Giorgia Meloni pronta a non formare il Governo. Berlusconi mette in crisi il Centro-Destra

Le parole incaute ed imprudenti di Berlusconi rischiano di far naufragare il Governo.

In questi giorni abbiamo assistito tutti al teatrino grottesco ed imbarazzante messo in piedi da Silvio Berlusconi ai danni di Giorgia Meloni.

Molti nostri lettori si sono indignati per il “pizzino” nel quale Berlusconi ha definito “supponente, prepotente, arrogante ed offensiva” la leader di “Fratelli d'Italia”.

Alla sera i cronisti di La7 hanno aspettato la Meloni davanti al Parlamento e le hanno chiesto cosa pensasse del foglietto del leader di “Forza Italia”. La premier in pectore non si è sottratta e ha seccamente dichiarato: “Mi pare che mancasse un punto però a quelli elencati da Berlusconi, che non sono ricattabile”.

Qualche commentatore politico in questa vicenda ha ravvisato uno strappo insanabile all'interno della coalizione. Qualche malalingua ha profetizzato un Governo che crolla ancor prima di insediarsi.

Noi, con la consueta prudenza che ci contraddistingue, pensiamo che Silvio Berlusconi abbia fatto un gesto davvero poco elegante e che, nei confronti della leader di coalizione, dovrebbe avere un po' più di rispetto.

Capiamo che sia difficile mollare la leadership dopo quasi trent'anni di guida del timone ma gli elettori hanno l'ultima parola e la loro scelta è caduta indiscutibilmente su “Fratelli d'Italia”.

Il motivo del contendere, in questo caso, però, ha un nome e un cognome: Licia Ronzulli.

Berlusconi voleva che la senatrice Ronzulli entrasse di diritto nel nuovo Esecutivo e, per lei, aveva pensato al Ministero della Salute. Scelta senz'altro inopportuna viste – come ha magistralmente scritto il nostro Francesco Rossa – le “posizioni davvero allarmiste e oltranziste che la Ronzulli ha assunto sul Covid, anche con attacchi feroci ai non vaccinati e, in generale, a tutti quelli che osavano contestare i provvedimenti governativi”.

Licia Ronzulli, pertanto, non entra a far parte del Governo e non è stata scelta né per la presidenza della Camera né per quella del Senato. Berlusconi però le aveva promesso un ruolo apicale che la potesse valorizzare agli occhi del grande pubblico. Come fare?

La soluzione si è trovata nominando la rampante forzista a Capogruppo di “Forza Italia” al Senato. Come ormai tutti ben sappiamo: in politica chi esce dalla porta rientra dalla finestra.

Nella tarda serata di ieri, però, Giorgia Meloni, incalzata dai cronisti sulle dichiarazioni di Berlusconi in materia di politica estera, ha dichiarato freddamente: “Intendo guidare un esecutivo con una linea di politica estera chiara ed inequivocabile. L'Italia con noi non sarà mai anello debole dell'Occidente, su questo chiedo chiarezza a tutti i ministri. Su Unione Europea e NATO chi non ci sta è fuori, a costo di non fare il Governo”.

Queste parole hanno fatto tremare milioni di italiani che temono il Governo torni nelle mani della Sinistra. Da “Fratelli d'Italia” è uscita una nota stampa chiarificatrice nella quale si dice che “l'Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell'Europa e dell'Alleanza Atlantica. Chi non fosse d'accordo con questo caposaldo non potrà far parte del Governo, a costo di non fare il Governo”.

A conclusione della nota stampa Giorgia Meloni ci tiene a precisare: “Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile”.

Ora la priorità del Centro-Destra dev'essere quella di iniziare a governare e di portare sui diversi tavoli istituzionali un pacchetto di riforme che diano risposte sul prezzo dell'energia, sul costo delle materie prime e sull'annoso problema dell'inflazione.

Berlusconi decida da che parte stare e faccia pace con se stesso. Ostacolare la formazione del Governo ed ostracizzare il programma convenuto non fa altro che rafforzare Enrico Letta e il “Partito Democratico” che, come avvoltoi, aleggiano festanti su Palazzo Chigi.

Le famiglie italiane attendono risposte ed hanno votato in modo massiccio questo schieramento per veder riconosciuti i loro diritti.

Riuscirà Giorgia Meloni a riportare l'Italia sul tetto d'Europa tutelando le imprese, le famiglie e i consumatori?

La sfida è senz'altro titanica ma alla leader di FdI non mancano né le capacità né la verve.

Noi, come sempre, saremo sul pezzo e monitoreremo il polso della situazione per darvi quanti più aggiornamenti possibili.

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Articolo pubblicato il 20/10/2022