
Importanti dichiarazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini sulla politica internazionale. Solite amenità da Enrico Letta.
La campagna elettorale sta procedendo spedita.
La Sinistra continua ad attaccare gli avversari politici dimostrando di non avere né temi né contenuti da sottoporre alla valutazione attenta dell’elettorato. La Destra, invece, sta snocciolando punti programmatici che piacciono agli italiani ma per nulla all’Europa e al suo establishment di burocrati.
Domenica 11 settembre Giorgia Meloni, davanti ad una folla entusiasta riunitasi per l’occasione in Piazza Duomo a Milano, ha dato una “spallata” non indifferente a Bruxelles dicendo che: “in Europa sono tutti preoccupati per la Meloni al governo e dicono cosa succederà? Ve lo dico io cosa succederà, che è finita la pacchia e anche l’Italia si metterà a difendere i propri interessi nazionali come fanno gli altri, cercando poi delle soluzioni comuni”.
In parole povere da “Fratelli d’Italia” fanno sapere che non si parlerà di uscita dall’Unione Europea ma bensì di affermazione del primato nazionale rispetto a decisioni prese nelle “stanze dei bottoni” da burocrati, tecnocrati e uomini in doppiopetto che nulla sanno del nostro Paese.
Enrico Letta, invece, in quel di Taranto, ha dichiarato che per il “Partito Democratico” la priorità è lo stanziamento di ulteriore denaro pubblico al Sud alimentando così il “carrozzone dei sussidi” a cui la Sinistra ci ha tristemente abituati.
Ai giornalisti che lo incalzavano per conoscere la sua ricetta per il Mezzogiorno Letta ha risposto: “dentro il nostro impegno per il Mezzogiorno voglio sottolineare il fatto che per noi la cosa principale è data dal lavoro al Sud: in particolare vogliamo rilanciare, stabilizzare e dare continuità al fatto che al Sud si possa assumere con detassazione e decontribuzione”.
Sarebbe interessante conoscere l’opinione dei precari e dei disoccupati del Nord dinanzi ad una simile affermazione discriminatoria.
Matteo Salvini, invece, dal canto suo, fa sapere che per la “Lega” prioritario è far finire la guerra tra la Federazione Russa e l’Ucraina e, per farlo, il centrodestra di governo sosterrà militarmente l’Ucraina.
Il leader del “Carroccio”, in una delle sue conferenze stampa fiume, ha dichiarato che per lui “importante è che la guerra finisca il prima possibile e che le sanzioni non mettano in ginocchio le aziende e i lavoratori italiani. Quindi, chiediamo protezione: vogliamo proteggere il popolo ucraino, l’abbiamo sempre fatto e abbiamo votato qualsiasi norma, però chiediamo di proteggere anche i lavoratori italiani, perché con questi costi di luce e gas rischiamo una strage di posti di lavoro”.
Insomma, la “carne al fuoco” è molta, i temi sono scottanti e le argomentazioni sono tutte valide e degne di attenzione.
Il popolo italiano il 25 settembre avrà una grandissima responsabilità nell’esprimere la sua preferenza per questo o quel partito politico. Non sarà facile scegliere il prossimo Parlamento – peraltro depauperato nei numeri – ed indicare un Presidente del Consiglio in grado di traghettare il Paese fuori dalla stagnazione economica che sta vivendo ormai da troppo tempo.
Noi continueremo a monitorare la situazione e a rendervi partecipi delle novità in atto.
Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini
Articolo pubblicato il 15/09/2022