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Cosma Manera e Gemma Guerrieri Gonzaga

Lunedì 26 settembre 2022 – ore 17.30 per i “Colloqui in Via Revel”: "Cosma Manera e Gemma Guerrieri Gonzaga: la collaborazione che nella Grande Guerra riportò dalla Russia migliaia di prigionieri", In collaborazione con l’Associazione fra Guglielmo Massaia e l’Archivio di Stato di Asti.

Introdotti dal nostro socio Paolo Lupo, Davide Bobba dell’Archivio di Stato di Asti, con Luisa Pachèra e Carlo Guerrieri Gonzaga, narrano la rocambolesca vicenda, soffermandosi sulla biografia dei due protagonisti.

Fra il 1916 ed il 1922 l’astigiano capitano dei Carabinieri Reali Cosma Manera e la marchesa Gemma Guerrieri Gonzaga de Gresti di San Leonardo con un’azione congiunta di eccezionale complessità scrissero una pagina poco nota della storia militare del ’900 italiano.

A poco più di un anno dall’entrata in guerra a fianco della Triplice Intesa si era proposta per l’Italia la questione del rimpatrio di oltre 25.000 militari di lingua e cultura italiana nativi delle cosiddette regioni irredente del Trentino, Istria e Dalmazia fatti prigionieri dall’esercito zarista all’inizio della Grande Guerra e detenuti in un numero imprecisato di campi di concentramento sparsi sul territorio russo.

L’iniziale ricerca di Gemma Guerrieri Gonzaga per individuare il luogo di detenzione di due di quei prigionieri, contadini della sua tenuta di San Leonardo di Avio, si trasformò in una lunga, ostinata azione a favore di migliaia di prigionieri che trovò compimento nelle contemporanee missioni volute dal governo italiano e condotte dal capitano Cosma Manera.

Isolato nel vasto territorio di un impero ormai prossimo alla propria fine, avversato dalla rivoluzione menscevica prima e bolscevica poi, Cosma Manera con un numero limitato di collaboratori guidò in una incredibile anabasi migliaia di prigionieri attraversando con loro, nel gelo di quelle regioni, l’intero territorio russo da ovest a est dal campo di Kirsanov a Vladivostok e fino alla concessione italiana di Tientsin. Dalla Cina condusse la lunga fase di rientro in Italia che, per le migliaia di militari, ora redenti, si concluse nel 1922.

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Articolo pubblicato il 30/10/2022