandosi ad una realtà infinita.

C’è la sensazione di uno Sguardo che si dirige aldilà di qualsiasi circospezione d’essenza» (Silvia Ferrara)

 

Le opere di Mauro Azzarita possono essere visionate nella mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo “II naturale colore dell’anima”, curata da Cinzia Sauli, presso Ossimoro Art Gallery di via Carlo Ignazio Giulio 6/B, a Torino, centro espositivo permanente dell’Associazione Culturale Ossimoro.

L’orario della Mostra, che resterà aperta fino al giorno 29 luglio 2022, sarà da lunedì a venerdì, dalle 15:00 alle 19:00.

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Articolo pubblicato il 24/07/2022