Giorgia Meloni: "Abbiamo avuto un'Europa assente nelle grandi materie".

Il Presidente del Consiglio parla senza freni dei cambiamenti che dovranno esserci sui rapporti fra Italia ed Europa.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha espresso chiaramente la sua idea di Europa e lo ha fatto nell’ultimo libro di Bruno Vespa.

Parlando di rapporti fra Italia e Unione Europea il neo-Premier ha detto: “La mia idea di Europa è quella di un’Europa confederale in cui viga il principio di sussidiarietà. Non faccia Bruxelles quello che può fare meglio Roma, non agisca Roma lì dove, da soli, non si è competitivi”.

Parole molto chiare pronunciate da una donna che, dopo aver portato “Fratelli d’Italia” al 26% in soli dieci anni, è stata la prima ad entrare a Palazzo Chigi quale Capo del Governo.

L’Europa, molto spesso, si è dimostrata come la matrigna cattiva dei Paesi membri e Giorgia Meloni pare aver intenzione di invertire questa tendenza. Nel suo dialogo con Vespa, infatti, ha continuato: “Abbiamo avuto un’Europa invasiva nelle piccole cose e assente nelle grandi materie. Non converrebbe lasciare agli Stati nazionali il dibattito sul diametro delle vongole e occuparsi invece a livello comunitario dell’approvvigionamento energetico?”.

Pensiero senz’altro condivisibile soprattutto in un momento nel quale l’energia costa quanto l’oro.

Anche sulla questione migranti il nostro Premier ha le idee molto chiare. Non si può continuare a sostenere e sovvenzionare quelle ONG che in molti chiamano ormai “scafiste di clandestini”.

Come ha giustamente detto Giorgia Meloni: “Qui dobbiamo ricordare che cos’è il diritto del mare, tante volte invocato a sproposito. Se tu incontri per caso in mare una barca in difficoltà, sei tenuto a salvare chi è a bordo. Ma se fai la spola tra le coste africane e l’Italia per traghettare migranti, violi apertamente il diritto del mare e la legislazione internazionale. Se poi una nave Ong batte bandiera, poniamo, tedesca, i casi sono due: o la Germania la riconosce e se ne fa carico o quella diventa una nave pirata”.

Insomma, nonostante il Governo si sia appena insediato, pare ci sia un’aria nuova all’interno di Palazzo Chigi. Probabilmente l’Italia smetterà di essere un Paese prono alla tecnocrazia europea e tornerà ad essere una Nazione fiera della propria storia, delle proprie tradizioni e dei propri confini.

Torneremo senz’altro ad occuparci dei rapporti fra Italia e UE visto che saranno al centro delle future azioni politiche del Governo Meloni.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 05/11/2022