Cronaca dai quartieri - Ancora la viabilità cittadina nell'occhio del ciclone

Dubbi e perplessità espresse dai cittadini

Raccogliendo le perplessità e le opinioni dei cittadini, ci ha colpito la particolare attenzione dedicata ai controlli di velocità sul territorio urbano per mezzo di telecamere mobili. E fin qui nulla da eccepire, ma ciò che suscita dubbi e confusione è il posizionamento dei cartelli che avvisano della presenza della pattuglia che sta verificando il rispetto della regola, peraltro stabilita unitamente al cartello che è posto all’ingresso dei vari comuni e città o centri abitati.

Carlo, residente in Borgata Lesna, in maniera spiritosa ma senza polemica distruttiva, ci ha detto:

“E’ come se avvisassero i ladri di non andare a rubare in determinati luoghi perché sicuri di trovare le Forze dell’Ordine”.

Se ci pensiamo bene, in effetti avvisare che si sta legittimamente verificando le eventuali irregolarità commesse dai cittadini indisciplinati rientra nelle funzioni di chi è proposta a tale scopo

“per cui – ha completato Carlo – è come favorire chi non rispetta le regole e la dimostrazione è che appena passata la pattuglia segnalata dall’ormai famoso cartello gli utenti riprendono l’abituale atteggiamento”.

Lo abbiamo constatato di persona in vari siti cittadini, uno per tutti il tratto che congiunge via Pietro Cossa a via Pianezza costeggiando il Parco della Pellerina. Non possiamo, perciò, dare torto al cittadino che ha espresso dubbi sulla proprietà di applicazione di un supplemento inutile in quanto già compreso nella normativa generale.

Giusto invece, aggiungiamo noi, che le pattuglie rilevino i contravventori applicando quelle sanzioni che tolgono il vizio, come si suol dire. La dimostrazione ulteriore sta nei tutor che controllano il passaggio degli abituè del giallo, di chi brucia il rosso per essere chiari.

Da quando sono stati posti, chi l’aveva ha perso l’abitudine alla prima multa ricevuta: come abbiamo più volte detto in materia, il cittadino che non rispetta le regole del codice si educa semplicemente toccandolo nel portafoglio.

Giovanni, residente nella zona, ci ha fatto osservare che il posizionamento del cartello compare nel Codice della Strada, ma noi non siamo qui per giudicare se sia giusto o meno, bensì per indurre a riflettere sull’opportunità di modificare una normativa che di fatto penalizza gli automobilisti onesti che rispettano le regole sempre, non solo quando sanno di essere controllati.

Per intanto, una sollecitata visita sul territorio ci ha riportato in Corso Mortara dove si sta rinfoltendo la ormai famosa "selva" di cui abbiamo più volte parlato. La situazione attuale crea problemi di visibilità in continuo peggioramento per cui ci è stato richiesto di segnalare il fatto affinchè le autorità competenti provvedano al più presto prima che accada qualcosa di grave.

Restando in zona, ci lascia alquanto perplessi il cartello posto in corso Principe Oddone all’imbocco del sovrappasso di corso Regina Margherita che invita gli automobilisti a scegliere percorsi alternativi per evitare intasamenti nella ormai celebre “Piazza Baldissera”.

“E’ una situazione quasi grottesca – racconta Felice - se si pensa a quanto è costata la trasformazione del Corso per dargli la funzione di alto scorrimento per l’attraversamento della città”.

Non possiamo che dare ragione a Felice, in questo caso solo di nome,  anche per quanto ha ulteriormente segnalato in proposito al posizionamento del semaforo che regola l’attraversamento del Corso in oggetto provenendo dal controviale di Corso Regina Margherita con direzione Porta Palazzo:

“In alcuni momenti della giornata – ha aggiunto – si formano code di autoveicoli che di fatto bloccano la circolazione. L’abbiamo più volte segnalato, ma per ora nulla è stato fatto in proposito. Lo diciamo a voi di Civico20News ben conoscendo la vostra attenzione verso i problemi della città. Mi piacerebbe inoltre conoscere chi ha progettato e realizzato tale posizionamento che reputo assurdo".

In questi casi ci viene da pensare all’inquinamento prodotto dai tanti mezzi in coda in attesa che si sblocchi l’intasamento, ma probabilmente non è ritenuto abbastanza consistente da chi deve provvedere allo sveltimento del traffico ed al controllo delle numerosissimi infrazioni quotidiane come quella "in corso da tempo" in quel di Corso Regina Margherita con la svolta a sinistra nella carreggiata centrale in corso Principe Eugenio: ma questa è storia antica più volte scritta e raccontata.

E pensare che basterebbe una telecamera per filmare le infrazioni che si pagherebbe, controllori compresi, con le sanzioni elevate nei confronti, semplicemente, di chi non rispetta le regole.

Ci piace ricordare che a quest’ultimo proposito un Consigliere della Circoscrizione 7 presentò invano una interrogazione che produsse il sopralluogo della GTT e dei tecnici del Comune: correva l’anno 2006 o giù di lì.

 

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Articolo pubblicato il 25/08/2022