Giorgia Meloni asfalta la Sinistra e la sua ideologia "progressista"

Stando ai sondaggi, per il "Partito Democratico" sarà difficile tornare al governo del Paese.

La campagna elettorale in vista delle prossime elezioni del 25 settembre è entrata nel vivo. I leader politici non si risparmiano nulla e “se le danno di santa ragione”.

Nei giorni scorsi Giorgia Meloni, leader di “Fratelli d’Italia”, è andata a Cagliari per incontrare il Popolo Sardo e per snocciolare in modo preciso e puntuale il suo programma politico.

Una volta sul palco la tenace leader ha detto: “Noi metteremo gente preparata al governo: pensate all’Istruzione, prima c’era Azzolina, noi puntiamo al merito” e - in risposta ad Enrico Letta, Segretario del “Partito Democratico” – ha ribadito: “i dati che dicono che “Fratelli d’Italia” potrebbe governare stanno creando molto nervosismo. Non abbiamo vinto niente, bisogna combattere, ma i dati dicono quello che dicono”.

Questo concetto lo ha espresso per ribadire ad Enrico Letta e “ai suoi amici” che le elezioni sono un atto democratico e che bisogna accettarne l’esito. Da settimane, infatti, il PD, Emma Bonino con “+ Europa” ed il resto della Sinistra antagonista continuano a dire che se vincerà la Destra sarà una disfatta per il Paese e che, comunque, non potrà durare in carica per cinque anni.

Giorgia Meloni sa bene come mai a sinistra ci siano questi pensieri e sul palco lo ha esplicato: “hanno paura di un’Italia meritocratica dove vai avanti non perché “sei amico della persona giusta”. In un’Italia normale tutti devono avere le stesse opportunità, ma poi dove arrivi deve dipendere da te. La scuola progressista è una macchina di disuguaglianza, perché ha finito di livellare al punto di partenza”.

I giornalisti non si sono fatti attendere e le hanno rivolto diverse domande. Una cronista, in particolare, ha chiesto alla leader di “Fratelli d’Italia” che cosa intenderà fare per la crisi energetica una volta a Palazzo Chigi. La risposta è stata diretta e concisa: “faremo quello che possiamo per dare una mano all’Italia in questo senso. Penso che si possa lavorare a livello italiano per scollegare il prezzo dell’elettricità da quello del gas. Questo comporterebbe una diminuzione sensibile e immediata delle bollette”.

Mentre si parlava di economia, sicurezza, scuola e sanità un giovane attivista delle Lobby Gay è salito sul palco e, imbracciando una bandiera arcobaleno, ha chiesto alla leader di “Fratelli d’Italia” di impegnarsi per la comunità LGBT ed i suoi diritti.

Giorgia Meloni – com’è nel suo stile – non si è scomposta e si è limitata a rispondere che rispetta “il coraggio delle persone che rivendicano quello in cui credono” ma ha anche detto che vorrebbe che a lei e al suo elettorato fosse garantito “di avere gli stessi diritti del resto del genere umano”.

A sinistra iniziano a sentire “odore di sconfitta” ed allora cercano di delegittimare l’avversario con l’intento di convincere l’elettorato a rivotare quelli che stanno attualmente al governo del Paese. Riusciranno nel loro poco nobile intento?

Noi monitoreremo il proseguo della campagna elettorale e vi terremo aggiornati.

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Articolo pubblicato il 07/09/2022