Torino. Studentessa stuprata nella residenza universitaria Borsellino. Chi sta vigilando?

Forza Italia. “necessario garantire sicurezza nelle zone universitarie” La dichiarazione di Sciretti (Edisu)

Continua a destare sconcerto ed a porre interrogativi, al momento privi di risposte, la modalità con la quale un giovane, presumibilmente di colore, abbia potuto introdursi indisturbato, nella notte tra sabato e domenica sino al nono piano della struttura Universitaria Borsellino dell’Edisu ed aggredire impunemente una studentessa, che si trovava nella sua camera, usandole violenza.

La squadra mobile di Torino, sta indagando, ma sino ad ora il colpevole non è stato rintracciato ed identificato.

Si presume sia un giovane sui 25 anni, di colore, perchè un filmato ha localizzato la sua presenza intorno alle 22,30 di sabato scorso.

La vittima, una ragazza di 23 anni di origine messinese, aggredita brutalmente e violentata, si trova ora ricoverata in ospedale. Le femministe tacciono come i benpensanti. Dal sindaco, al momento, nessun commento.

Riceviamo la vibrata presa di posizione dei coordinatori Provinciale e Cittadino di Forza Italia Torino Roberto Rosso e Marco Fontana, il coordinatore di FI Giovani Torino Marco Gitto e il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola che sostengono: “Siamo rimasti sconcertati nell'apprendere dello stupro avvenuto all'interno della residenza universitaria Borsellino. E' assurdo che in un luogo dove si dovrebbe essere al sicuro possa avvenire un fatto così inquietante. Siamo vicini alla giovane ventitreenne che ha subito la violenza e alla sua famiglia”.

”Crediamo però, prosegue la nota, che non sia sufficiente la solidarietà: è necessario un deciso cambio di passo da parte dell'Amministrazione comunale affinchè fatti come questi non si possano ripetere. Dalle prime ricostruzioni risulta inaccettabile che un esterno, se verrà confermata questa ricostruzione degli inquirenti, abbia potuto entrare nel complesso e abbia avuto libero accesso, senza alcun tipo di controllo, fino a raggiungere il nono piano della stessa”.

“E' necessario un deciso cambio di passo al riguardo, assicurando una adeguata video-sorveglianza e pattugliamento di luoghi sensibili come quelli in prossimità di campus universitari e Accademie. E' necessario assicurare la sicurezza sia all'esterno sia all'interno e non solo ora in quel sito dove è avvenuto lo stupro ma anche in tutti gli altri presenti in città”.

“Torino, conclude l dichiarazione, se vuole avere una vocazione di città universitaria deve garantire la sicurezza degli studenti ospitati: si tratta di una sfida di civiltà inderogabile". 

Nella serata di ieri, l’Ansa ha diffuso la dichiarazione di Alessandro Ciro Sciretti, presidente Edisu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario), che riferisce di essere in contatto con la ministra dell'Università, il governatore piemontese e l'assessora all'Istruzione regionale, dopo l'aggressione sessuale nei confronti della studentessa di 23 anni.

“Le nostre sono strutture - ha concluso - vigilate 24 ore su 24, però nonostante questo abbiamo deciso di rafforzare la vigilanza non solo all'interno della struttura Borsellino, ma anche in altre strutture sul territorio della città di Torino".

Ciò significa che si dovrà vigilare (o sostituire) l’inefficace vigilante.

Auguriamoci per la sicurezza degli studenti ospiti, che il caso venga risolto e si provveda con efficacia e che chi deve vigilare, si organizzi con tempestività, estendo l’azione alle zone circostanti ove trovano rifugio persone di ogni tipo ed estrazione.

 

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Articolo pubblicato il 01/11/2022