Nubi sui cieli di Budapest. L'UE bolla l'Ungheria come "non più democratica"

Grave presa di posizione del Parlamento Europeo nei confronti di Viktor Orban.

Gravissima presa di posizione dell’Unione Europea nei confronti dell’Ungheria e del suo Presidente Viktor Orban.

Il Parlamento Europeo, infatti, ha deciso di definire uno dei suoi Paesi membri, l’Ungheria appunto, come “non più democratico”.

Qualche giorno fa a Strasburgo sono stati riuniti in assemblea plenaria gli Eurodeputati per votare un rapporto nel quale l’Ungheria viene definita come una “minaccia sistemica” dei valori fondamentali dell’Unione Europea e definito Orban quale autore di un “regime ibrido di autocrazia elettorale”.

La maggioranza del Parlamento Europeo ha decretato che il Governo di Budapest sta mettendo in atto “violazioni del principio dello Stato di diritto”. Parole forti, gravi ed estremamente pesanti nel panorama geopolitico dell’Europa dei giorni nostri.

L’Assemblea è stata netta: 433 deputati a favore del rapporto discriminatorio dell’Ungheria e solo 123 contrari.

Tra i più convinti amici e sostenitori delle politiche di Orban “Identità e Democrazia” (ID) e “Conservatori-Riformisti Europei” (ECR). In questi due grandi gruppi dell’Europarlamento militano i membri di “Lega” e “Fratelli d’Italia” eletti al Parlamento Europeo.

Proprio da “Fratelli d’Italia” arriva una nota stampa molto chiara e fedele al pensiero della Destra: “Riteniamo che un prerequisito di questo rapporto dovrebbe essere l’obiettività, l’uso di criteri chiari e la stretta aderenza ai fatti, ma ciò ancora una volta non è accaduto. Si tratta dell’ennesimo attacco politico nei confronti del legittimo governo ungherese, in una fase difficile per l’Europa nella quale a tutti i livelli si dovrebbe perseguire la strada dell’unità e non quella della polarizzazione per motivi ideologici”.

Giorgia Meloni, leader di “Fratelli d’Italia” e probabile prossimo Primo Ministro italiano, si è indignata per questa irresponsabile presa di posizione del Parlamento Europeo. Ai microfoni di Rai Radio1 ha dichiarato: “Noi parliamo di una realtà nella quale tutti i partiti ungheresi, anche quelli che stanno all’opposizione di Viktor Orban, si sono indignati per questo documento UE. Secondo voi è una dittatura davvero? Ricordo a tutti che Orban ha vinto le elezioni. Poi si può dire tutto e il contrario di tutto, ma Orban è un signore che, secondo le regole della sua Costituzione, ha vinto le elezioni più volte, con tutto il resto dell’arco costituzionale schierato con lui. Quindi è comunque un sistema democratico”.

Ambigua la posizione di “Forza Italia” che in Italia è alleata di Matteo Salvini e Giorgia Meloni ma in Europa vota con Enrico Letta, Giuseppe Conte, Emma Bonino e gli altri sostenitori dell’immigrazione, del gender e delle politiche anti-italiane come le sanzioni alla Federazione Russa.

Silvio Berlusconi, storico leader di “Forza Italia”, intervistato dai cronisti del TG3 ha dichiarato: “La nostra presenza nel governo è garanzia assoluta che sarà liberale, cristiano, europeista e atlantista. Se questi signori, i nostri alleati, di cui ho fiducia e rispetto, dovessero partire per direzioni diverse noi non ci staremmo”.

Il 25 settembre gli italiani si recheranno alle urne per scegliere il nuovo Esecutivo. I fatti riguardanti l’Ungheria hanno stizzito non pochi elettori e questo, gioco forza, avrà delle ripercussioni anche nelle politiche interne dei singoli Paesi membri dell’UE.

Vedremo come evolverà la questione e cosa sceglieranno gli italiani nel segreto dell’urna.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/09/2022