Vai all'ospedale per farti curare e ti ritrovi derubato!

Casi di cronaca che non possono passare sotto traccia.

Il Natale si avvicina ma non si può dire che siamo tutti più buoni.

A Scandiano (Reggio Emilia), infatti, un’operatrice socio sanitaria (OSS) è stata denunciata dai Carabinieri della locale Tenenza per furto aggravato e continuato e riciclaggio.

Secondo le ricostruzioni fatte dai militari dell’Arma la quarantenne “rubava anelli, bracciali, catenine, fedi nuziali ed in alcuni casi anche contanti dai portafoglio” alle donne ospiti di una struttura sanitaria di Scandiano.

Le sue vittime pare siano state almeno sei, il loro range d’età variava dai 61 ai 95 anni, e i furti sarebbero avvenuti tra aprile e ottobre 2022.

I Carabinieri, titolari delle indagini, hanno recuperato buona parte della refurtiva che l’OSS portava in un “Compro Oro” di Reggio Emilia.

Non è il primo caso che accade in una struttura sanitaria. Purtroppo succede spesso.

La moglie di un paziente ricoverato durante la pandemia da Covid-19, al giornalista Stefano De Biase de “La Nazione”, ha raccontato: “Eravamo in pieno periodo Covid e quindi gli oggetti personali di mio marito li mettevano in sacchi da lasciare in portineria. Il primo è arrivato a destinazione, il secondo non è mai entrato in possesso di mio marito. Al netto del valore degli oggetti, il vero problema è la sparizione della dentiera. Mio marito si è ritrovato a mangiare in condizioni inadeguate, finendo per ritrovarsi con un altro dente spezzato”.

Secondo quanto scritto da De Biase “all’interno del sacco c’erano un orologio touch screen, pigiami nuovi di zecca, vari prodotti per la cura personale e soprattutto la dentiera dell’uomo”.

L’uomo, una volta dimesso, si è rivolto ad un avvocato e ha fatto causa all’Ospedale “Santo Stefano” di Prato dove si sono svolti i fatti. Amara la sua considerazione: “E’ stata una situazione incredibile. Vai all’ospedale per farti curare e ti ritrovi derubato”.

Cose simili non dovrebbero succedere ed è grave che, di tanto in tanto, la magistratura riceva denunce per questo tipo di squallidi reati. Le persone che si rivolgono alle strutture sanitarie lo fanno perché non stanno bene. L’ultima cosa di cui hanno bisogno è quella di essere vittime di furti e ruberie.

La giustizia faccia il suo corso e non sia morbida nei confronti di chi si approfitta di quanti sono nel dolore, nella sofferenza e nella fragilità.

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Articolo pubblicato il 09/12/2022