Notizie ottobre 2022 da Italia Nostra-Torino

Di Roberto Gnavi - Presidente della Sezione di Torino di Italia Nostra Onlus

Civico 20 News, nel confermare la sua tradizione di tribuna libera e aperta, riceve e pubblica il comunicato “Notizie ottobre 2022 di Italia Nostra Onlus” inviato da Roberto Gnavi - Presidente della Sezione di Torino della suddetta associazione - che ringrazia per la costante collaborazione (m.b.).

 

Accanto ai giganteschi problemi internazionali che si sono abbattuti quest'anno ed alle preoccupazioni anche personali che per molti implicano, continua a svolgersi la nostra vicenda locale, in cui in mezzo a tante ombre compare ogni tanto anche un segno positivo.

Il Comune di Torino appare intenzionato a decretare l'inedificabilità assoluta per il pratone di via Madonna delle Salette presso piazza Massaua, unica vera riserva di verde in questa zona ambientalmente non fortunatissima, e questo è il risultato di una lunga tenace battaglia condotta da una associazione di cittadini dell'ambito e dal Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste per la Tutela e la Progettazione del Verde, di cui Italia Nostra-Torino fa parte.

In teoria dovrebbero partire, grazie ai finanziamenti del PNRR, importanti lavori di restauro e rivitalizzazione di cui si parlava da molti anni senza che ce li potessimo permettere, il Palazzo di Torino Esposizioni, il Borgo Medievale, la Manifattura Tabacchi.

Sulle scelte progettuali ci faremo idee più precise quando saranno chiare.

Per la Manifattura Tabacchi sembrerebbe acquisita una utilizzazione completamente pubblica, per insediamenti universitari, servizi culturali, servizi di utilità generale, disponibilità per una varietà di esigenze note ma anche vera possibilità di immaginare in questi grandi spazi funzioni utili finora auspicate quanto ritenute poco attuabili.

In particolare ci auguriamo che la porzione dell'aggregato relativa all'ex Fimet, accanto al Po, tutta la distesa di capannoni cementizi sia riconquistata dal verde, e che il pregevole fabbricato originario della fabbrica, degli anni Trenta dell'Ottocento ottenga un adeguato restauro filologico.

E' incredibile come questo edificio che si presentava ancora integro al momento della acquisizione da parte del Comune nel 1998, sia stato lasciato deperire, in particolare con l'ammaloramento del tetto che come sappiamo negli anni produce sempre un crescendo di infiltrazioni di acqua piovana, marciscenza delle travature, infiltrazione nelle murature e crolli.

E questa vicenda di incuria, che a nostro parere dipende non da vicende di disonestà ma da scarsa attenzione, rimbalzo di competenze e un generico appellarsi alla molteplicità di punti da tutelare ed alla scarsità di risorse, testimonia la necessità, quantomeno per tutti gli immobili di proprietà pubblica, di un censimento-ricognizione delle situazioni di urgenza con allestimento di presidi protettivi provvisori, come sarebbe stato in questo caso la collocazione di teloni protettivi sul tetto, in attesa di un vero restauro quando fosse stato possibile.

Ad ogni modo, ora, l'interesse storico in termini di archeologia industriale, ma in questo caso anche proprio la qualità scenografica di questo edificio di semplice decoro neoclassico, in parte circondato da grandi alberi e in vista della sonda del Po, raccomanda fortemente un restauro filologicamente adeguato, che sarebbe interessante condurre parallelamente ad un cantiere-scuola di restauro architettonico.

Per l'ambito del Valentino e delle sponde del Po c'è un importante stanziamento del PNRR, di cento milioni, più altre fonti, Ministero della Cultura ecc. fino a un totale di centosessanta.

 Si prevede il restauro del Borgo Medievale, la trasformazione permeabile dei viali ora asfaltati, migliorie del parco da definire ed il restauro del complesso di Torino Esposizioni, destinato in parte al Politecnico e per il grande padiglione centrale, il capolavoro di Luigi Nervi, a nuova sede della Biblioteca Civica Centrale.

Mentre naturalmente la restituzione alla fruizione pubblica di questo ambito prezioso sarà comunque una importante addizione alla qualità di vita ed alla offerta culturale di Torino, continuiamo a pensare che la scelta di insediare la Biblioteca nello spettacolare padiglione 2 di Nervi ci priverà per sempre di illimitate altre possibilità d'uso, esemplificate dal ricordo di tante attività lì svoltesi negli anni d'oro, ma non solo.

Negli anni ci è stato detto che le nuove caratteristiche dell'economia rendevano impraticabili le iniziative espositive che per decenni avevano vitalizzato questi spazi, che nessuna aggregazione privata o pubblica precedentemente intervenuta, come per Salone dell'Auto, Salone della Montagna, Salone della Tecnica, Fiera del Libro e altre, avrebbe più trovato praticabile ritornarvi, in parte per esigenza di dimensioni ancora superiori, in parte per costi di gestione insostenibili, e comunque nel frattempo problemi di ammaloramento della copertura rendevano il salone inagibile per il pubblico.

E' lievitato il progetto di questo uso per la biblioteca visto anche come ragionevole appiglio per ottenere i fondi necessari al restauro anche dallo Stato.

E così quando è comparsa l'occasione del PNRR è stato presentato e accettato proprio questo progetto.

Ora è chiaro che in questo spazio magnifico sarebbe una sala di consultazione di biblioteca di grande piacevolezza ambientale, anche se non mancherebbero inconvenienti funzionali, come fra l'altro un inevitabile rumore di fondo.

Ma è veramente illimitato il ventaglio di possibilità d'uso che si perdono assegnando questo spazio ad un’unica funzione non flessibile.

Una volta che naturalmente sia stata messa in sicurezza la struttura, questo invaso, che esprime un piacere di presenza intrinseco, anche quando denudato di oggetti al suo interno, costituirebbe come base una gradevolissima piazza coperta, a integrazione degli altri valori di fruibilità del Valentino, ma comunque naturalmente potrebbe ospitare una illimitata varietà di iniziative sia culturali, sia di spettacolo sia anche commerciali.

In particolare, con l'integrazione comunque prevista con le attività del Politecnico ed in particolare coi corsi di architettura, questo salone potrebbe ospitare, nelle superfici laterali della copertura ed in corrispondenza dei piani soppalcati degli invasi laterali, grandi schermi su cui potrebbero presentarsi immagini fisse o filmati attinenti a progetti, realtà esistenti ecc., certamente con risultati utili sul piano della didattica e del dibattito critico, ma anche per la partecipazione del pubblico.

Avevamo consigliato di assistere via streaming al Convegno di Italia Nostra a Santarcangelo di Romagna, sabato 1° ottobre “MURA, LIMES E URBE” Tutela e valorizzazione delle mura urbiche. Temiamo che per inconvenienti tecnici la visualizzazione sia stata problematica ed abbia scoraggiato qualcuno. Dato che il convegno, durato quattro ore, è certo stato interessante, ci sentiamo di consigliarne la visione, fra qualche giorno accessibile sul sito di Italia Nostra, in particolare della seconda parte, con relazioni descrittive di ambiti monumentali.

Sempre nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio e in particolare del tema scelto quest'anno da Italia Nostra, le “Mura Urbiche”, la nostra Sezione di Torino condurrà sabato 8 ottobre alle 10.00 una passeggiata-conversazione sul tema della cinta fortificata di Torino attraverso la storia nell'evoluzione della forma della città, fino allo smantellamento delle mura con la dominazione napoleonica.

L'appuntamento è presso il principale vestigio delle mura di Torino, la parte che cinge i Giardini Reali, e che fu risparmiata proprio perché complemento del Palazzo Reale e sostegno dei giardini. I due bastioni Bastion Verde e Bastione di San Maurizio e il tratto di cortina interposto (in cui negli anni Venti del Novecento fu aperto l'arco del viale Primo Maggio) oltre che testimonianza storica sono efficace esempio del sistema di fortificazione che si sviluppò nel sedicesimo secolo e fu mantenuto con limitate modifiche sino ai primi decenni del diciannovesimo.

Poco oltre, sempre a ridosso dell'ambito dei Palazzi Reali, abbiamo la Porta Palatina col suo tratto superstite di mura romane, che furono peraltro la cinta e perimetro della città sino alle espansioni del diciassettesimo secolo.

Ci troviamo come detto sabato 8 alle 10.00 nei Giardini Reali bassi all'angolo fra viale Primo Maggio e corso San Maurizio, lato monumento al Carabiniere.

Condurrà la passeggiata l'Arch. Clara Palmas, già Soprintendente ai Beni Architettonici e Consigliera del Ministero della Cultura, da sempre sostegno delle nostre visite guidate.

Un caro saluto dal Direttivo di Italia Nostra-Torino

Roberto Gnavi

Presidente della Sezione di Torino di Italia Nostra

 

Italia Nostra

Sezione di Torino Via Massena 71, 10128

Tel. 011500056

torino@italianostra.org  www.italianostra.to.it

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Articolo pubblicato il 06/10/2022