Arrestato uno straniero, finto disabile, per traffico internazionale di droga

La Sinistra italiana punta a regalare la cittadinanza italiana a persone che vengono qua a delinquere.

Nei giorni scorsi si è tornato a parlare di “Ius Soli” e “Ius Scholae” ossia di due istituti giuridici che se venissero approvati permetterebbero agli stranieri presenti sul nostro suolo nazionale di ottenere la cittadinanza italiana con estrema facilità.

Ovviamente queste proposte sono nel programma politico del “Partito Democratico” che, il prossimo 25 settembre, chiederà il voto agli italiani anche per fare leggi in tal senso.

Dinanzi alle proposte dello “Ius Soli” e dello “Ius Scholae” molti italiani, però, storcono il naso perché non passa giorno in cui non si legga di qualche immigrato che commette reati ai danni del patrimonio e della collettività.

Il 02 settembre scorso, per esempio, all’aeroporto varesino di Malpensa la Guardia di Finanza ha tratto in arresto un trentenne spagnolo in arrivo dalla Repubblica Dominicana che, oltre a fingersi disabile, usava la sua sedia a rotelle come deposito per la cocaina che poi spacciava e trafficava.

A scoprire “la furbata” Crai, un cane delle Fiamme Gialle addestrato per la ricerca delle sostanze stupefacenti. Al passaggio dello straniero il cane ha sentito un odore sospetto e ha dato l’allarme ai militari della Finanza in servizio presso lo scalo aeroportuale.

Il personale della Guardia di Finanza, lì per lì, era in imbarazzo; deve aver pensato che Crai avesse “preso un granchio”. La hostess della compagnia aerea deputata all’accompagnamento delle persone diversamente abili ha capito che qualcosa non andava e si è fatta da parte.

Lo straniero ha continuato a fare la pantomima pensando di impietosire i militari ed evitare la perquisizione. Così non è stato. I finanzieri lo hanno immobilizzato, hanno squarciato l’imbottitura della sedia a rotelle ed hanno rinvenuto un nutrito numero di panetti di cocaina.

Al termine della perquisizione gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato e repertato 13 chilogrammi di cocaina purissima che, se spacciata, avrebbe fruttato fino a 1 milione di euro.

Pizzicato con “le mani nella marmellata” lo straniero non poteva più recitare la scenetta e così si è alzato in piedi per essere ammanettato ed arrestato con l’accusa di traffico internazionale di droga. La Procura della Repubblica di Varese ha disposto la traduzione immediata presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio.

Di storie come queste se ne sentono ogni giorno a decine. Questa volta, tra l’altro, lo straniero “trafficante” era un cittadino appartenente alla Comunità Europea.

Se passeranno leggi quali lo “Ius Soli” e lo “Ius Scholae” diventerà impossibile espellere e rimpatriare uno straniero che commette simili reati sul nostro suolo nazionale. E’ davvero quello che vogliono gli italiani?

Il 25 settembre lo scopriremo e vi narreremo ciò che scaturirà dallo spoglio delle schede elettorali.

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Articolo pubblicato il 05/09/2022