Sulle deliranti affermazioni di Silvio Berlusconi “carpite” fioriscono le interpretazioni più varie, oltre al riferimento alla sua senescenza avanzata.

Ma, tragicamente, per le condizioni in cui versa l’Italia e l’urgenza di poter contare su un esecutivo efficace, sono due quelle maggiormente realiste.

Osvaldo Napoli, ex DC, ex FI ed oggi candidato trombato di Azione, dice di conoscerlo bene ed afferma: “Qui non c’entra l’età. È il rifiuto di accettare che ad avere la leadership e guidare il nuovo Governo sia la Meloni. Berlusconi resta convinto che a dare le carte debba essere lui. Questo se vogliamo è l’aspetto psicologico, ma la strategia è lucida”. 

Parere che la dice lunga su come il Cavaliere considera le donne pensanti e protagoniste.

Da una diversa angolatura, l’analisi di Vittorio Feltri che in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira, a La7, dà la sua lettura su quanto accaduto nelle ultime ore. Gli audio rubati al leader di Forza Italia nel corso dell'incontro con i deputati azzurri a Montecitorio, con le parole pesanti su Putin, Russia, Ucraina e Zelensky, per Feltri, risponderebbero a un disegno ben preciso.

Cosa?

Berlusconi ambirebbe a diventare l'uomo della pace, "una impresa che lo trasformerebbe non in eroe dell'Italia ma eroe del mondo", chiosa Feltri. "Mi sono giunte notizie in questo senso", spiega Feltri: Berlusconi avrebbe intenzione di volare a Mosca e diventare il mediatore con Vladimir Putin, per convincerlo a siglare perlomeno una tregua con Volodymyr Zelensky. Da qui, il sospetto delle sue uscite particolarmente spericolate sulla guerra in Ucraina e i giudizi morbidi sul capo del Cremlino”.

Nel frattempo sono uscite sul Corriere della Sera, le ragioni di Berlusconi che rivendica il passato atlantista, seppur amico di Putin come altri leader europei ed italiani che oggi giurano di non averlo mai conosciuto.

Per la cronaca pare imminente l’uscita di un altro spezzone di registrazione, che, se diffuso con tempestività, potrebbe destabilizzare l’incontro con il presidente della Repubblica.

Oggi anche Berlusconi dovrebbe essere presente al Quirinale, con la delegazione del Centrodestra unito con il Capo dello stato. Sarebbe deprecabile che nascesse una sceneggiata, ma pare che tutto filerà liscio e Giorgia Meloni sarà l’unica leader a presentare al Capo dello Stato il programma di governo della coalizione.

Ieri  come anticipato, si è svolto  a Bruxelles il summit del Ppe,  prima del Consiglio Ue. Antonio Tajani ha diffuso questa dichiarazione: ”Sono qui per confermare ancora una volta la posizione del mio partito, la mia posizione personale e la posizione del leader del mio partito totalmente a favore della Nato e delle relazioni transatlantiche, in favore dell'Europa e contro l'inaccettabile invasione russa dell'Ucraina".

Affermazioni favorevolmente accolte dal capogruppo e presidente del Ppe Manfred Weber entrando al summit dei Popolari a Bruxelles, che sostiene “Sono felice che Antonio Tajani sia qui, lui è la garanzia dell'atlantismo di Fi".

Nella serata di ieri, al totoministri la casella degli Esteri pareva attendibilmente riassegnata a Tajani. Ma, tenendo presente che il politico romano è sempre stato il gran ciambellano di Berlusconi, qualora le intemperanze dell’anziano leader proseguissero, quale credibilità potranno contenere le prese di posizione e le smentite di Tajani?

Sarà Giorgia Meloni a farsene carico con la sua schiettezza e gli artigli che ha dimostrato di possedere.

Intanto si dice che l’incarico a formare il nuovo governo possa arrivare già nella serata di oggi a Giorgia Meloni ed il giuramento dei Ministri, domenica in giornata al Quirinale.

A metà Novembre, in un summit di Capi di Stato e di governo, Giorgia Meloni si presenterà, con pari dignità al cospetto dei grandi della terra ed è li che misurerà la sua tempra, con buona pace dei piccoli demagoghi di una sinistra nostrana, ormai a pezzi, venata di quell’estremismo becero che non ci ricorda soltanto il “tanto peggio, tanto meglio” ,ma purtroppo la stagione del ”compagno che sbaglia” e gli ingredienti, purtroppo già ci sono.