Grande lavoro dei Carabinieri di Cuneo contro la violenza sulle donne

Report delle sole attività svolte in questo 2022.

Il 25 settembre scorso tutta l’Italia ha dedicato del tempo e delle risorse per celebrare la Giornata contro la violenza sulle donne.

Giornate come questa non dovrebbero esistere perché è inconcepibile che nel 2022 si debba ancora parlare di violenze ai danni del gentil sesso. Risulta impossibile pensare ad un uomo che usa la sua forza e la sua posizione per porre la donna in una situazione di sofferenza e sottomissione.

Per fare una riflessione su ciò che accade realmente, e non restare nel vago, prendiamo atto del grande lavoro fatto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, magistralmente guidato dal Colonnello Giuseppe Carubia.

Nei dati diffusi dall’Arma sappiamo che dal 1 gennaio al 31 ottobre 2022

138 persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per aver commesso maltrattamenti contro familiari e conviventi (articolo 572 codice penale);

105 persone sono state deferite alla magistratura per lesioni personali (articolo 582 codice penale);

23 persone sono state denunciate per violenza sessuale aggravata e di gruppo (articoli 609 bis, 609 ter, e 609 octies del codice penale);

5 persone sono state identificate e deferite all’autorità giudiziaria per l’odioso reato di atti sessuali con minorenni (articolo 609 quater codice penale);

1 persona è stata denunciata per corruzione di minorenne (articolo 609 quinquies del codice penale);

82 persone sono state denunciate per atti persecutori (articolo 612 bis del codice penale);

6 persone sono state identificate e deferite alla Procura della Repubblica per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (articolo 612 ter del codice penale).

Questa carrellata di reati e deferimenti alle autorità competenti si riferisce alla sola azione portata avanti dall’Arma dei Carabinieri operante nella Provincia di Cuneo.

Dall’ufficio comunicazione del Comando Provinciale dei Carabinieri fanno sapere che “in tale quadro l’Arma continuerà a operare con impegno e determinazione, fornendo il proprio contributo non solo per il perseguimento dei colpevoli, ma, in linea con la propria tradizione e il proprio senso di appartenenza e vicinanza alle collettività, anche per il necessario sostegno alle vittime, adoperandosi per raggiungere il massimo grado di interazione e cooperazione con le altre Istituzioni e con le organizzazioni competenti”.

Parole pregne di valore e significato che dimostrano quanto l’Arma dei Carabinieri sia operativa ed attenta ad arginare tutti quei fenomeni che colpiscono in modo bieco le donne ed i bambini.

Presso la Caserma di Cuneo, grazie ad una valida collaborazione con il “Soroptimist Italia”, vi è una “stanza tutta per te” dove il Sottufficiale di turno può ricevere in modo dedicato la donna vittima di violenza ed aiutarla a superare il trauma.

Ricevere e verbalizzare le dichiarazioni di una vittima sconvolta, infatti, non è cosa semplice. Ci vogliono un ambiente confortevole, un tatto sopraffino ed una competenza che i Carabinieri di Cuneo, negli anni, hanno ampiamente dimostrato.

Tante le testimonianze di donne che, rivolgendosi ai Carabinieri, hanno appurato ed apprezzato la professionalità dei militari alle dipendenze del valido Luogotenente carica speciale Ignazio Palmas, Comandante della Stazione di Cuneo.

Altrettanta professionalità, tempestività ed empatia è stata rilevata da quante si sono rivolte al numero unico di emergenza e sono state soccorse dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radio Mobile, magistralmente comandato dal Tenente Giovanni Forte.

Quando si parla di repressione dei reati e contrasto al crimine non si può non elogiare chi, ogni giorno e in ogni tempo, veste l’uniforme dell’Arma per servire il cittadino che si trova nel bisogno.

L’opera svolta dai Carabinieri è inenarrabile e non si può certamente esaurire in un solo articolo.

Nel parlare della Giornata contro la violenza sulle donne abbiamo voluto porre l’accento sul grande lavoro che i militari dell’Arma svolgono in tale ambito.

Sarebbe bello – e lo diciamo convinti – che questi reati arrivassero a sparire dal nostro ordinamento. Il lavoro di ogni singolo cittadino deve andare in tale direzione: bisogna insegnare a tutte le generazioni che, come dice il proverbio, “le donne non si toccano neanche con un fiore”.

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Articolo pubblicato il 27/11/2022