Un francobollo commemorativo per Erminio Macario

Presentato nella ideale cornice del Museo del Cinema

Mercoledì 26 ottobre 2022 è stato presentato presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino uno speciale francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico in memoria di Erminio Macario, in occasione del centoventesimo anniversario dalla nascita (Torino 27 maggio 1902 – 26 marzo 1980). Si tratta di una raffinata opera filatelica disegnata per la Serie delle Eccellenze Italiane dello Spettacolo, che celebra l’unicità di un personaggio piemontese che ha scritto la storia dello spettacolo italiano. L’emissione del francobollo avrà contestualmente un annullo filatelico dedicato da parte di Poste Italiane. Il francobollo, di tariffa B, avrà un valore di 1,20 €; l’emissione avverrà in trecentomila venti esemplari, con foglio da ventotto esemplari. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Il bozzetto è a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta raffigura un ritratto di Macario in abiti di scena, in evidenza su un panorama di Torino in cui svetta la Mole Antonelliana. Completa ogni francobollo la legenda “ERMINIO MACARIO 1902 1980”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso l’ufficio postale di Torino Centro, in via Alfieri. I francobolli e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it. Per l’occasione è stata realizzata una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15 € ciascuna.

"Era doveroso, ne siamo felicissimi” ha commentato il presidente Enzo Ghigo, che ha annunciato il progetto di una mostra dedicata a Macario, per ricordare degnamente questo grande artista, che ha espresso la torinesità per tanti anni nel mondo dello spettacolo.

A fare richiesta del francobollo è stato uno dei figli di Macario, Alberto, grazie a un suggerimento di Alberto Bolaffi. "Il francobollo unisce mio padre con la città di Torino, che ha dei torti incredibili nei suoi confronti. Il Comune dovrebbe fare come è stato fatto a Roma per Sordi e dedicargli la Galleria Subalpina, mantenendo una doppia nominazione". La richiesta ha una profonda motivazione: il suo debutto con il ruolo di "secondo comico" avviene al Teatro Romano, all’imbocco della Galleria Subalpina, nel 1923.

Domenico De Gaetano, direttore del Museo del Cinema, si chiede come possa essere presentato, in una prossima mostra, ai giovani di oggi un protagonista di un’epoca teatrale e cinematografica lontana.

L’idea di dedicare una via a Macario è stata espressa anche dal presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, e dall'assessore alla Cultura di Torino, Rosanna Purchia.  "Macario era un uomo dell'Italia, non solo di Torino, un personaggio di famiglia per tutti", ha affermato Purchia.

Secondo il figlio Alberto, Macario era un discendente della commedia dell’arte; un uomo di spettacolo che danzava sulle nuvole con la grazia onirica di un quadro di Chagall; il suo animo crepuscolare si esprimeva con una dolcezza malinconica.

Alla presentazione dell'annullo erano presenti anche l'avvocato Bruno Segre, 104 anni; Franco Barbero e Margherita Fumero, da lui scoperti e lanciati nel mondo dello spettacolo.

Luciana Littizzetto ha ricordato che, durante la sua infanzia, andarlo a vedere a teatro era l'evento dell'anno e la gente lo amava a prescindere dalle sue interpretazioni.

Torinese "doc", Erminio Macario ha recitato in 43 film, i più importanti fra il 1939 e il 1950.

È stato diretto da Carlo Borghesio, regista e sceneggiatore torinese ingiustamente dimenticato (Torino 24 giugno 1905 – 12 novembre 1983), nei film Come persi la guerra (1947), L’eroe della strada (1948), Come scopersi l’America (1949), Il monello della strada (1951).

“Italia piccola” (1957) di Mario Soldati è stato il suo unico ruolo drammatico.

Il 26 marzo 1980 Macario smette per sempre di far ridere; i suoi funerali si svolgono la mattina del 28 marzo nella chiesa di San Dalmazzo, dopo la funzione la salma viene trasportata al Cimitero Generale di Torino, dove ancora oggi riposa.

Nel 2000 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione del ventennale della sua morte, manda un messaggio in cui, fra l’altro, si legge: “(…) Macario spaziò nella sua carriera dall’avanspettacolo alla rivista musicale, dal cinema postbellico alla commedia leggera degli anni ’60, agli spettacoli televisivi degli anni ’70, sempre affermando la sua comicità lieve e mantenendo quella sua maschera dal candore surreale che lo ha connotato come uno straordinario personaggio teatrale (…)”.

Il Teatro Macario, la “bomboniera” di via Santa Teresa, da lui fortemente voluto, sarà una sfortunata e breve esperienza nella sua città.

Il 27 maggio 2021, nel giorno della sua nascita, è partita l’iniziativa “Una via per Macario”, ricordata da Mauro Bonino su questa testata.

Al termine dell’evento si è svolto un rinfresco a base di panettone e pandoro Galup, antica azienda dolciaria pinerolese, celebrata da Macario con la pubblicità di “Monsù Ferrua”.

Dal 1922, infatti, il panettone Galup si produce dove è nato. I luoghi sono via del Duomo e via del Pino, dove Pietro Ferrua e sua moglie Regina rilevarono un vecchio forno in mattoni rossi per trasformarlo in una pasticceria, le strade del centro storico; e via Fenestrelle, dove nel 1948 iniziò la storia industriale dell’azienda che ancora oggi produce la ricetta del Galup.

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Articolo pubblicato il 28/10/2022