Governo. Rave, Giustizia e Covid. Da subito, stop obbligo vaccini sanitari e avvio reintegro personale non vaccinato

La nomina di viceministri e sottosegretari

Ieri pomeriggio il consiglio dei ministri si è riunito per l’approvazione di misure di stretta attualità e per dar corso ad anticipazioni già oggetto di apprezzamenti e critiche in materia di rave party, obblighi vaccinali ed uso di mascherina nelle strutture ospedaliere. Si è anche provveduto ad un rinvio tecnico dell’entrata in vigore della riforma Cartabia al 31 dicembre 2022 .

Il Governo ha altresì approvato la nomina di viceministri e sottosegretari, così anche la struttura organizzativa è al completo ed i ministeri possono funzionare con la svolta impressa dal nuovo governo.

La normativa ‘anti rave’ approvata ieri dal CdM prevede, fino a 6 anni di carcere per gli organizzatori e la confisca dei mezzi utilizzati. Le disposizioni di legge si applicano in caso di occupazioni abusive e organizzazione di raduni illegali. La pena della reclusione da 3 a 6 anni (ora si prevede una pena massima di 2) e della multa da euro 1.000 a euro 10.000 e si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di 30 persone.

“Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, a norma dell’articolo 444 del codice di procedura penale – si aggiunge – il giudice ordina la confisca degli eventuali strumenti musicali o di diffusione di suoni o immagini necessari per lo svolgimento dell’intrattenimento nonché di impalcature necessarie per la realizzazione di palchi ove collocare i medesimi strumenti”.

Slitta a 30/12 entrata in vigore attuazione riforma penale.

L’entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, che attua la riforma Cartabia del processo penale slitta al 30 dicembre 2022. Il differimento dell’entrata in vigore della riforma penale che viene spiegato nella relazione illustrativa e dal Ministro Nordio, arriva “con una misura da adottarsi in via d’urgenza, considerata l’imminente entrata in vigore delle sue disposizioni (1 novembre 2022)”.

“L’intervento – spiega il ministro – si giustifica per la riscontrata necessità di approntare misure attuative adeguate a garantire un ottimale impatto della riforma sull’organizzazione degli uffici”. “Il differimento consentirà, inoltre, una analisi delle nuove disposizioni normative, agevolando l’individuazione di prassi applicative uniformi ed utili a valorizzare i molti aspetti innovativi della riforma. In ogni caso, il rinvio dell’entrata in vigore è contenuto entro la data del 30 dicembre 2022, in quanto si tratta di un lasso di tempo certamente sufficiente ai fini indicati e che permette di mantenere gli impegni assunti in relazione al Pnrr”. 

Ed è una risposta alle sollecitazioni che erano giunte dai 26 Procuratori generali con una lettera al ministro Nordio. “Il Ministro della Giustizia e l'intero Governo hanno fortunatamente dato ascolto alle indicazioni della magistratura associata" sull' "opportunità di una disciplina transitoria per importanti settori della recente riforma del processo penale". Il rinvio dell'entrata in vigore "si pone infatti come passaggio necessario alla definizione della disciplina transitoria e - questione di non minore rilievo - al riassetto organizzativo degli uffici giudiziari. È quanto dichiara in una nota il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia.  

Sull'ergastolo ostativo "abbiamo accolto l'indicazione della Consulta", ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, spiegando che "la norma non compromette la sicurezza e la certezza della pena. "Si tratta di adeguarci alle indicazioni della Corte, e anche di recepire l'indicazione data dal precedente Parlamento che aveva proposto questa modifica". Abbiamo "accolto il grido di dolore di Procure, gip, Corti di Appello e Procure generale nel chiedere il rinvio dell'applicazione della riforma Cartabia che comunque va nella giusta direzione", ha detto il ministro.

Di diverso parere, l’Unione delle Camere Penali che sostiene che il dl sulla giustizia ha " evidenti e gravi profili di incostituzionalità' e, quanto ai supposti motivi di urgenza, di evidente illegittimità'".

Altro tema che darà adito a pareri favorevoli e proteste, è quello inerente le disposizioni in materia di Covid.

L’articolo 6 anticipa al 1° novembre 2022 la scadenza dell’obbligo vaccinale per il personale esercente le professioni sanitarie, per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie nonché per il personale delle strutture di cui all’articolo 8-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 ovverosia le strutture che effettuano attività sanitarie e sociosanitarie, allo stato fissata al 31 dicembre 2022.

“Inoltre, con specifico riguardo alla categoria degli esercenti le professioni sanitarie, la vigente misura della sospensione dall’esercizio della professione, non si ritiene più giustificata né proporzionata al mutato quadro epidemiologico. Peraltro, il reintegro del menzionato personale contrasta la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio”, si spiega nella relazione illustrativa del decreto. 

Viene inoltre approvata la nomina di sottosegretari e viceministri. Così il governo si avvia alla piena operatività 

Sono otto sottosegretari a cui verrà attribuita venerdì 4 novembre la delega di viceministro

ESTERI Edmondo Cirielli (Fdi)

GIUSTIZIA Francesco Paolo Sisto (Fi)

MEF Maurizio Leo (Fdi) MISE Valentino Valentini (Fi)

AMBIENTE Vannia Gava (Lega)

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Galeazzo Bignami (Fdi) Edoardo Rixi (Lega)

LAVORO E POLITICHE SOCIALI Maria Teresa Bellucci (Fdi)

 

I 31 sottosegretari

ESTERI Giorgio Silli, Maria Tripodi

INTERNI Emanuele Prisco, Wanda Ferro, Nicola Molteni

GIUSTIZIA Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari

DIFESA Isabella Rauti, Matteo Perego

ECONOMIA Lucia Albano, Federico Freni, Sandra Savino

MISE Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci

AMBIENTE Claudio Barbaro

AGRICOLTURA Patrizio La Pietra Luigi D'Eramo

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Tullio Ferrante

LAVORO Claudio Durigon

ISTRUZIONE Paola Frassinetti

UNIVERSITA' E RICERCA Augusta Montaruli

CULTURA Gianmarco Mazzi. Lucia Borgonzoni, Vittorio Sgarbi

SALUTE Marcello Gemmato

RAPPORTI CON IL PARLAMENTO Giuseppina Castiello, Matilde Siracusano

 

SOTTOSEGRETARI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO Alessio Butti (Innovazione) Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma) Alberto Barachini (Editoria) Alessandro Morelli (Cipe)

 

Piemontesi sono due sottosegretari indicati da FdI; Augusta Montaruli all’Università e Ricerca e Adrea Delmastro Delle Vedove alla Giustizia.

Venerdì il consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi per affrontare, tra altri argomenti, la proroga degli interventi del ddl Aiuti e il sostegno alle imprese, in particolare quelle energivore.

 

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Articolo pubblicato il 01/11/2022