29 agosto 1815: nasce a Torino Luigi Formento

Autore del progetto della Chiesa Parrocchiale di San Secondo, del Tempio Valdese e di molte altre chiese, a Torino e in Piemonte

Quando, il 19 dicembre 1882, l’architetto Luigi Formento muore a Torino – dove è nato il 29 agosto 1815 – il giornale Il Risorgimento così dà la notizia ai suoi lettori:

Un lutto per l’arte, una perdita irreparabile per quanti lo conobbero, segna la morte del cav. architetto Luigi Formento rapito da tormentosa malattia all’amore dei parenti ed all’affetto degli amici.

Nato in Torino, in 67 anni di vita laboriosa ed onesta seppe formarsi un nome illustre e rispettato, e, maestro nel costrurre, colle opere dell’ingegno create lascia monumenti imperituri di tanta partenza.

Professore nel Collegio Nazionale, facendosi amare per la dolcezza dei modi, formò ottimi allievi, e dal Metodo di ornato da lui composto, molti appresero i segreti dell’arte e del bello. Architetto distinto, seppe elevarsi a considerevole altezza e la chiesa parrocchiale di S. Secondo ed il tempio Valdese testimoniano in Torino l’abilità del costruttore, il gusto dell’artista, la seria coltura di una forte intelligenza.

Al di là del datato ed enfatico linguaggio dell’epoca, emergono le caratteristiche di questo personaggio che, in pratica, viene a identificarsi con le sue opere: la Chiesa Parrocchiale di San Secondo e il Tempio Valdese.

Luigi Formento è figlio d’arte: il padre Giuseppe è architetto, la madre Elisabetta Brunetti. Luigi svolge il suo apprendistato nello studio del padre e consegue la laurea in architettura nel 1840. È allievo di Ferdinando Bonsignore (Torino, 1760 – 1843), autore della Chiesa della Gran Madre di Dio (1818 – 1831). Lavora specialmente in Piemonte, all’insegna dell’ecclettismo, secondo Bruno Signorelli, e firma 248 progetti.

Come già detto, le sue realizzazioni torinesi più note sono il Tempio Valdese (1851-1854) e la chiesa parrocchiale di San Secondo (1867-1881).

Si dedica di preferenza alla costruzione di chiese e, oltre alle due già citate, ne costruisce altre nove – elencate in tabella – e lavora in più di altre quaranta.

Nel 1868 è incaricato di portare a terminare la chiesa parrocchiale di Castellamonte, iniziata secondo i progetti un po’ spropositati di Alessandro Antonelli, e rimasta incompiuta.

A questo proposito, scrive Bruno Signorelli:

Il F. elaborò un progetto di completamento che seguiva quello antonelliano, ma poiché il ricalcolo dei costi dimostrava la necessità di quintuplicare le spese previste dall’Antonelli, presentò in alternativa un progetto autonomo di completamento della rotonda, che venne effettivamente terminata nel 1875 in stile lombardo a mattoni e terracotta a disegni e scomparti. Le demolizioni compiute sulla costruzione dell’Antonelli e la realizzazione solo parziale del progetto del F. generarono un discusso edificio.

Luigi non progetta soltanto chiese. Realizza anche edifici civili, come il Teatro Nazionale di Torino, nel 1845 (che al momento della morte viene definito «dimenticato» dal necrologio della Gazzetta Piemontese), l’Ospedale Valdese, in via Berthollet angolo via Ormea, nel 1869. Costruisce palazzi di abitazione privata, la Casa del Pellegrino del Santuario di Valsorda a Garessio, la villa castello dei conti San Martino a Castellamonte (1859). Nel 1850, a Rivarolo Canavese, riplasma con moduli neo medioevali la villa sita nei pressi del Castellazzo, e tra il 1850 e il 1854 si occupa del progetto e della costruzione della villa neogotica Grosso di Grana a Marene (Cuneo): uno degli esempi più alti del neogotico in Piemonte. Formento è infatti uno studioso delle grandi opere architettoniche e degli stili del Medio Evo.

Si è già detto della sua attività di docente nel Collegio Nazionale di Torino, della pubblicazione di un testo intitolato Metodo di ornato e del benevolo atteggiamento nei confronti degli studenti.

Dai necrologi dei giornali cittadini apprendiamo anche qualche notizia sulla sua vita privata:

Ottimo cittadino prestò l’opera sua in difesa della patria ed a questa ebbe lo strazio di vedere sacrificato suo figlio, vittima del proprio dovere.

Al momento della morte, si dice che ha lasciato due figli e una figlia. Non abbiamo riferimenti alla moglie, lasciata in ombra anche dall’accurato studio di Bruno Signorelli.

Concludiamo questo nostro ricordo sottolineando come il nostro architetto sia ormai dimenticato, nella città di Torino, che non gli ha nemmeno dedicato una via, e anche in molti comuni dove sorgono le sue realizzazioni, perché non ne viene ricordato come autore.

Chiese realizzate da Luigi Formento:

Chiesa parrocchiale di Castellamonte (TO) - Cappella campestre a Villanova Mondovì (CN) - Chiesuola di S. Anna a Cercenasco (TO) - Cappella campestre la Madonnina a Vigone (TO) - Cappella Vegezzi-Ruscalla a Torino - Santuario di Valsorda, Garessio (CN) - Chiesa parrocchiale di Torre S. Michele (CN) - Parrocchiale di Monasterolo Casotto (CN) - Parrocchiale di Battifollo (CN) - Tempietto campestre di S. Donato a Pralormo (TO) - oltre alle facciate della Chiesa parrocchiale di Gambasca (CN), di quelle di Graglia (BI), di Reaglie (TO), di S. Antonio a Vigone (TO), della Chiesa della Confraternita di S. Bernardino a Vigone (TO), della Chiesa parrocchiale di Villanova (Mondovì) (CN).

 

Note

Ingegnere Camillo Boggio, Lo Sviluppo Edilizio di Torino. Dalla Rivoluzione Francese alla metà del Secolo XIX. Comunicazione fatta alla Società degli Ingegneri ed Architetti in Torino nella seduta del 4 dicembre 1916, Tipografia Pietro Celanza e C., Torino, 1918.

FORMENTO, Luigi di Bruno Signorelli, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 49 (1997).

Il Risorgimento del 20 dicembre 1882, citato da Camillo Boggio.

Gazzetta Piemontese del 20 dicembre 1882.

Gazzetta Ufficiale del 22 dicembre 1882.

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Articolo pubblicato il 29/08/2022