DEEPER DANCE, la danza come terapia
Laura Scaringella fotografata da Carl Stacey

Intervistiamo Laura Scaringella insegnante di danza classica che ci parla di un seminario sicuramente innovativo

Una lunga chiacchierata al telefono con Laura mi regala subito l’idea che il suo progetto sia molto particolare e suggestivo. Emergono alcune frasi particolarmente significative.

Il corpo non è più vissuto come gabbia, ma bensì come strumento per far volare la propria essenza.”

Questa dichiarazione mi sembra particolarmente illuminante. Considerare il proprio corpo come uno strumento per conoscere se stessi rappresenta forse una novità per tutti coloro che lo hanno sempre considerato una sorta di zavorra. Il corpo vissuto come un accidente cosmico da sublimare o da trascendere per poter volare in alto con la propria coscienza.

Il corpo è sicuramente un elemento materiale dotato di un certo peso che tiene fermamente ancorati alla terra. Quanti di noi hanno pensato di poter volare senza la sensazione di pesantezza o di prigionia o di perenne vincolo di un corpo che vorremmo più leggero se non addirittura etereo...?

Laura ci parla anche di un codice dei movimenti o dei gesti che, liberati dai legami psicologici del linguaggio, sembrano esprimersi senza filtri denunciando problematiche psicologiche complesse:

il pensiero filtra, decide, condiziona ogni parte del discorso che si sta intraprendendo. Il movimento no. Esso è fatto della stessa sostanza dell’inconscio ed è partendo da lì che si affronta se stessi per davvero, cercando di conoscersi nella totale autenticità.”

Forse potremmo intendere le Sue parole come una strategia per evitare l’autoinganno di una mente… che troppo spesso di fatto mente anche a noi stessi.

Il corpo potrebbe essere quindi considerato un libro da decodificare: risulterà quindi necessario avere delle precise competenze che possano decifrare segni e movimenti, blocchi e chiusure, chiarendo al docente quali siano le cause profonde di tali problematiche.

“La sessione si svolge in questi passaggi: si inizia partendo da terra, eseguendo alcuni esercizi di sbarra a terra, con elementi di danza classica, per sollecitare l’attivazione del corpo, così da individuare i diversi blocchi energetici e muscolari; in seguito si procederà con l’ascolto di alcuni brani musicali, assumendo una posizione di rilassamento, chiudendo gli occhi e lasciandosi pervadere dalla musica; successivamente le persone potranno raccontare le loro sensazioni, le visioni e gli stati d’animo che quella musica ha suscitato in loro.”

E’ bene comprendere che lil percorso proposto da Laura Scaringella prevede un dialogo continuo tra insegnante e allievo, solo in questo modo sarà possibile conoscere la realtà del singolo, i suoi vissuti e la natura fisica dei suoi blocchi.

“Sarà possibile, attraverso la danza, vivere quei blocchi nella loro profondità, fino a scioglierli”

Laura ci parla anche di un nuovo approccio terapeutico basato sul sintomo. Partendo da quest’ultimo si potrebbe risalire alla causa del problema…

“Spesso si parte dalla psiche, analizzandola e cercando nelle sue profondità il fulcro del problema o del blocco che affligge. E se piuttosto si partisse dal blocco stesso, che, somatizzato nel proprio corpo, crea quella tensione articolare o quella debolezza in un determinato arto o fibra muscolare?”

Le domando a chi sia dedicato il seminario e se vi siano delle particolari indicazioni da seguire per comprendere se si possa trarre un concreto beneficio da queste tecniche.

“Persone che hanno avuto o hanno a che fare con la danza e che desiderano approfondire la conoscenza di sé. Persone che vorrebbero sperimentare la sensazione di libertà che può offrire la danza, andando oltre i pensieri e le parole. Chi ha voglia di conoscersi attraverso il corpo ed ha la curiosità e la voglia di sperimentare o sperimentarsi, senza paure o resistenze mentali. Questo tipo di esperienza può essere fatta singolarmente o in gruppo. Si avrà l’opportunità di inebriarsi di musica, danza e profondità affascinanti, che ancora non conosciamo di noi stessi.”

Il seminario, ci conferma Laura, avrà una durata di alcuni mesi con un paio di incontri mensili. Il programma definitivo prevederà tutte le informazioni necessarie che in questo momemnto sono ancora in fase di elaborazione.

Ringrazio Laura per questo "anteprima", ripromettendomi di informare presto tutti coloro che saranno interessati.

Foto di copertina di Carl Stacey

Altre Fotografie di Sergio Giunipero

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Articolo pubblicato il 21/01/2023