Ferragosto: dal rifugio Piero Garelli a Limone Piemonte

Gerry Di Fonzo e Monica Nucera Mantelli. il ricordo ed il prossimo appuntamento

15 Agosto 1985 al Rifugio Piero Garelli: in origine un edificio militare a botte della RAF inglese, in seguito dopo vari rimaneggiamenti passò dai 16 posti angusti della versione militare del 1950 a 94 posti confortevoli del 1991 per opera dell'Architetto Gian Bertarione .

 

È sito a 1990 metri di altitudine nella catena delle Alpi del Marguareis e ricadente nel comune di Chiusa di Pesio.

 

Quell’anno con mia moglie e mia figlia come consuetudine andammo ad assistere al concerto di ferragosto in alta quota.

 

Fu pioniera di questa ormai quarantennale tradizione l'orchestra Bruni di Cuneo allora diretta dal Maestro Mosca, primo violino Bruno Pignatta e gli orchestrali in buona parte della scuola di alto perfezionamento musicale di Saluzzo, dove ci sono docenti del calibro di Uto Ughi ad esempio.


(nell'immagine Gerry Di Fonzo ritratto da Bruno Pignatta)

 

Il percorso da Chiusa di Pesio  al rifugio Garelli è di circa 4 ore di comodo sentiero, per salire 958 metri di dislivello percorrendo 12,7 km. Allora questo evento era sempre su in alto, si marciava come e anche con i montanari. La Granda con i suoi abitanti è sempre stata un esempio di grande civiltà e rispetto dell’ambiente, le molte valli cuneesi non soffrono della presenza ingombrante dell’uomo, il rapporto con l’ambiente è di simbiosi e lealtà, qui capita di capire che la convivenza uomo e natura è cosa possibile.

 

Il territorio alpino è rimasto integro nonostante i vari colli per la Francia molto frequentati da automobili, l’insediamento dell’uomo c’è ma non è troppo invasivo. Quando piove molto è a suo modo una benedizione e non una sciagura.

 

Torniamo al concerto di ferragosto: il direttore ha sempre privilegiato un repertorio di musica classica non troppo settaria, quella musica classica che più o meno tutti abbiamo già sentito, mi fa piacere pensare che fosse per non mettere in imbarazzo chi dopo una bella faticosa sgroppata non fosse premiato dalla bellezza universale, quella bellezza che non ha bisogno di troppe spiegazioni sontuose per addetti ai lavori.

Esempio: la sigla di guerre stellari,  uno Shostakovich popolare, J.Strauss con i suoi valzer, la marcia l’italiana in Algeri di Rossini, l’aria della della Carmen di Georges Bizet e altri classici per orchestra, mai di difficile ascolto, assolutamente mai neanche banali.

 

La piacevolezza non è mai leggerezza ma equilibrio di emozioni, sei giunto fin lassù in compagnia del tuo respiro, gli occhi si sono saziati di: moltitudini di paesaggi, fresche brezze sul fiso, nuvole di fogge diverse, alberi che fanno a gara con l’orizzonte, un potpourri di fragranze naturali che riesci a distinguere tra, fiori resine licheni funghi cortecce muffe, anche le rocce emanano il loro profumo, l’acqua dei ruscelli e cascatelle, e perché no anche noi umani spostando l’aria gli imponiamo la traccia del nostro passaggio.

 

Con il cuore che ogni tanto ti avverte che stai facendo fatica, rallenti e riprendi a dare ritmo al passo e il respiro, un po’ la sete la quieti con un sorso d’acqua della borraccia e un po’ la inganni tenendo sotto la lingua un sassolino, il pensiero a questo punto del cammino non è più collegato ai ritmi della vita di tutti i giorni, si libera dalle cose qui in questo spazio inutili, possono attendere giù in città, stai andando a prendere posto nella natura e con altri umani e non solo a partecipare a quella liturgia non codificata che è e non si completa solo con l’esplosione della bellezza.

 

A volte ho davvero pensato che la bellezza di cui parlano i filosofi, quella bellezza che narra che salverà il mondo, ecco proprio quella ti sembra in quelle due ore di concerto sdraiati a terra in mezzo ai rododendri, davvero ti sembra quella ma ti accorgi che sei andato oltre molto più in là,tanto distante che solo tu puoi conoscere il percorso per tornare a livello terreno.

Questo è il concerto di ferragosto, chi non lo ha vissuto con questa modalità di coinvolgimento deve impegnarsi e farlo, non fosse altro per godere ancora quando da li si torna giù, le gambe già sanno che la meta è casa e fanno resistenza, a ogni passo la gravità è come un sassolino in più nello zaino, ogni tanto ti giri e pensi a quanto sarà più intenso il prossimo concerto e la discesa ti pesa meno.

 

L’esperienza che hai vissuto fa si che la tua anima sia più sazia e completa, spingendo l’immaginazione non riesci a focalizzare il prossimo viaggio che comunque è e sarà un viaggio metafisico, non descrivibile con le sole parole, forse se ti facessi la narrazione tenendoti abbracciata/o potrei immaginare di trasmetterti una parte dell’intera esperienza. Io nei tanti concerti di ferragosto ho anche fotografato, allego una di questi scatti che è un testimonianza, ma non sufficiente.

 

Chi il 15 Agosto in questione fosse nei paraggi si informi e vada a Limone Piemonte sede di quest’anno, quarantaduesima edizione dell’evento. G.D.F.

 

Gerry Di Fonzo

 

Per l'appunto, lunedì 15 agosto 2022 in occasione del 42° concerto dell'Orchestra Bruni a Limone Piemonte, il gruppo scultoreo del Le Ninfe Leggiadre di Osvaldo Moi si taglierà a ridosso del palco collocato nell'area di Capanna Niculin (1866 mt).  L'installazione artistica sarà composta da sei gioiose figure di bimbe danzanti che simboleggiano la rinascita sia di questo attesissimo appuntamento musicale, sia che della stessa Limone Piemonte, nota località montana della Val Vermenagna.

 

L' abbellimento scenografico ondeggerà con le vibrazioni del vento, la musica degli orchestrali diretti dal Maestro Nicolò Jacopo Suppa e le voci dei due cantanti lirici Enrico Iviglia (tenore) e Anna-Doris Capitelli (mezzosoprano).

 

Lo scrive la curatrice dell'artista Monica Nucera Mantelli: "...montate su queste antenne di alluminio, queste figure si festeggiano individualmente, riverberando un potente canale di espressione globale: uno dei più importanti mezzi di cui disponiamo per unificare le nostre capacità corporee, espressive e psichiche. Attraverso questi sussulti cullanti, ognuna di queste bimbe entra al servizio dell'umanità come strumento curandero, ovvero quasi come un bastone medicale, per consentire l’espressione delle energie più ancestrali presenti nella profondità del sé di ognuno di noi."

 

L' evento gratuito potrà anche essere seguito in diretta a Ferragosto su Rai 3 e Rai Italia, dalle ore 12,45 alle ore 14.00. »

 

 

Monica Nucera Mantelli

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Articolo pubblicato il 12/08/2022