I Dem americani e la crisi nel mondo di oggi

I Liberal Usa inaspriscono conflitti su scala planetaria. Vogliono una guerra mondale?

Mentre si complica la situazione in Ucraina, la Russia è alle prese con altre tensioni regionali, scoppiate fra ex stati sovietici.

Prima il perenne scontro, ora riacceso, fra Armenia e Azerbaijan; poi, Mosca si è vista alle prese fra il Tagikistan e il Kirghizistan. Putin è costretto a distogliere lo sguardo dalle tensioni nella “piccola Russia” di Kiev per cercare di fermare l'escalation di scontri militari al confine fra questi Paesi. In parte ci sta riuscendo, ma è in dubbio che dietro questi “fuochi riaccesi” possa esserci lo zampino di Londra e di Washington, il cui compito è quello di fiaccare una volta per tutte le forze all’ ”orso russo”.

Ma le crisi in territorio ex sovietico non sono l’unico grattacapo per il Cremlino. La tensione più importante di tutte riguarda sempre l’area del Pacifico, dove le due Cine stanno per dichiararsi guerra da un momento all’altro.

In tal caso Mosca si troverebbe proiettata in una guerra più ampia di quella regionale, una guerra Mondiale!

E questo, almeno per ora non può permetterselo. Se la Cina o gli Usa entrerebbero “freschi” per la contesa del dominio globale; la Russia affronterebbe una simile guerra già provata dalle forti tensioni con gli ex stati sovietici.

In tutto questo caos generalizzato i Lib-Dem americani buttano “benzina sul fuoco”. Il Pentagono e il Congresso hanno fatto sapere a più riprese che sosterranno la Repubblica di Cina da qualsiasi attacco proveniente dalla Russia o dalla Cina comunista.

Il ministero degli Esteri cinese ha reso noto che Pechino ha presentato “severe rimostranze” agli Stati Uniti; specie dopo che il presidente americano Joe Biden ha detto che le forze statunitensi avrebbero difeso Taiwan in caso di invasione cinese.

La Cina si riserva il diritto di prendere tutte le misure necessarie in risposta alle attività che dividono la nazione, ha detto Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri. Pechino ha fatto sapere che “C'è una sola Cina al mondo, Taiwan fa parte della Cina e il governo della Repubblica popolare cinese è l'unico governo legittimo della Cina.”

Nel frattempo, continuano le esercitazioni congiunte fra Cina e Russia vicino al Giappone, Corea e Taiwan. La tensione torna alta, e la zona del Pacifico è più infiammata che mai!

Dopo l'avallo del Senato al Taiwan Policy Act, il quale ha approvato il finanziamento di aiuti militari diretti a Taipei per miliardi di dollari, ora le parole di Biden suonano come una minaccia diretta verso Pechino e i suoi alleati, primo fra tutti Mosca.

Si delineano sempre più i termini di un conflitto mondiale senza precedenti. La politica folle dei Dem Usa nei vecchi paesi arabi non era che la “punta dell’iceberg” rispetto a quello che intendono realmente portare avanti, ovvero la catastrofe nucleare. La pazzia di un simile piano si unisce sempre più alla demenza senile di un presidente che non è all’altezza del suo compito. Non ha l’oratoria di Obama, né la caratura da statista di un Roosevelt. Attualmente il mondo occidentale si ritrova con il peggiore leader della storia democratica americana. Con una società lacerata al suo interno, in forte crisi demografica e di identità, l’Occidente fatica a ritrovare sé stesso, il caos è totale… almeno fino a quando non arriverà il mese di novembre. Molte cose, dopo le elezioni di medio termine cambieranno. Negli Usa come nel resto del mondo.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 22/09/2022