Da anni i territori di confine Italia-Francia attendono fatti concreti. (lettere al Direttore)

Riceviamo e pubblichiamo l’appello di un affezionato lettore di Civico20News. Concordiamo con l’auspicio che coloro che in tempi trascorsi hanno saputo impostare progetti vitali per il Piemonte, possano ancora fornire il lor supporto determinante.

 

Egregio direttore,

leggo una buona notizia: le Camere di Commercio italiane e francesi hanno firmato un accordo di cooperazione per lo sviluppo economico dei territori di confine delle Alpi del Mare.

Voglio sperare per chi segue con attenzione gli eventi e le prospettive dei nostri territori transfrontalieri che siano finalmente messi in atto fatti concreti per raggiungere gli obiettivi da tanti anni attesi. Ma sono necessarie iniziative, coraggio, autorevolezza di propositi e soprattutto una impennata politica, che può venire solo da un’azione congiunta e decisa da parte delle categorie economiche.

 

Nella notizia data alla stampa viene citata come riferimento di partenza la nascita dell’Euro Cin, Gruppo Europeo di Interesse Economico le Alpi del Mare /Les Alpes de la Mer.

E’ istruttivo rileggere quanto affermava all’atto costitutivo il 19 maggio 1994 il presidente della Camera di Commercio di Cuneo Ferruccio Dardanello: “E’ un passo decisivo per rendere concreta, iniziativa dopo iniziativa, quell’idea della regione delle Alpi del Mare alla quale Nizza, Imperia e Cuneo credono fortemente. Siamo anche orgogliosi del fatto che questo sarà il primo gruppo europeo di interesse economico fra Camere di Commercio di frontiera. Con Euro Cin stiamo dando concretezza all’idea di mettere assieme una grande forza economica composta da 160mila aziende e di assicurare coesione ad un milione e 700mila persone. Nelle nostre tre aree c’è davvero tutto; dobbiamo solo preoccuparci di valorizzarlo, armonizzarlo. Sono insufficienti le comunicazioni ed è in questa direzione che dobbiamo lavorare parecchio”.

 

Dopo tante pie illusioni, nel 2012 sempre a Nizza nel solito convegno delle Camere di Commercio, si ribadiva per l’ennesima volta il valore economico, ambientale e sociale di questa area, ormai riconosciuta cerniera fra il Sud e il Centro Europa.

 

 In quella occasione, uno che se ne intende, il sen. Giuseppe Menardi commentava:” I progetti per il raddoppio della galleria di Tenda, tuttavia quando saranno conclusi i lavori, la viabilità migliorata sarà riservata al solo traffico turistico. Così come non può che essere turistica la ferrovia Cuneo-Nizza per le sue intrinseche caratteristiche costruttive. I grandi traffici continueranno a passare lungo la costa da Nizza a Genova, da Genova a Torino e Milano per il terzo valico e da Torino a Chambery in autostrada e Alta Velocità con i trafori ferroviario e autostradale del Fréjus. E’ evidente quindi la necessità di ripensare il sistema delle comunicazioni fra i due versanti alpini che non può essere esclusivamente ludico, e sbagliato è stato l’impegno assunto dal parlamento italiano di non costruire mai più trafori alpini di carattere autostradale. Questa scellerata decisione rafforza l’idea già in essere di fare passare le comunicazioni sui lati della regione delle Alpi del Mare, che ha come vertici Chambery, Nizza, Genova e Torino mentre Cuneo che ne è il cuore continuerebbe a rimanere isolata”.

 

Da allora sono passati altri dieci anni. E’ finalmente giunto il tempo dei fatti concreti?

E a questo proposito perché non ricorrere, visto che sono ancora ben operativi, alle indicazioni, al supporto di chi in passato ha affrontato con competenza questi progetti e cavalcato con passione queste speranze?

Mi riferisco a Ferruccio Dardanello, ex presidente Camera di Commercio di Cuneo, Giovanni Quaglia, ex presidente della Provincia di Cuneo, Giuseppe Menardi, ex membro della Commissione Infrastrutture del Senato, Franco Revelli, ex presidente della Sitraci.

 

Riprendiamo i buoni propositi con fatti concreti per non aggiornarci per l’ennesima volta.

Grazie per la considerazione. Distintamente.

 

Paolo Chiarenza, ex consigliere provinciale di Cuneo

 

 

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Articolo pubblicato il 26/11/2022