
Dopo quasi quattro anni, settantuno opere tra dipinti sculture del XIX secolo tornano disponibili al pubblico fino all’11 aprile 2023
Dopo quasi quattro anni non visibile al pubblico, ritorna disponibile l’interessante nucleo delle opere dell’Ottocento alla Galleria d’Arte Moderna Contemporanea con la mostra,”Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento”, curata da Riccardo Passoni, Direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (GAM) e da Virginia Bortone, Capo Conservatore delle raccolte della medesima istituzione.
La mostra presenta oltre settanta opere, con precisione settantuno, tra dipinti, pastelli, grandi disegni a carbone, sculture in marmo, delicati gessi e cere, dislocate in otto sezioni tematiche, con tre spazi monografici dedicati ad Andrea Gastaldi, Antonio Fontanesi e Giacomo Grosso.
Il pubblico incontrerà opere conosciute come “Il duello” di Antonio Mancini, “L’edera” di Tranquillo da Cremona - riconosciuto come il massimo capolavoro cremoniano - o lo “Specchio della vita” di Pelizza da Volpedo, accanto a queste opere sin qui mai esposte, che però nell’Ottocento erano considerate come veri gioielli della raccolta moderna del Museo.
Una di queste la tela di Enrico Gamba, “Ecco Gerusalemme!” o quella di Francesco Gonin, “Nobili in viaggio”, le ricerche condotte per questa mostra, l’opera ha ritrovato la sua storia e il suo vero titolo:”La guida. Studio di castagni dal vero”.
Queste due opere citate precedentemente grazie al generoso contributo, dell’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei, si è potuto intervenire al restauro e al recupero delle tele.
L’esposizione, è stata l’occasione per un lavoro di ricognizione e di studio di tutte le opere presentate, questo prezioso lavoro è riportato nel catalogo pubblicato da Silvana Editoriale (foto copertina, pp. 207 ill. colori e b/n - €28.00), con saggi di Riccardo Passoni, Virginia Bertone e dello storico del Risorgimento Silvano Montaldo.
Il volume, riporta poi, le illustrazioni delle opere presenti in mostra ognuna accompagnata da un’approfondita scheda esplicativa. La rassegna pone a confronto la nobile tradizione della pittura di figura con la novità delle ricerche sul paesaggio che furono, nelle loro espressioni più libere e sperimentali, oggetto di aspre critiche da parte della stampa specializzata e dell’istituzione accademica della seconda metà dell’Ottocento.
Se il tema della pittura del paesaggio è destinato a divenire centrale rispetto all’identità della collezione ottocentesca torinese, la mostra intende anche sottolineare alcuni inaspettati sviluppi della pittura di storia e di figura. A metà Ottocento, cioè al momento della formazione della collezione della GAM questo genere era considerato il più nobile e il più apprezzato tra i generi pittorici, nei decenni immediatamente successivi queste certezze iniziano a incriminarsi e diversi giovani artisti si mettono alla prova con coraggiosi tentativi volti a rinnovare la tradizione della pittura di figura.
Proprio in Piemonte si registrarono alcuni casi molto interessanti, tra cui il più audace è senza dubbio rappresentato da “La femme di Claude”, una grande tela il cui vero titolo sarebbe dovuto essere “L’adultera”. Qui il giovane e promettente talento di Francesco Mosso, destinato a morire a soli ventinove anni, rappresenta il”dramma moderno” di una giovane donna vittima della violenza del marito in cui la protagonista è colta in modo conturbante con il corpo contratto e con uno sguardo colmo di terrore negli occhi.
Oggetto di polemiche e di severissimi giudizi, il dipinto è il segnale di una diversa attenzione verso temi sociali di stringente attualità raffigurati con un linguaggio altrettanto nuovo, che sarà attentamente studiato dagli artisti divisionisti e simbolisti di fine secolo.
il tema della donna costituisce un altro soggetto sviluppato nel percorso della mostra, che dalla figura femminile nel soggetto letterario dell’età romantica, diviene nel corso del XIX secolo il fulcro di immagini sempre più aderenti alla realtà contemporanea.
Talvolta esse restituiscono le dure conquiste femminili che ne rendono via, via attivo il ruolo in campo culturale, come nel caso della maestra elementare raffigurata nel “il dettato” di Demetrio Cosola, oppure sono ancora creature mitologiche ma tutte cariche di inquietudini moderne come la fascinosa opera di Giulio Aristide Sartorio“Sirena” ( diventata l’immagine della copertina del catalogo della mostra ).
Sotto la sua bellezza irresistibile, che si incarna nelle forme morbide del corpo e nei lunghi capelli ramati, si nasconde la sua natura “assassina lucente” cui allude la coda di pesce gattuccio, un predatore della famiglia degli squali: soggetto, molto amato dalla cultura preraffaellita, consente di cogliere tutto il fascino ma anche la diffidenza e i pregiudizi che gli uomini di quel tempo avevano nei confronti della donna.
Una mostra che affascina, emoziona, commuove.
Descrizione Immagini:
Foto copertina catalogo
Foto 1 Andrea Gastaldi”Saffo”, 1872 circa olio su tela 217x155cm Torino GAM, inv. FD/4
Foto 2Enrico Gamba “Ecco Gerusalemme”, 1862 olio su tela, 80x130cm, Torino GAM, inv. P/395
Foto 3 Tommaso Solari “ Faust e Margherita”, 1862 circa , marmo, 106x50x35,5cm,Torino GAM, inv.5/34
Foto 4 Francesco Gonin “La guida. Studio di castagni dal vero (Nobili in viaggio), 1867 olio su tela, 164x188cm, Torino GAM, inv P/1764
Foto 5 Francesco Mosso “La Femme de Claude (L’adultera), 1867, olio su tela, 201x154cm, Torino GAM, inv P/408
Foto 6 Carlo Pollara “Il seminatore”, 1881 olio su tela, cm200x127cm, Torino GAM, inv. P/476
Foto 7 Demetrio Cosola “Il dettato”, 1891 circa pastello su tela, 180x95cm, Torino GAM inv P/464
Foto 8 Antonio Fontanesi “Aprile”, 1873 olio su tela, 171x254,8cm, Torino GAM inv. P/410
Foto 9 Enrico Reycend “Campagna canavesana”, 1892 olio su tela, 130x177cm, Torino GAM inv/473
Foto 10 Giacomo Grosso “Nuda(La nuda) 1896, olio su tela, 105x205cm, Torino GAM inv/1148
Foto 11Tranquillo da Cremona “L’edera”, 1878 olio su tela, 132x98cm. Torino, GAM, inv. P/966
Foto 12 Leonardo Bistolfi “Crepuscolo”, 1893 gesso, 52x60x45cm Torino GAM, inv S/348
Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo della mostra:
“Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento”, fino all’11 aprile 2023 alla GAM, Via Magenta 31, Orario martedì-domenica, dalle 10.00 alle 18.00
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Articolo pubblicato il 14/11/2022