L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Giancarlo Guerreri: l’Inghilterra seppellisce la Cultura

Mercoledì 10 agosto 2022…una data da non dimenticare

Forse non ci siamo ancora abituati, o meglio rassegnati, a vivere in un mondo dove l’imbecillità si propone come un ambizioso valore intellettuale. Forse siamo talmente addestrati a chinare la testa di fronte a qualsiasi idea venga imposta dall’alto, da essere completamente impermeabili a quel noto senso critico che dovrebbe caratterizzarci, come esseri umani.

A tal proposito ritengo che non sia possibile accettare sempre tutto da tutti senza neppure alzare la mano per chiedere…: Perché?

Mi riferisco alla notizia più vergognosa letta sui quotidiani in questa torrida e sempre più imprevedibile estate 2022.

In realtà di notizie che dovrebbero scatenare dei sentimenti di ribellione ce ne sono davvero tante, tuttavia quella che è stata pubblicata sul “THE TIMES”, lascerà un segno di fuoco per moltissimo tempo.

Mi riferisco all’inchiesta compiuta dal noto giornale inglese che ha messo in evidenza la decisione di due Università, Essex e Sussex, di depennare dalle letture accademiche, nientemeno che decine di noti testi, alcuni dei quali pilastri della letteratura, come “Romeo e Giulietta” e “l’Amleto” di Shakespeare poiché, nel caso specifico, contengono scene cruente di omicidi e suicidi…

The Times, nella sua pagina di apertura, ha annunciato che gli atenei britannici stanno rimuovendo decine di libri, compresi titoli come “La ferrovia sotterranea” di Colson Whitead, vincitore del Premio Pulitzer, a causa di descrizioni troppo realistiche della schiavitù che potrebbero scatenare tensioni razziali.

La decisione degli atenei inglesi di escludere dalla lettura i testi sulla brutalità del razzismo, come quello di Whitead, ha scatenato la reazione di rinomati scrittori e giornalisti, come quella di Trevor Phillips, che dalle pagine del Sky news ha urlato: “La cancellazione dei libri sulla brutalità del razzismo, come quello di Whitead, da parte di cosiddetti antirazzisti è semplicemente un vergognoso razzismo istituzionale”.

Nell’Università del Sussex la lama censoria ha dato un affondo alla tragedia teatrale La signorina Julie (1888) scritta dal grande intellettuale svedese August Strindberg poiché il testo contiene pericolosissimi dialoghi che trattano il tema del suicidio…

Un altro caso sconcertante è la messa all’indice di un romanzo come “Oliver Twist” di Charles Dickens, la motivazione? Si tratta il tema dell’abuso sui minori…

Proseguiamo con l’eliminazione dei romanzi di Agatha Christie per la supposta violenza di alcune scene presenti nella narrazione…

Le accuse mosse da più parti del mondo culturale inglese, al sottosegretario britannico dell’Istruzione James Cleverly, hanno provocato delle risposte ancora più sconcertanti: “Le Università devono proteggere la salute mentale dei propri studenti…” poi il sottosegretario sembra ravvedersi quando afferma “ma allo stesso tempo non si può non affrontare il passato…”

Non so se riesco a trasmettere la gravità di queste bieche e striscianti ideologie che vorrebbero castrare chirurgicamente i cervelli degli studenti, e non solo…

Vogliamo negare il passato, comportandoci come è avvenuto in alcuni campus americani, dove ci si preoccupa della possibilità da parte di alcune minoranze di voler riscrivere la Storia?

Si tratta di una strategia che affonda le sue radici in quel fenomeno culturale, noto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che tende ad azzerare la storia passata quando potrebbe diventare veicolo di pericolosi concetti nel mondo attuale: la cancel culture.

Ma che pericolosa deriva abbiamo imboccato?

La gravità di questa censura infamante avrebbe dovuto far tremare i muri di tutte le strutture dedite alla diffusione della Cultura… e invece? Solo qualche articolo su quotidiani o giornali di bassa tiratura. Nessuna particolare manifestazione contro decisioni forse comprensibili in Paesi soggetti a regimi totalitari, nessuna discesa in campo di autorità in grado di rappresentare il mondo che pensa, o quantomeno che dovrebbe utilizzare il proprio cervello per qualcosa di diverso dal calcio dai festival o dai Talk Show televisivi…

Stiamo vivendo in un vero incubo, fatto di fantasmi e demoni che vogliono farci perdere qualsiasi orientamento verso un barlume di Luce o di improbabile raziocino.

Continuiamo pure a proteggere i giovani da qualsiasi realtà cruda o disdicevole, continuiamo ad allevare marmocchi facendo credere loro che il mondo esterno sia quello dipinto nelle fiabe (ma scegliendo accuratamente le favole da raccontare…). Quando si scontreranno con il cosiddetto mondo reale capiranno da soli di cosa si tratta… e forse sarà troppo tardi.

Tutelare la mente dei giovani studenti, e stiamo parlando di ragazzi maggiorenni che frequentano l’Università non di poppanti attaccati al seno materno, significa far conoscere il mondo, proprio quel mondo fatto anche, e soprattutto, di ombre, di lati scuri e di mostri nascosti dietro gli angoli, creature orribili presenti nella vita reale, che sono stati raccontati magistralmente da autorevoli scrittori e poeti. 

A proposito di poeti…

Se dovesse prendere piede anche in Italia questa drammatica deriva pseudo culturale potremmo ripetere le stesse censure al nostro Poeta nazionale, operate dalla Chiesa di Roma, che permise solo nel 1881 una pubblicazione libera di tutto il testo della Divina Commedia.

Ricordiamo che nel 1559 la Commedia venne posta all’Indice dei libri proibiti, (Index Librorum Prohibitorum), istituito per volontà di papa Paolo IV.

Come molti si ricorderanno nella traduzione in fiammingo della Divina Commedia, il curatore Lies Lavrijsen, rimosse il personaggio di Maometto per evitare inutili offese alla Comunità musulmana.

Ci troviamo di fronte a delle autentiche aberrazioni, a delle prese di posizione sconcertanti e devastanti per quel poco di cultura che ancora si tenta di diffondere. Viene da chiedersi se quel evangelico passo: “non gettar le perle ai porci”, non abbia parlato anche con la voce di Cassandra.

Mi sento veramente offeso da tanta stupidità.

Auguriamoci solo che se non l’intelligenza, merce sempre più rara, almeno il buon senso possa far comprendere a questi inglesi che stanno imboccando una pericolosissima deriva, preceduti in Europa, solo da Grecia, Cipro e Malta. Questi sono infatti, per ora, gli unici paesi in cui la selezione dei libri di testo viene fatta a livello ministeriale.

Con quale diritto e con quali motivazioni si possano prendere tali decisioni resta un mistero, tutto lascia pensare che dietro alla pseudo tutela delle povere creature si nasconda un Piano per livellare e strumentalizzare la mente dei più giovani.

Quando una certa ideologia di “regime” tenta più di manipolare che indirizzare le varie tipologie di letture… i dubbi nascono spontaneamente.

Tuttavia l’ironia della sorte, che con il suo garbato e feroce sarcasmo va a mettere i coperchi dove non arriverebbe neppure il diavolo, ci propone sempre delle gradite sorprese:

quando proprio in Inghilterra si verificò il clamoroso caso di censura per oscenità, del notissimo “L’amante di Lady Chatterley di D. H. Lawrence, si verificò in seguito una vendita straordinaria di milioni di copie… evidentemente neppure con questo storico esempio la perfida Albione ha imparato qualcosa.

Come leggiamo sul Blog “SoloLibri.net”: sono le Università stesse a “sconsigliare” ai loro studenti di leggere la Letteratura poiché potrebbe nuocere al loro equilibrio mentale. Sia mai che negli atenei si formino delle “teste pensanti.”

 

    Giancarlo Guerreri

          Editorialista

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 04/09/2022