
Ecco in che modo il sistema tenta di autoassolversi. di Gianpiero Alaimo
Si, perché il processo di auto-assolvimento è avvenuto il 12 settembre nella riunione pubblica organizzata dall’Ordine dei Medici di Torino, allorché sono stati invitati solo i candidati dei partiti di governo: il convegno verteva sui possibili interventi e sulle possibili soluzioni ai problemi che attanagliano la sanità italiana.
Ecco che qui si innescano alcune incongruenze.
Innanzitutto non solo l’esclusione - e relativa presenza fuori dalla porta - dei rappresentanti di quei partiti oggi definiti “del dissenso” che avrebbero certamente avuto titolo a partecipare, in quanto sicuri e attenti osservatori di tutte le problematiche sanitarie.
Poi la lunga e spinosa trattativa all’ingresso, affinché anche la loro voce potesse essere portata all’interno di quelle mura: richiesta di mascherine fpp3 imposte illegalmente paragonando il luogo a residenza per anziani; dichiarazione dell’esaurimento posti a sedere - subito smentito dagli amici già entrati – nel luogo definito “privato”.
Il tutto è durato quasi un’ora, ma alla fine si è raggiunto l’obbiettivo: alcuni rappresentanti di Vita e di Italexit hanno trovato posto in sala.
Una volta all’interno a prescindere dalla difficoltà enorme nel poter porre delle domande alle relatrici, è balzato subito agli occhi il controsenso: al tavolo della discussione, intenti ad accusare tutte le storture del nostro sistema sanitario, chi c’è?
Proprio i rappresentanti di quei partiti che sono la causa principale dello sfascio sanitario e che adesso si permettono di pontificare su possibili, ma alquanto improponibili, soluzioni ai problemi.
Si torna al punto di inizio, gettano la pietra e nascondono la mano.
Nella piazza all’esterno del congresso le voci del dissenso parlano di “democrazia mistificata”, “dittatura conclamata e invisibile” due condizioni assolutamente proibitive per un effettivo e costruttivo confronto.
Così viene chiesta una nuova conferenza in cui su quelle sedie possano sedere i rappresentanti dei partiti del dissenso per rispondere alle domande che i convenuti vogliano esporre.
Buona fortuna Italia!
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Articolo pubblicato il 15/09/2022