L’anno del 7

Il numero del Divino

I numeri sono entità astratte che indicano una quantità, ma hanno anche un valore qualitativo e quindi un significato simbolico.

Per Pitagora, i numeri erano la sostanza delle cose ed era pertanto diffusa tra i suoi seguaci la divinazione numerologica, pseudoscienza che ancora oggi ha i suoi cultori. Tanti di questi si sono dunque interrogati sulla valenza del 2023, numero identificativo dell’anno appena iniziato col retaggio di tragici avvenimenti, che hanno profondamente inciso sulla normalità della vita. La aspettativa è di leggervi una decisa virata e questa è attesa anche da chi non dà credito al responso dei numeri, ma spera che comunque si realizzi.

Il 2023 sarà l’anno del 7, mi dice a tutta prima un amico che ne sa, e conclude con eccitazione che il 7 è un numero magnifico e porta buono, molto buono; lo ascolto e non mi costa niente sperare, mentre lui ci crede.

Il numero 2023 non è divisibile per 2, per 3 o per 5, ma per 7, e questo lo rende ostico in apparenza, però 7 è bello, e nella serie infinita dei numeri appartiene alla cerchia ristretta ed elitaria dei numeri primi: tra 0 e 100 ce ne sono solo 25 e, tra zero e 1000, appena 168. Il numero 7 è anche la somma dei singoli numeri che compongono il 2023: 2+0+2+3=7.

Nel 2023 compare per due volte il 2. Dal punto di vista sacro, il 2 divide l’unità, che per sua essenza è unica, ma come numero della dualità (maschio/femmina innanzitutto) è anche incarnazione degli opposti e quindi ha la funzione positiva di riconciliarli per ricreare l’armonia perduta. Per una sola volta nel 2023 compare invece il 3. Come sintesi del pari, 2, e del dispari, 1, già per questo considerato numero perfetto dalla scuola pitagorica, indicativo della grandezza tridimensionale degli oggetti (altezza, larghezza e lunghezza), il 3 ha significati non solo religiosi, manifesti nella Trimurti induista (Brahma, Siva e Visnù ) e nella Trinità cristiana (Padre, Figlio e Spirito Santo), ma anche significati simbolici, enfatizzati nelle tre cantiche della Divina Commedia di Dante (Inferno, Purgatorio e Paradiso).

Il 2023 occupa inoltre il posto numero 7 nella serie degli anni che vanno dal 2017 al 2025 e questa osservazione sposta su di un piano ben più alto la conoscenza del 7; infatti, “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare “. Queste di Primo Levi, tratte da I sommersi e i salvati, sono parole che rimandano alla dottrina dei corsi e dei ricorsi storici, teorizzata da Giovan Battista Vico.

La Storia si ripete e nei suoi cicli ritornano le condizioni climatiche, i gusti e gli stili, come anche le carestie, le epidemie e le guerre. Per certi numerologi i cicli della Storia si ripetono ogni nove anni e quindi nel ciclo novennale universale ogni singolo anno ha il numero del posto occupato in quel ciclo, posto che si calcola sommando i singoli numeri costitutivi dell’anno. Per l’anno 2023, come abbiamo visto prima, la somma è 7 e pertanto, nel ciclo novennale universale del tempo, il 2023 è l’anno 7 del ciclo novennale 2017-2025. Possiamo provare come segue la verità di questo assunto.

Premesso che lo zero non conta, poiché la somma dei numeri compositivi del 2017 è 10, quindi 1, il 2017 è l’anno 1 del ciclo in corso. Col 2026, la cui somma dei numeri compositivi dà ancora 10, quindi 1, ricomincerà un altro ciclo della misurazione novennale universale del tempo. Se piace, coi nostri pargoli, per approcciarli all’aritmetica come a un gioco, si può ripetere la conta per tutti gli altri anni del ciclo.

Nell’anno 7 di ogni ciclo ritornano le valenze del 7, la cui portata positiva si riflette, ad esempio, nei 7 colori dell’arcobaleno dalle mille sfumature, nelle 7 note della musica dalle infinite combinazioni e, una per tutte, mescolando il sacro col profano, nel riposo del Dio dei cristiani il settimo giorno, dopo le fatiche della creazione. Su Google cercate: 7 (numero); Wikipedia vi stupirà sciorinando quasi tutto quello che gira intorno a questo numero.

Con la zavorra dei problemi che, se avranno una soluzione, non saranno più problemi, siamo ormai nel 2023, anno del 7 di questo ciclo novennale universale e il 7, per le divinazioni numerologiche, è un numero straordinario che porta buono, molto buono. Se sarà così, finiremo per crederci … e per credere, coi pitagorici, che veramente il Divino è nel 7.

Si vales, vàleo.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 04/01/2023