
Grande folla in Piazza San Pietro per la beatificazione del "Papa del sorriso".
Il 3 novembre scorso avevamo annunciato la beatificazione di Papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, conosciuto universalmente come “il Papa del sorriso”. Questo giorno è giunto domenica 04 settembre quando, il Dicastero delle Cause dei Santi, ottenuta l’approvazione del Santo Padre ha proclamato Beato Giovanni Paolo I.
Nel mondo cattolico questo giorno era atteso sin dal 1978 ed infatti, nonostante la pioggia battente, Piazza San Pietro e Via della Conciliazione erano gremite.
In quel 1978, quando Albino Luciani si affacciò alla loggia centrale della Basilica di San Pietro disse solo: “Mai avrei immaginato quello che stava per succedere”. Queste parole erano accompagnate da commozione, emozione, umiltà e tremore evidente. Papa Luciani non era abituato a tanta popolarità e, soprattutto, non l’aveva mai cercata.
Don Sandro De Gasperi, sacerdote della Diocesi di Belluno-Feltre, in una riflessione pubblicata sul sito diocesano si sofferma proprio su queste parole umili e semplici del suo conterraneo Albino Luciani.
“La sapienza è l’arte di scoprire la vita di Dio nelle pieghe della nostra quotidianità, è il dono che il Signore ci invia per scovare le sue tracce, per illuminare le sue orme, per percorrere strade e vie nuove con Lui: pensiamo, ancora una volta oggi, ad Albino Luciani, ai suoi sogni di seminarista e di giovane prete, al suo rendersi conto, piano piano, che il servizio che la Chiesa gli richiedeva era da un’altra parte rispetto a quello che avrebbe potuto aspettarsi. Gesù non nega che la croce e la rinuncia agli averi sono passi imprescindibili per la sequela: non fa sconti, non promette che i discepoli passeranno indenni attraverso le vicende della storia”.
Il Beato Albino Luciani verrà ricordato da tutti per la sua passività filosofica, ossia, per quella predisposizione ad essere passivo al volere e alla volontà del Signore, per quell’obbedienza cieca alla Chiesa e per quell’operosità che lo ha portato a spendersi per la salvezza delle anime sino alla donazione totale della vita.
Come dimenticare quell’angelus del 10 settembre 1978 in cui Papa Luciani disse che siamo oggetto, da parte di Dio, “di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E’ papà; più ancora è madre. Non vuol farci del male; vuol solo farci del bene, a tutti”.
Quelle parole scatenarono i mormorii e i sussulti nella Curia Romana. I Cardinali residenti in Vaticano, quelli che guidano i più importanti dicasteri pontifici, sono saltati sulle sedie quando il Papa ha parlato della “maternità di Dio”.
I teologi più bigotti ed intransigenti hanno gridato alla bestemmia pur sapendo benissimo che Albino Luciani era Dottore in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana, una delle più prestigiose facoltà teologiche del mondo.
Ciò nonostante, oggi, quarantaquattro anni dopo quell’Angelus, Albino Luciani è stato elevato all’onore degli altari ed è stato proposto alla cristianità universale come esempio da seguire ed imitare.
Grande gioia e grande festa nel cuore di chi per molti anni ha atteso questo giorno.
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Articolo pubblicato il 06/09/2022