"Forza Italia" continua a perdere i pezzi

Il partito di Silvio Berlusconi è sempre più impantanato.

Il Governo Meloni si è insediato da quasi due mesi e sta portando avanti diverse battaglie per il bene della Nazione. Il partito del Cavaliere, però, non gode della stessa baldanza della giovane Premier e del suo “Fratelli d’Italia”.

Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato dello strano “Affair Ronzulli” e dell’abbandono di alcuni dirigenti nazionali di “Forza Italia e della Provincia di Cuneo.

Oggi, invece, siamo a parlare di Marco Bestetti, Coordinatore nazionale dei Giovani di “Forza Italia” e Consigliere Comunale di Milano, che qualche giorno fa ha deciso di lasciare il partito per “un periodo di riflessione”.

In una nota resa pubblica Bestetti ha scritto: “Dopo quasi 20 anni di militanza, sempre spesi con impegno, passione e spirito di sacrificio, oggi lascio Forza Italia e i miei ruoli di partito”.

Le malelingue dicono che questa decisione fa seguito alla scelta di Antonio Tajani di non candidarlo nella lista di “Forza Italia” per la Camera dei Deputati. Pare che il leader dei giovani azzurri non abbia gradito l’ingrata scalzata.

Nel comunicare il suo commiato politico Marco Bestetti ha chiosato: ho “il dovere di guardare avanti, senza rinnegare nulla, portando nel cuore uno straordinario bagaglio di esperienze e rapporti umani, che mi hanno fatto crescere moltissimo, innanzitutto come persona. Chi mi conosce sa bene cosa sia stata per me Forza Italia e può forse solo immaginare cosa abbia significato, dal punto di vista umano, arrivare a questa decisione. Ringrazio il presidente Berlusconi per avermi dato il privilegio di poter lavorare al suo fianco e gli riserverò sempre, come gli riservo oggi, grande stima e profondo affetto”.

Parole molto pacate e democratiche che, però, denotano il clima di malcontento che alberga all’interno di “Forza Italia”.

Questo, fra l’altro, accade in un momento nel quale la senatrice Licia Ronzulli, molto apprezzata da Berlusconi, ha fatto sapere che voterà contro il Governo per impedire il reintegro sul posto di lavoro del personale medico che non si era voluto sottoporre all’obbligo surrettizio di vaccinazione contro il Covid-19.

La senatrice Ronzulli non accetta l’articolo 7 del Decreto Ant-Rave nel quale si stabilisce l’irrevocabile reintegro dei medici ingiustamente sospesi. Questo comportamento risulta essere infantile e pericoloso per la tenuta della maggioranza.

Non è né serio né maturo che una senatrice della Repubblica non voti un intero decreto perché non le piace un articolo. Ed è ancor meno seria la motivazione che ha dato.

In conferenza stampa la Ronzulli ha infatti detto che il suo non voto al decreto non è concertato all’interno del gruppo politico del Senato ma è “a titolo personale”. E, ai giornalisti che la incalzavano sull’inopportunità di un simile atteggiamento, la senatrice ha risposto: “Siamo stati noi ad ispirare, con una mia proposta di legge, il decreto del Governo Draghi in materia di obbligatorietà dei vaccini per gli operatori sanitari. E’ una battaglia che ho combattuto per la tutela della salute dei cittadini e per la sicurezza del Servizio Sanitario e che mi è costata incomprensioni e minacce”.

Gli osservatori e gli elettori di “Forza Italia” guardano con apprensione a questa situazione nella speranza che sia solo la Ronzulli ad avere un atteggiamento così puerile e capriccioso nei confronti del piano del Governo Meloni per la restaurazione del Paese.

Non pochi “forzisti”, inoltre, sperano che Licia Ronzulli segua l’esempio di Mariastella Gelmini e Mara Carfagna trasmigrando in “Azione” con Carlo Calenda visto che ne sposa praticamente tutte le idee.

Quanto durerà ancora il partito fondato da Berlusconi? Riuscirà il Cavaliere a rimettere tutte le pedine al posto giusto? “Forza Italia” arriverà a mangiare la colomba?

Seguiremo l’evolversi della situazione e vi terremo opportunamente informati.

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Articolo pubblicato il 17/12/2022