Bologna – Amarsi, seduzione e desiderio nel Rinascimento

L’esperienza amorosa nel Quattrocento e Cinquecento spiegato nel libro di Giulio Busi e Silvana Greco, pubblicato dalla casa editrice il Mulino

“Come si costruisce l’eros nel Quattro e nel Cinquecento? Come si amava  nell’Italia delle corti signorili, nel tempo forse più splendido e creativo della nostra Penisola?”.

Queste  sono solo alcune domande che si trovano, ma molte di più vi sono  nell’elegante libro appena pubblicato dalla casa editrice il Mulino ”Amarsi. Seduzione e Desiderio nel Rinascimento”, scritto a quattro mani dal professor Giulio Busi e dalla professoressa Silvana Greco.  

Il volume  strutturato in cinque capitoli, gli autori, affrontano le fasi preliminari dell’innamoramento, come avveniva nel Rinascimento, per poi arrivare alla relazione completa dell’amore. Si inizia con il capitolo nel guardarsi, attraverso  tra occhiate allo specchio, prima dell’incontro, sguardi da balconi e finestre, giochi di seduzione visiva; nel parlarsi, con scambio di battute, per esplorarsi vicendevolmente, per saggiare i confini interpersonali della conoscenza, alle dichiarazioni d’amore.

Il terzo capitolo il contatto, “il Toccarsi” dove si  respira la passione dell’altro, farla entrare attraverso  la pelle, immaginarla, condividerla. “Baciarsi”,  è   la porta che conduce all’intimità profonda. Le bocche si cercano, instillano sicurezza reciproca, suscitano meraviglia. “Infine Fare l’amore”, è la meta che scopriamo in tutta la sua rinascimentale fisicità.

Nell’Italia del Quattrocento e Cinquecento va in scena il gioco della seduzione. Palazzi, piazze, alcove vibrano di un nuovo modo di amarsi e di concepire il desiderio. Le ninfe avvenenti di Botticelli le opulente e discinte matrone di Tiziano, gli déi lussuriosi, come il possente Marte che pur vincitore di mille battaglie, soccombe alla bellezza di Venere, e poi gli intrichi erotici dei gentiluomini e delle dame di corte, tutto ci parla di un’epoca sfarzosa, coma  di lusinghe.

Poemi, incartamenti processuali,cronache cittadine, dipinti e lettere d’amore usano il linguaggio della bellezza. Ma accanto al bello, il Rinascimento scopre l’emozione la vicinanza dei corpi persino la loro imperfezione. Come amano le nobildonne?

E per i borghesi, per i popolani, quali sono le regole dell’attenzione? Scopriremo i legami e le passioni clandestine, l’amore che punta al potere e il potere che seduce e trasforma. Nelle relazioni fra donne e uomini, in quale omoerotiche, tra ceti diversi, la rivoluzione amorosa del rinascimento cambia per sempre la società.

Un libro che documenta attraverso centonovantasei splendide illustrazioni a colori  l’amarsi nel Quattrocento Cinquecento  presentando  tutte le espressioni della seduzione con famose opere d’arte, descrivendo l’amore sotto tutte le sfaccettature dal gioco alla trasgressione.

E nelle oltre trecento ottanta pagine, gli autori: Busi e Greco, spiegano, svelano  le regole le astuzie , i trucchi che anche l’amore ha le proprie regole, altrimenti che gioco sarebbe? Il lettore  romantico  sentimentalista dovrà interpretare il libro con le prime parole che inizia:”Se bastasse la bellezza, il Rinascimento non sarebbe mai nato. E noi (autori) non avremmo scritto questo volume”.  

 Autori:

Giulio Busi, esperto di mistica ebraica e di storia rinascimentale, è professore alla Freie Universität di Berlino. Collabora alle pagine culturali del « Sole 24 Ore». Tra i suoi innumerevoli lavori per la casa editrice il Mulino, «Indovinare il mondo. Le cento porte del destino»(2021) e « Uno il battito invisibile» (2022).

Silvana Greco, studiosa di sociologia della cultura e dell’arte,è professoressa alla Technische Universität di Dresda. Tra i suoi ultimi libri, ricordiamo «Il sociologo eretico. Moses Dobruska e la sua “Philosophie sociale”(1973)» (Giuntina,2021) e «Il Rinascimento parla ebraico» (con G. Busi, Silvana Editoriale)

 

Descrizione immagini:

Foto 1 Sassetta “Lussuria”, particolare del San Francesco in gloria”, 1437-44, Firenze, Villa I Tatti, coll. Berenson.

Foto 2 Giovanni Bellini, “Donna Nuda allo specchio”, 1515 ca., Wien, Kunsthistorisches Museum

Foto 3 Tiziano, “Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre”, 1550 ca., Madrid, Museo del Prado

Foto 4  Agnolo Bronzino,”Giuseppe fugge la moglie di Putifarre”, cartone, 1549ca., Firenze, Palazzo Vecchio

Foto 5 Giulio Romano, “Apollo e Ciparisso, 1525ca., Stockholm, Nationalmuseum

Foto 6 Tiziano “Venere di Urbino”, 1538, Firenze, Galleria degli Uffizi

Foto 7 Paolo Veronese, “Venere e Marte con Cupido”, 1575-80, Torino, Musei Reali, Galleria Sabauda

Foto 8 Giotto, “L’incontro di Gioacchino e Anna alla Porta Aurea”, 1304ca., Padova, Cappella degli Scrovegni

Foto 9 Parmigianino, “Cupido fabbrica l’arco”, 1534-39, Wien, Kunsthiustorieches Museum

Le immagini per documentare il testo sono tratte dal volume:

Amarsi. Seduzione e desiderio nel Rinascimento”, di Giulio Busi e Silvana Greco, rilegato,  pp.382 196 ill. a colori, Società editrice il Mulino,

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Articolo pubblicato il 04/11/2022