“Passi di mille cavalieri …”, ad Avigliana (Torino)

Storie del Medioevo in mostra presso l’ex Chiesa di Santa Croce

Ad Avigliana (To), l’Associazione culturale “Arte per Voi” organizza la mostra dal titolo “Passi di mille cavalieri … Storie del Medioevo” presso la ex Chiesa di Santa Croce, in Piazza Conte Rosso.

Sanno esposte ceramiche, sculture, pitture, acquerelli, installazioni degli artisti Franca BARALIS, Sandra BARUZZI, Tiziana BERROLA, Ines Daniela BERTOLINO, Luciana BERTORELLI, Cetty BONIELLO, Ivo BONINO, Nadia BRUNORI, Rosetta CHIABERGE, Luca CIAVARELLA, Alfredo CIOCCA, Isidoro COTTINO, Luisella COTTINO, Giovanna CRESCINI, Giuliana CUSINO, Piero DELLA BETTA, Francesco DI MARTINO, Maria José ETZI, Rocco FORGIONE, Giuseppe GARAU, Sonia GIROTTO, Lella GRASSO, Giancarlo LAURENTI, Pippo LEOCATA, Susanna LOCATELLI, Francesco MARINARO, Guglielmo MARTHYN, Enrico MASSIMINO, Mahtab MOOSAVI, Valeria MORRA, Maria Antonietta ONIDA, Oscar PENNACINO, Vinicio PERUGIA, Elena PIACENTINI, Federico RIVETTI, Serenella SOSSI, Mara TONSO, Nino VENTURA, Massimo VOGHERA.

Gli artisti presenti sono 39 e le opere in mostra oltre 90. L’allestimento nella Chiesa di Santa Croce di Avigliana comprenderà anche una grande scenografia, realizzata dal noto scenografo Giuseppe Garau, riproducente le mura di un castello che ricoprirà l’intera area dell’altare.

La mostra “Passi di mille cavalieri …”, che si fregia del Patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Città di Avigliana, sarà aperta sabato 20 agosto 2022, alle ore 16:00 e resterà aperta fino a domenica 23 ottobre 2022, col seguente orario: sabato e domenica dalle 16:00 alle 20:00.

Il catalogo, curato da Luigi Castagna e Giuliana Cusino sarà disponibile in mostra.

La tematica del Medio Evo, particolarmente complessa e sfaccettata, è stata approfondita dagli organizzatori della mostra “Passi di mille cavalieri …” sotto molteplici punti di vista.

Giuliana Cusino, ad esempio, ha selezionato a questo proposito una serie di aforismi che possono aiutarci a comprendere questa scelta.

È soprattutto Umberto Eco a esprimere qualificati giudizi, come questo sulle miniature medievali: «Proprio per sfatare la leggenda degli evi bui, è infatti opportuno riflettere sul gusto medievale per la luce. Il Medioevo identificava la bellezza (oltre che con la proporzione) con la luce e il colore, e questo colore era sempre elementare: una sinfonia di rosso, azzurro, oro, argento, bianco e verde, senza sfumature e chiaroscuri, dove lo splendore si genera dall’accordo d’insieme anziché farsi determinare da una luce che avvolge le cose dall’esterno o far stillare il colore oltre i limiti della figura. Nelle miniature medievali la luce sembra irradiarsi dagli oggetti».

Eco analizza anche altri aspetti della vita di quel periodo storico: «L’uomo medievale vedeva il mondo come una foresta piena di pericoli ma anche di rivelazioni straordinarie, e la Terra come una distesa di Paesi remoti popolati da esseri splendidamente mostruosi». E ancora: «“Malgrado molte leggende, che ancora circolano su Internet, tutti gli studiosi del Medioevo sapevano che la terra era una sfera”».

Interessante anche la valutazione di Alessandro Barbero: «Nel nostro immaginario è troppo forte il piacere di credere che in passato c’è stata un’epoca tenebrosa, ma che noi ne siamo usciti, e siamo migliori di quelli che vivevano allora».

Barbero puntualizza l’opinione oggi diffusa a proposito del periodo medievale, anche nel linguaggio comune, sostanzialmente gratificante, visto che ci autorizza a crederci migliori.

Bertrand Russell, molto opportunamente, esprime la sua valutazione “globale” per ricordarci che non fu popolato soltanto di cavalieri ed ecclesiastici: «Il Medioevo è stato rude, cavalleresco e devoto; ma per giudicare un’epoca nella sua giusta luce, si dovrebbe cercare di vederla com'era per coloro che ci vivevano. Soprattutto non bisogna dimenticare che, anche in quel tempo, gli uomini erano comuni mortali alle prese più con i loro quotidiani problemi, che con gli elevati argomenti di cui parlano gli storici».

Tutti questi aspetti, e molti altri ancora, sono presenti nella mostra “Passi di mille cavalieri …” ad Avigliana, che ha sicuramente il merito di proporre la tematica del Medio Evo, particolarmente invitante e ricca di spunti per i molti artisti presenti, come dimostra la rassegna delle loro opere, limitata per ovvie ragioni di spazio, che viene qui esposta.

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Articolo pubblicato il 16/08/2022