La clavicola del Re Salomone (seconda parte)
Gerusalemme, disegno di Christian Van Adrichom, 1584

E altri grimori riscoperti

La prima parte è stata pubblicata in data 8 gennaio 2022: Civico20News - La clavicola del Re Salomone (parte prima)

Dopo la ricognizione storica sulla materia, ci addentriamo nel fascino dei libri e delle loro storie. Per iniziare, diciamo che il Testamento di Salomone è un apocrifo dell'Antico Testamento attribuito al re Salomone, scritto in ebraico in ambiente giudaico nel I secolo d.C., rielaborato in greco in ambiente cristiano nel III secolo d.C. Il testo si trova solo nelle fonti cristiane e non in quelle ebraiche; descrive come Salomone abbia costruito il Tempio che porterà il suo nome, servendosi di demoni comandati per mezzo di un anello magico a lui affidato dall'Arcangelo Michele. Salomone, in punto di morte, ricorda con dolore la propria idolatria, che attribuisce a influenze demoniache, dilungandosi in una trattazione demonologica. La Regina di Saba è presentata come una strega, Segue una breve conclusione in cui si descrive come Salomone s'innamorò di una donna shulamita (1) e accetti di adorare le divinità Caivan e Moloch (2). Il vero autore o gli autori del testo rimangono sconosciuti.

In questo testo nasce il sigillo di Salomone, che sarà un’altra fonte di ispirazione. Quando un demone di nome Ornias (3) infastidisce un ragazzo (il favorito di Salomone) rubando metà della sua paga e succhiando la sua vitalità attraverso il pollice della mano destra, Salomone prega nel tempio e riceve dall'arcangelo Michele un anello su cui è impresso il sigillo di Dio (nella forma di un pentalfa con il nome di Dio inscritto, in seguito identificato l'esagramma della stella di David) che gli consentirà di sottomettere e comandare i demoni. Salomone presta l'anello ad un ragazzo che, gettandolo contro Ornias, lo marchia con il sigillo portandolo sotto il suo controllo. Salomone ordina, quindi, a Ornias di prendere l'anello e di marchiare allo stesso modo Belzebù, il principe dei demoni. Con Belzebù sotto il suo comando, Salomone ha l'intera specie dei demoni al suo comando per costruire il tempio.

Attualmente si trovano in commercio, anche on line, due testi che fanno riferimento al re Salomone: Il libro degli spiriti di re Salomone e La piccola chiave e il testamento di Salomone (Evocazioni, rituali e la storia del leggendario anello ricevuto da Dio).

“Il libro degli spiriti di re Salomone” dichiara di essere l'edizione integrale del Lemegeton di Re Salomone (4), un antico manuale di evocazioni delle entità disincarnate: demoni, angeli, arcangeli, spiriti. Inoltre, vi sono entità preposte ai periodi dell'anno, ai giorni della settimana, ai gradi dello zodiaco e ai cori angelici. Il Lemegeton è un trattato magico completo: non tralascia alcun particolare dei riti, delle cerimonie, degli strumenti e delle formule necessarie all'esorcista per trattare con qualsiasi genere di spirito. Comprende anche la più celebre ed esauriente "Gerarchia Diabolica": l'elenco dei nomi, i sigilli, i poteri, l'aspetto, le caratteristiche delle settantadue potenze demoniache fondamentali, tra cui Asmodeo (5), Astaroth (6), Belial (7), Bifrons e altri prìncipi delle tenebre.

Il citato Lemegeton è un grimorio anonimo del Seicento, uno dei più famosi libri di demonologia. Non va confuso con la Chiave di Salomone, che è un testo precedente. Gran parte del suo contenuto deriva da testi del Cinquecento, tra i quali la Pseudomonarchia Daemonum di Johann Weyer, e da grimori tardo-medievali. Vi si possono rintracciare chiare influenze cabalistiche e della mistica musulmana.

"La Piccola Chiave di Salomone" contiene dettagliate descrizioni degli spiriti e dei rituali necessari per evocarli e costringerli a eseguire gli ordini del mago (chiamato nel testo "esorcista"). Vengono date istruzioni precise circa i simboli, le procedure rituali da eseguire, le azioni indispensabili per impedire che gli spiriti prendano il sopravvento, i preparativi che devono precedere l'evocazione e il modo in cui costruire gli strumenti utili per l'esecuzione dei rituali.

Abbiamo iniziato e concluso con un termine desueto che è bene spiegare. Un grimorio è un testo di magia; i libri di questo genere sono stati scritti in gran parte tra la fine del Medioevo e l'inizio del XVIII secolo; contenevano soprattutto corrispondenze astrologiche, liste di angeli e demoni, istruzioni pratiche per creare incantesimi, preparare medicine e pozioni, invocare entità soprannaturali e fabbricare talismani. Tutti i libri di cui abbiamo parlato sono compresi in questa definizione letteraria. Ne vogliamo aggiungere alcuni altri, per dare una cronologia del senso di ricerca dell’esoterico e dell’invisibile, oltre la realtà comprensibile dell’uomo.

Corpus hermeticum, una raccolta del III secolo d.C. attribuita ad Ermete Trismegisto;

Enchiridion di papa Leone III, che secondo la leggenda sarebbe stato donato da costui a Carlo Magno;

Picatrix, tradotto dall'arabo nella Spagna dell'XI secolo, conosce notevole fama nel Rinascimento;

Liber Juratus Honorii (o Grimorium Honorii Magni), di papa Onorio III, contiene formule e descrizioni di rituali per evocare gli spiriti e tenere a bada i demoni;

Heptameron, di Pietro d'Abano (1290);

La magia sacra di Abramelin il mago, tradotto dall'ebraico nel 1458, scoperto nel XVIII secolo nella Biblioteca Marciana a Venezia;

Il Libro del comando, quarto libro segreto del De occulta philosophia libri tres, dell’alchimista rinascimentale Agrippa di Nettesheim, originariamente intitolato De cerimoniis magicis (con l'aggiunta dell'Heptameron di Pietro d'Abano);

Antipalus Maleficiorum Comprehensus, di Johannes Trithemius (1555);

Albanum Maleficarum, scritto in arabo nel X secolo, stampato in latino nel 1601.

Nonostante esistano edizioni originali di quasi tutti i citati grimori, fin dal XIX secolo vengono messi in commercio dei falsi o edizioni mal tradotte (molti dei testi originali sono in francese o in latino, e piuttosto rari e difficili da reperire). Alcuni considerano un grimorio moderno il Necronomicon, nato sul seguito dello “pseudobiblium” inventato dallo scsrittore Howard Phillips Lovecraft (8). Anche il Manoscritto Voynich sarebbe un grimorio, anche se il suo contenuto non è mai stato decifrato e potrebbe anche essere un falso storico.

Libri, libri e ancora libri. Se è vero che non è tutto compreso nei libri, è pur vero che nei libri c’è di tutto, e chi li ama non si stancherà mai di cercare e perdersi nei labirinti delle biblioteche, come potrebbe succedere nella biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges (10), fino a scoprire che alcuni libri esistono solo nella fantasia degli scrittori e non nella realtà.

(fine)

Note

(1) Shulamita è Il nome (o epiteto) della protagonista femminile del Cantico dei Cantici (7, 1) dell'Antico Testamento. L'etimologia è dibattuta, e sono state formulate svariate ipotesi. Emblematico il collegamento a questo nome, in senso di peccaminosità, nell’apocrifo Testamento di Salomone.

(2) Moloch o Melqart, è il nome sia di un dio, sia di un particolare tipo di sacrificio storicamente associato al fuoco. Moloch è stato storicamente associato alle culture di tutto il Vicino Oriente antico, tra cui gli Ebrei, gli Egizi, i Cananei, i Fenici e alle culture correlate nell'Africa settentrionale e nel Vicino Oriente.

(3) Ornias. secondo il Testamento di Salomone, è capace di alterare la sua forma per ingannare gli uomini: può assumere le sembianze di un'avvenente fanciulla e quella di un leone. Inoltre, può volare tra i regni celesti conoscendo il fato degli uomini, prevedere chi morirà per un disastro prematuro o per violenza. Egli non può posare i piedi e riposare, quindi perde la propria forza e cade sulla terra, come una stella cadente o un fulmine.

(4) Nel Lemegeton viene dichiarato come autore il re Salomone, ma la presenza nell'opera di preghiere a Cristo e alla Trinità rendono tale dichiarazione di paternità un evidente falso.

(5) Asmodeo, nella demonologia è un potente demone biblico ebraico, appartenente alla gerarchia degli angeli di Satana. La traccia scritta di Asmodeo si trova in un racconto del Libro di Tobia, dove è citato come un potente demonio, simbolo della discordia coniugale. Egli uccide tutti i sette mariti di Sara, abitante di Ecbatana, senza che nessuno di essi abbia potuto giacere con lei. Nel Medioevo Asmodeo viene associato alle ore del tempo: si poteva presentare attraverso fischi o suoni alterati provenienti da varia energia, lampade, scintille, oggetti vari, a cadenze di ore o giorni alterni, mai consecutivi, e dei quali non si riusciva a capire la provenienza.

(6) Astaroth. Nella demonologia medievale è descritto come un principe o duca dell'inferno, a seconda dei vari grimori. Nella gerarchia dei demoni proposta dalla Cabala esoterica è a capo degli spiriti impuri perturbatori di anime.

(7) Belial, detto il "malvagio" è una potente figura mitologica demoniaca dell'Antico Testamento e dellla antica tradizione giudaica, a volte usato come sinonimo di Satana, in alcuni casi identificato come il serpente che tentò Eva; è il 68° spirito nel testo della Piccola Chiave di Salomone.

(8) Il Necronomicon è uno pseudobiblion, cioè un libro mai scritto, citato come se fosse vero in libri realmente esistenti, un espediente letterario creato dallo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventa gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciano a citarlo nei loro racconti di genere horror o fantascientifico. Lo stesso Lovecraft è quasi costretto, a un certo punto, a confessare che il Necronomicon è una sua invenzione, quando si accorse che troppi suoi lettori lo avevano preso sul serio; ed anche oggi non mancano persone che credono alla reale esistenza del Necronomicon. Secondo Lovecraft, il Necronomicon (in arabo: Al Azif) sarebbe un testo di magia nera redatto dall'"arabo pazzo" Abdul Alhazred, vissuto nello Yemen nell'VIII secolo e morto a Damasco in circostanze misteriose: Lovecraft immagina che sia stato fatto a pezzi in pieno giorno da un essere invisibile. Il nome Alhazred sarebbe un gioco di parole costruito sul significato nascosto dell'inglese "all has read", che si può tradurre come "tutto è stato letto".

(9) Il manoscritto Voynich è un codice illustrato risalente al XV secolo (la datazione al radiocarbonio ha stabilito con quasi totale certezza che il manoscritto sia stato redatto tra il 1404 e 1438), scritto con un sistema di scrittura che non è stato ancora decifrato. Il manoscritto contiene anche immagini di piante non identificabili con alcun vegetale noto e l'idioma usato nel testo non appartiene ad alcun sistema alfabetico/linguistico conosciuto. È stato definito da più parti come «il libro più misterioso del mondo»; è conservato presso la Biblioteca Beinecke di manoscritti e libri rari dell'Università Yale (Stati Uniti), dove reca il numero di inventario «Ms 408».

(10) La biblioteca di Babele è un racconto fantastico di Jorge Luis Borges, apparso dapprima nel 1941 nella raccolta “Il giardino dei sentieri che si biforcano” e poi nel 1944 all'interno del volume Finzioni. Nel racconto si descrive un allucinante universo che essenzialmente è una biblioteca spazialmente infinita composta di sale esagonali, in cui 4 pareti sono occupate da 5 scaffali. In ogni scaffale ci sono 32 libri da 410 pagine ciascuno. Ogni pagina ha 40 righe da 80 simboli, che sono 22 lettere dell'alfabeto più lo spazio, il punto e la virgola. La biblioteca raccoglie disordinatamente tutti i possibili libri di 410 pagine in cui si susseguono le sequenze dei 25 caratteri senza ordine, in tutte le possibili combinazioni.

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Articolo pubblicato il 09/01/2023