San Didero (TO) - Il Festival dell’Alta Felicità: un bel pretesto per dare sfogo alla violenza

"Un bel pretesto per dare sfogo alla violenza dei NO TAV"

"Il Festival dell’Alta Felicità: un bel pretesto per dare sfogo alla violenza dei NO TAV e lanciare pietre, bombe carta, liquidi infiammabili, masserizie contro le Forze dell’Ordine a San Didero".

Così Eugenio Bravo, Segretario Generale del Siulp Torino, descrive una guerriglia annunciata che, al momento della notifica, conta almeno 12 feriti tra le Forze dell’Ordine.

"Un plauso al Sindaco di Torino - prosegue Bravo -  per la sua disarmante inadeguatezza grazie alla quale attraverso il sito del comune di Torino qualcuno ha pensato bene di annunciare l’iniziativa degli antagonisti NO TAV, promotori ed organizzatori del Festival".

Il Segretario insiste ricordando come il Festival vede da anni cantanti esibirsi a favore di iniziative di gruppi antagonisti, autori di scellerati e devastanti scontri.

"Finché le Istituzioni non si dissoceranno in modo chiaro e inequivocabile nei confronti di queste frange estremiste, la violenza continuerà a farla da padrona - prosegue Bravo - e le Forze dell’Ordine continueranno a mietere feriti per la difesa della TAV.

In effetti si è dimostrato insufficiente manifestare il proprio sdegno verso gli scontri alimentati dagli antagonisti, ormai arcinoti a tutti

"se poi alle parole non seguono fatti concreti che dimostrino intransigenza e impongano una volta per tutte la chiusura dei Centri dove si tramano questi atti contro lo Stato e le Forze dell’Ordine".

Bravo vuole anche sottolineare che

"nascondersi dietroquestione climatica è troppo importante e delicata per essere mortificata da soggetti il cui unico scopo e ordire azioni violente di guerriglia contro chi rappresenta lo Stato".

In conclusione il Segretario Generale Siulp Torino ha espresso grande solidarietà alle Forze dell’Ordine le quali, con l’alta professionalità che le contraddistingue, si oppongono a rischio della loro incolumità a questi professionisti del disordine:

"Il SIULP non intende continuare passivamente a vedere i suoi lavoratori trattati come meri bersagli dell’odio di questi criminali. La risposta deve essere ferma.

Da anni i campeggi e i presidi, che sono le basi operative per attività di carattereeversivo andavano rimossi e vietati, ma nulla viene fatto in modo definitivo".

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Articolo pubblicato il 30/07/2022