Riapre il Bivacco Buffa di Perrero sul Monte Cristallo (Belluno)

Alla memoria dell’eroe militare Carlo Buffa di Perrero

A Cortina d'Ampezzo, il 1° ottobre 2022 alle ore 17, si terrà un evento a tema, dedicato al Bivacco Carlo Buffa di Perrero e alla figura del militare che gli ha dato il nome.

Il nome dei Buffa (1), già noto sul finire del XII secolo, compare nella storia del Piemonte, nel Pinerolese (soprattutto a Cavour ea Bibiana), dove se ne hanno ricordi dagli inizi del Trecento. É tradizione che appartenesse alla famiglia quell'Amedeo Buffa che, dopo aver seguito Bonifacio I di Monferrato quarta Crociata, restò a Costantinopoli, divenendo Connestabile dell'Impero. Qui l'aspettava una sorte terribile: nella primavera del 1210, alla testa di cento cavalieri, cadde in un'imboscata tesa da Michele Angelo Comneno (2): dopo aver catturato, lo fece crocifiggere, come si ricorda in antiche cronache e in una lettera di Papa Innocenzo III del 17 settembre 1210.

Nel XIX secolo, Carlo Buffa di Perrero discendeva da un ramo che, nel corso del secolo precedente, aveva aggiunto al proprio cognome il predicato di Perrero, dopo aver ricevuto l'investitura di quel feudo. Nato a Torino il 20 dicembre 1867, a 14 anni Carlo entra nel Collegio Militare di Milano. Continua gli studi all'Accademia Militare di Modena, dalla quale esce nel 1873 con il grado di sottotenente di fanteria; a ventidue anni lo ritroviamo in Eritrea, ufficiale d'ordinanza del governatore.

Rientrato in Italia, la passione per la montagna lo spinge a chiedere il trasferimento al Corpo degli Alpini. Nel 1894 è assegnato al 4° Reggimento, Battaglione Aosta, nell'ambito del quale contribuisce a migliorare l'addestramento e l'efficienza delle truppe. Nel 1899, insieme al tenente Giuseppe Vignolo, raggiunge dal versante italiano la vetta del Cervino, effettuando un'ascensione a quei tempi considera molto ardua. L'impresa suscita scalpore e ha una vasta eco sulla stampa: per la prima volta, la cima è stata conquistata da ufficiali del Regio Esercito in servizio. Nel 1903, capitano, Carlo Buffa di Perrero passa al 2° e poi al 3° Reggimento Alpini,

Nel 1914 partecipa con il Battaglione Fenestrelle alla guerra di Libia, meritando un encomio solenne nel combattimento di Raulam, in Cirenaica. Rientrato in Italia, è inviato sulla frontiera italo-austriaca, per la sua preziosa conoscenza dei gruppi montani. Preso il comando del Battaglione Cadore, lo conduce alla conquista di importanti posizioni nel territorio nemico e, soprattutto - dopo un'epica battaglia in cui è ferito due volte ed insignito di Medaglia d'Argento - del Monte Cristallo.

Raggiunto il grado di tenente colonnello, riceve il comando del 138° Fanteria della Brigata Barletta: i suoi fanti danno ripetute prove di valore. Nell'avanzata del novembre 1916 conquista con i propri uomini la zona del Monte Faiti, costringendo il nemico ad un notevole arretramento; sempre in prima linea, viene ucciso da una granata austriaca. Per questa sua ultima azione, grazie alla quale si possono consolidare le posizioni conquistate, sarà decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

In onore della sua memoria militare ed umana, sono finalmente iniziati i lavori di ristrutturazione del Bivacco Buffa di Perrero, situato a quota 2.700 metri sul Monte Cristallo, nei pressi del Vecio del Forame, in provincia di Belluno. L'attività rientra tra quelle programmate nel settore addestrativo per celebrare il 150° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini (3).

Il Bivacco, già ristrutturato una prima volta nel 1972 in occasione del centenario del Corpo degli Alpini, era inagibile da due anni per il crollo del tetto a causa di copiose nevicate in quota; la sua chiusura privava gli alpinisti ed i militari in addestramento in quelle zone dell'unico punto di appoggio e di riparo in caso di intemperie. Il Bivacco, oltre ad una valenza alpinistica, riveste un alto valore storico e simbolico: per questo motivo, in occasione del loro 150° anniversario, gli Alpini (in armi e in collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini) hanno varato il progetto per farlo tornare finalmente agile e utilizzabile. Questa volontà rappresenta una vera “impresa alpinistica”: per la sua posizione, il luogo è raggiungibile solo percorrendo la Ferrata Dibona oppure con l'ausilio di un elicottero; di conseguenza, tutti i lavori devono essere condotti con le previste normative, superando i disagi imposti dalla montagna.

Riportiamo, in conclusione, la motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare conferita a Carlo Buffa di Perrero: “ Avendo fatto tentare successivamente l'assalto di una trincea nemica, lungo una sottile e difficile cresta di ghiaccio, da due squadre comandate da ufficiali , delle quali tutti i componenti rimastiro morti o feriti, si poneva egli stesso alla testa della terza squadra e si slanciava all'assalto riportando due ferite. Monte Cristallo, 21 ottobre 1915 ”.

 

Nota

(1) Le prime notizie risalgono al 1290, a Giovanni (uno dei quattro savi di Pinerolo) che, nel 1322, ne riforma gli Statuti, e a Nicoletto, segretario del principe Filippo II di Savoia - Acaja, i cui discendenti furono investiti del titolo di "Abbadia superiore e di Cantogno". Gaspare e Matteo furono eletti nobili imperiali nel 1603 e Rollino acquisì il patriziato di Bibiana nel 1688. Luigi Matteo, capo della comunità di Cavour, venne infine insignito del titolo di Conte di Perrero dal Re Vittorio Amedeo III (22 dicembre 1787).

(2) Michele Angelo Comneno. Figlio illegittimo del protosebaste Giovanni; alla caduta di Costantinopoli in mano ai Latini (1204), riuscì a impadronirsi dei territori dell'occidente balcanico (Albania meridionale ed Epiro) creando il despotato di Epiro con capitale Arta, che durò sino al 1358. Morì assassinato nel 1215 circa.

(3) Il Corpo degli Alpini, fondato il 15 ottobre 1872. è il più antico corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo, originariamente creato per proteggere i confini montani settentrionali dell'Italia con Francia, Impero Austro – Ungarico e Svizzera.

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Articolo pubblicato il 30/09/2022