Energia: La spinta della Germania sulle centrali a carbone è il fallimento del Green Deal Ue.
Alessandro Panza

Lo sostiene in un’interrogazione alla Commissione europea, l’on. Panza. “Le regole Ue valgono per tutti tranne che per Berlino?

Stiamo vivendo giornate faticose e problematiche che ci tolgono l’ottimismo verso il futuro. Oltre ad essere attanagliati dal caro energia e dalla guerra, arrivano notizie allarmanti ed illogiche da Bruxelles.

Andando per ordine; dapprima ci è piovuta la minaccia del veto a produrre auto con il motore termico, che in Torino hanno un centro di eccellenza nella produzione finita e e nella componentistica, poi il diktat agli allevamenti di bovini e suini, perché qualche mente pensante a Bruxelles sostiene che gli allevamenti inquinano.

Per cui, per lor signori, dovremo nutrirci di carne sintetica e di insetti e farfalle, sino alla norma assurda sulla necessità di approntare adeguamenti protettivi e costosi per la casa di abitazione, obbligatori a partire dai prossimi decenni.

Non se ne può più! Ma mentre l’ottimismo dei popoli europei viene messo a dura prova, in ossequio alla presunta salubrità del clima, cosa sta capitando in Germania?

Si riaprono le miniere a carbone e si potenzia l’estrazione della lignite. E’ bene ricordare che la Germania è un paese importante ed in molti lo identificano come nazione guida del vecchio continente. Come reagisce intanto l’Europa?

Di questi interrogativi che salgono dal buon senso dell’uomo della strada, se ne fa interprete e portavoce, l’on. Panza (Lega) che rivolge quest’interrogazione alla Commissione Europea.

“L’accelerazione del governo tedesco sulle centrali a carbone, con l’ok all’ampliamento della miniera a cielo aperto di Garweiler dove si estrae prevalentemente lignite altamente inquinante, è una notizia che non può e non deve lasciarci indifferenti”.

“La Germania”, prosegue l’eurodeputato interrogante, “agisce per conto proprio e punta sul carbone e manca gli obiettivi di riduzione dei gas serra, mentre l’Ue continua a imporre sacrifici economici enormi ai cittadini europei, nel nome di una transizione green dove prevale l’ideologia rispetto alla concretezza, senza tenere conto delle nuove criticità conseguenti alla guerra in Ucraina”.

Secondo l’on Panza,” Le scelte di Berlino confermano il fallimento del Green deal Ue, che colpisce le nostre aziende, i lavoratori e le famiglie mentre il resto del mondo continua a inquinare indisturbato.” Come reagiranno i supponenti membri della commissione che volano alto senza badare a quel che pensano i popoli europei?

“Ho presentato una interrogazione alla Commissione europea per chiedere di esprimersi in merito: come giustifica il piano tedesco all’interno degli obiettivi del Green deal Ue. Bruxelles, conclude Panza, non ritiene che tale pratica sia la dimostrazione che il Green Deal è superato dai fatti?

O ancora una volta, le regole europee valgono per tutti tranne che per la Germania?”.

Attendiamo di conoscere la risposta. Perché non può l’Eu diventare il gendarme dei pasi europei, quando la Germania bada indisturbata agli interessi dei suoi cittadini?

 

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Articolo pubblicato il 26/01/2023