Il Cavalier Giovanni Barinotti, tre volte sindaco di Pont Canavese (TO)

Di Alberto Serena

Le famiglie Barinotti, originarie di Pont Canavese, che negli anni del dominio francese venivano registrate come “Barinot” erano tante e alcune di queste, verso la metà dell’800 emigrarono in Fontaneto d’Agogna, nel novarese e altre in Valsesia, dove si stava costruendo un canale artificiale a supporto della coltivazione del riso.

Il grandioso Canale Cavour fu realizzato in tre anni, dal 1862 al 1865 per volontà di Camillo Benso Conte di Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), che lo aveva fortemente voluto, ma che non ebbe la fortuna di veder iniziare nemmeno i primi lavori ed è il terzo canale in Italia per lunghezza.

Tra le famiglie Barinotti rimaste a Pont Canavese c’era quella di Giovanni Martino e di sua moglie Domenica Michetti, da cui nacque Paolo Battista Luca (17.10.1810), che si sposò con Maria Domenica Berchiatti (7.9.1815), figlia di Domenico e di Domenica Panier Bagat.

Dal matrimonio di Paolo Barinotto, che faceva il calderaio, con Maria Domenica Berchiatti nacquero Giovan Martino detto Giovanni (14.5.1860) e altre tre sorelle, Maria Domenica (1842), Maria Luigia (9.9.1844) e Carolina (6.6.1849), registrati tutti come Barinotto.

Giovanni all’età di 20 anni venne assunto come impiegato presso il Comune di Pont Canavese addetto a varie mansioni amministrative. Per differenziare il suo gruppo familiare da quello di altre famiglie Barinotto, il suo cognome fu modificato in Barinotti.

Era successo anni prima con l’avvocato e sindaco di Pont Canavese Carlo Rossio, diventato in seguito Roscio.

Quando Giovanni si sposò il 14 maggio del 1879 con Maria Rosa Aimone (4.12.1858) andando ad abitare in Oltresoana, il suo cognome venne infatti trascritto come Barinotti e da allora tutti i suoi figli saranno chiamati in quel modo.

Sua moglie Maria Rosa era figlia del mugnaio Domenico Aimone (1834 - 1876) mugnaio, del gruppo familiare de “gli Aimone dei Batistin Fina” e di Vallero Serafina (1839).

Dal loro matrimonio nacquero: Maria Serafina (16.8.1881), Serafina Felicita Domenica (6.7.1884), Domenico (27.9.1887), Modesto Giovanni Battista (13.10.1889) ed altri tre figli.

Dal 1882 al 1904, fu consigliere e assessore comunale collaborando nelle sue funzioni con ben quattro sindaci di quel tempo, Francesco Panier Isatria, avvocato Carlo Roscio, cavalier Martino Moglia e Battista Rastello, alla cui morte, nel 1904, venne eletto sindaco.

Giovanni Barinotti era stato per 22 anni consigliere e assessore comunale.

Fu rieletto nel 1908 e nel 1912, rimanendo in carica fino al mese di luglio del 1917, sostituito dall’avvocato Ilario Valerio.

Fu per tanti anni anche tesoriere e amministratore dell’ospedale, per 20 anni Presidente della Società di Mutuo Soccorso.

A Giovanni Barinotti toccò l’ingrato compito di fare il sindaco durante la Prima Guerra Mondiale, con la grave carestia che regnava nel paese. Dovette assistere alla partenza per il fronte di tanti giovani pontesi, molti dei quali non fecero più ritorno a casa.

In quel tragico periodo della guerra contribuì ad aiutare le famiglie del paese, donne, anziani e bambini con aiuti consistenti come Presidente della Società di Mutuo Soccorso.

Durante i suoi mandati furono costruiti il ponte in ferro della frazione di Oltresoana, la strada carreggiata verso frazione Boetti, fu costruito l’ospedale, inaugurata la ferrovia, istituito il Tiro a segno, edifici scolastici in varie frazioni, aperta la strada Pont-Frassinetto e iniziati i lavori per la Pont-Locana.

Nell’agosto del 1917 fu costretto a dare le dimissioni a causa della sua salute malferma. Al suo posto venne eletto sindaco nell’ottobre del 1917 l’avvocato Cavalier Ilario Valerio.

Poco prima della morte, che lo colse il 20 settembre del 1922, era stato nominato Cavaliere del Lavoro.

Non era mai avvenuto e nemmeno avvenne in seguito che un pontese venisse eletto alla carica di Sindaco per tre mandati consecutivi.

Alberto Serena

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Articolo pubblicato il 23/02/2023