Lo stile filosofico del pensare

Ambrogio Cazzaniga con il suo libro ci propone una interessante riflessione sul ruolo della filosofia nella società odierna

Nella primavera di quest’anno è uscito Lo stile filosofico del pensare (Mimesis Edizioni), una raccolta di saggi di Ambrogio Cazzaniga, studioso della filosofia greca originaria, del pensiero moderno e di svariati  filosofi della prima metà del ‘900.

Il volume si compone di quattro saggi: Metafisiche dell’occidente, L’aurora delle filosofie occidentali, Dalla filosofia del “cogito” all’ “ontologia essenziale”: dittico su M. Heidegger e G. Marcel, Filosofia e scienza.  I saggi erano apparsi in precedenza sulle riviste Episteme, un laboratorio dei saperi e delle pratiche educative e Magazzino di filosofia. I testi ora ripubblicati conservano la struttura generale della prima edizione, ma l’autore ha apportato diversi ritocchi- in alcuni casi di una certa consistenza- sia nel contenuto sia nella espressione linguistica, a causa della loro nuova destinazione.

Cazzaniga ci propone un’attenta disanima del pensiero attuale a proposito della domanda fondamentale sull’essenza ed il ruolo  della filosofia  nella società attuale, in particolare della  metafisica e del suo rapporto con la scienza: in un mondo in cui le discipline scientifiche sembrano in grado di dare continuamente nuove e più precise risposte al problema della conoscenza della natura e dell’uomo stesso, quale può essere il ruolo della filosofia nel trovare un senso alla nostra esistenza e nell’aiutarci a trovare le coordinate per vivere meglio? L’autore  ritiene che la questione se la filosofia oggi possa avere una declinazione “metafisica”, non sia né inutile né anacronistica, perché riguarda la sua stessa identità.

Nell’attuale “età delle scienze”, tuttavia, essa può essere affrontata solo mediante  un rapporto  diretto con i protagonisti del pensiero scientifico, come fa per esempio il noto fisico italiano  Carlo Rovelli in un saggio di cui Cazzaniga si occupa nel libro. Così come studiare Heidegger significa trovarsi immersi nei grandi problemi del nostro tempo.

Il celebre filosofo infatti si occupa tra l’altro dei filosofi greci da lui definiti “aurorali”, cioè Anassimandro, Eraclito e Parmenide; e Cazzaniga, attraverso l’analisi di questi studi sull’idea di “physis”, risale ai temi di una filosofia che continua a stimolare e persino ad inquietare la coscienza dell’uomo moderno. 

L’autore suggerisce nella conclusione alcune proposte di risposta alla domanda fondamentale del libro, nonché la sua adesione alla celebre osservazione di Wittgenstein: “L’impulso al mistico viene dalla mancata soddisfazione  dei nostri desideri da parte della scienza. ‘Noi sentiamo’ che anche una volta che tutte le ‘possibili’ domande scientifiche abbiano avuto risposta, il nostro problema non è ancora neppur toccato.”

Come si vede il campo di indagine è ampio e variegato e il lavoro poggia su una base conoscitiva solida ed equilibrata. I ragionamenti si snodano attraverso una lingua chiara e specifica, pur senza eccedere in inutili tecnicismi.

I riferimenti  bibliografici sono ricchi e possono costituire un valido aiuto per chi volesse addentrarsi ancora di più nelle problematiche esposte nel libro.

Si tratta insomma di un saggio che si pone e pone ai lettori domande  complesse, basate su studi seri ed approfonditi e suggerisce conclusioni su cui vale la pena di riflettere.   

  

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Articolo pubblicato il 19/12/2022