Un nome sfidante. Gioielli Reali. L’ambizioso progetto, a cura della Strada Reale dei vini torinesi, in collaborazione con la Fondazione Accorsi – Ometto di Torino, nasce allo scopo di comunicare e promuovere in modo originale e innovativo il territorio torinese, da un punto di vista culturale ed enogastronomico. Gioielli Reali identificherà i tesori del nostro territorio, i vini quanto il patrimonio culturale e museale, attraverso un oggetto iconico che possa contenere entrambe le storie e raccontarle ad un vasto pubblico. Lavorando a tale progetto, è stata, quindi creata, una “special box”, destinata a diventare oggetto di collezionismo, a edizione limitata e con una progettazione partecipata bilaterale. Una agenzia specializzata in comunicazione, la Why Adv di Torino, ha sviluppato la soluzione creativa adatta a contenere un’idea di arte e vino.

Il Museo Accorsi – Ometto è stato scelto quale primo ente museale a partecipare a questa iniziativa, in quanto ospita un oggetto raro e prezioso: un inventario settecentesco dei gioielli di Casa Savoia (acquistato dal Museo nel 2013, dopo una serie di passaggi di proprietà), che ispirato la decorazione della “special box”, al cui interno si trovano alcuni QR code che rinviano a video ad hoc e a informazioni che faranno compiere un viaggio virtuale nei due percorsi, la Strada Reale e il Museo Accordi – Ometto.

Quest’ultimo è il sogno diventato realtà dell’antiquario torinese Pietro Accorsi, che ha lasciato per testamento i suoi beni a una fondazione culturale che doveva promuovere il gusto per l’arredamento antico e l’arte figurativa dal Medioevo all’Ottocento. Situato nei locali che hanno ospitato il convento di Sant’Antonio Abate, per oltre sessant’anni è stato la galleria d’arte del grande collezionista. Otto delle venticinque sale sono state allestite così com’erano a Villa Paolo, la residenza di Accorsi sulla collina di Moncalieri. Il cassettone di Pietro Piffetti è il pezzo più pregiato all’interno delle collezioni.

La Strada Reale dei vini torinesi è una associazione con 95 soci tra viticultori, operatori turistici, musei, residenze e reali ed enti pubblici, rappresentata in questa esperienza dalla presidente Giulia Chiarle, viticultrice di Villarbasse.

Alla giornata di presentazione del progetto sono intervenuti anche la Regione Piemonte (con l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, e l’Enoteca Regionale dei vini torinesi, con il presidente Corrado Scapino, già assessore provinciale e sindaco di Caluso, recente donatore a papa Francesco di una bottiglia magnum di Erbaluce.

La sinergia tra agricoltura e cultura, un tempo impensabile, passa per l’accoglienza e le proposte turistiche di qualità da presentare al turista.

Ogni territorio ha i suoi gioielli, l’Italia eccelle in tema di bellezza, ed è giusto e doveroso farli conoscere.

Il 2022 che si è chiuso da poco ha visto il Freisa quale vino dell’anno della Regione Piemonte, oggi vitigno coltivato nei terreni attigui alla Villa della Regina di Torino, con un esperimento unico in Europa, che ha portato il vino dentro la città. 

L’auspicio espresso oggi è che il 2023 possa essere l’anno di promozione dell’Erbaluce, vino poco conosciuto e poco valorizzato al di fuori di una ristretta zona di produzione, nel territorio canavesano, patria di Re Arduino e di Guido Gozzano. Vino e cultura, alla prova dei fatti, è un binomio che può funzionare.

Il Museo Accorsi – Ometto di Torino ha lanciato un messaggio importante a tutti gli operatori economici e culturali. Il dado è tratto, il solco è scavato, altri potranno seguire questo esempio per arricchire sempre più l’offerta culturale, già ampia, che oggi il Piemonte propone ai turisti di tutto il mondo.

Museo Accorsi – Ometto

Via Po 55 – Torino

www.fondazioneaccorsi-ometto.it

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Strada Reale dei vini torinesi

https://www.enostrada.com