Una Nazione rinnovata

Dopo il meraviglioso risultato elettorale di Giorgia Meloni, ora è la volta di La Russa e Fontana, rispettivamente seconda e terza carica dello Stato.

Da diversi giorni in questo Paese si respira un’aria nuova. Priva di infestazioni e di germi. Pulita e pura, pronta ad essere respirata a pieni polmoni. Una boccata d’aria fresca senza alcun tipo di oscurantismo ideologico; la quale passa, per la prima volta, attraverso i palazzi del Potere politico di rappresentanza. Una rappresentanza che si è fatta attendere in questi anni, coperta da governi tecnici e manovre di palazzo.

Ignazio La Russa è il primo erede della tradizione missina a divenire la seconda carica dello Stato. Un fatto storico, non meno importante rispetto all’elezione di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Eletto al primo colpo, con 116 voti su 186 votanti, quorum a 104, sullo scranno più alto di Palazzo Madama.

L’ex esponente del Msi e di An ricambia con un discorso di pacificazione: “Sarò presidente di tutti”. E il futuro Presidente Meloni, con un comunicato: “Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, esempio per generazioni di militanti e dirigenti”.

L’Italia, si sa, è un laboratorio politico. E a cento anni esatti dalla venuta del Fascismo, ritorna al Governo un’esponente figlia di quel Movimento Sociale la cui Fiamma non si è mai spenta.

I tempi però sono radicalmente mutati. Gli italiani lo sono, e gli europei nel suo insieme. Sventolare un fantomatico “pericolo” fascista risulta ridicolo oltre che anacronistico. La sinistra da anni ha giocato “la carta” dell’antifascismo per spostare l’attenzione dal proprio malgoverno. Oggi è arrivato il conto.

Il popolo italiano non è fascista, ma è stufo! Stufo della retorica che da anni propina una certa sinistra sui diritti sociali e l’uguaglianza, salvo poi vedere calpestare quegli stessi diritti durante la pandemia.

Stufo della retorica europeista, dove nel nome di poche banche e dei loro interessi, milioni di persone in Europa sono costretti a vedersi imporre dai propri governi politiche restrittive dell’economia, le quali mettono in ginocchio famiglie e imprese.

Il Parlamento eletto dagli italiani si è espresso! Ha scelto La Russa e Fontana come Seconda e Terza carica dello Stato. E questo risultato è figlio di decenni di politicamente corretto e imposto dai mass media come neolingua; dei disastri perpetuati dai governi tecnici, col benestare di pochi politici sempre meno rappresentativi del popolo, e sempre più collusi con i grandi gruppi finanziari.

La popolazione italiana l’ha capito. E lo ha espresso chiaramente, o con il non voto o con il sostegno a Fratelli d’Italia. L’unica realtà politica che, figli di esuli in Patria, decise di organizzarsi in Movimento, un Movimento Sociale tenuto volutamente fuori dall’arco costituzionale. Figlio di un “Dio minore”, rinnegati dal “Dio maggiore” dell’antifascismo e del liberalismo. Il loro Dio. Quello che ha regalato a questa Repubblica, nata da una sconfitta bellica mondiale, solo corruzione, malgoverno e incompetenza dilagante. Poche le eccezioni, molte le prassi consolidate di malaffare e di malagestione; tipico di un Paese che forse sovrano non lo è mai stato. Forse volutamente è stato reso tale. Ingovernabile, dunque comodo alle potenze straniere e rivali della nostra Penisola.

I Presidenti delle camere oggi rappresentano una svolta profonda nel Paese. Un cambiamento che era già in atto, ma che in questi anni è dovuto passare attraverso le forche caudine dei falsi profeti di piazza e di governo.

Noi di Civico20news seguiremo con attenzione i prossimi passi del futuro esecutivo di destra. Quel che da sollievo alla nostra Res Pvblica consiste nel vedere finalmente le proprie Istituzioni rinnovate nel suo insieme. Realmente specchiate con il sentire del popolo e della Nazione.

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Articolo pubblicato il 16/10/2022