Il Re liberatore: Il monumento veronese a Vittorio Emanuele II

Di Alessandro Mella

Passeggiando per la bella piazza Bra, in Verona, ci si trova ad un tratto di fronte ad un magnifico monumento equestre pieno di storia e di memoria.

Si tratta della statua che la città scaligera volle dedicare al sovrano sabaudo che, alla testa dell’esercito regio, contribuì a liberare la città dal giogo asburgico nel 1866.

Vittorio Emanuele morì nel 1878 e subito le città di tutt’Italia si prodigarono per iniziare a commemorarne l’epica figura. Verona fu la primissima a riunire una commissione per l’opera la quale, tuttavia, risultò inconcludente al punto da rendere necessario un altro bando di ampio respiro nel 1880. In questo caso, fortunatamente, Ambrogio Borghi, scultore lombardo, ottenne l’incarico di realizzare il sospirato monumento.

Il suo bozzetto, scelto tra venticinque concorrenti, ebbe il favore della città per via della sua rispondenza ai desiderata del governo e per la bellezza ed armonia della figura:

Il monumento, se non fosse del piedestallo, si può dire stupendo: la statua è di bronzo e si ammira specialmente per una rara omogeneità di linee, per movimento, per slancio di esecuzione; quel cavallo, che ricorda quello di Emanuele Filiberto di piazza S. Carlo, viene innanzi, lo si vede a camminare, e nei particolari e nell'insieme, un po' grossolano ma vero, si può dire perfetto.

Il cavallero è proprio Vittorio Emanuele quando, colla spada sguainata, passava in rivista l'esercito; c'è quella maestà di figura, quella fierezza guerresca che il morto Re soleva assumere più specialmente a cavallo.

Gli artisti e i più intelligenti sono concordi nel proclamare questa di Ambrogio Borghi da Milano una meravigliosa opera d'arte. (1)

Tuttavia, vi furono anche critiche per via della posizione che fu mutata dalla commissione la quale, invece che nel centro della piazza, la volle posata su di un lato. Non bastasse questo la base, dopo qualche mese, mostrò segni di cedimento per via del carico del bronzo e si rese necessario procedere ad un intervento per stabilizzarla e rinforzarla. (2)

Sul davanti dell’opera si legge: “A Vittorio Emanuele II”; lato ovest: “Raffermando il plebiscito 21 ottobre 1866 Verona memore grata secura eresse 9 gennaio 1883”; lato sud: “Ne quinto anniversario di sua morte lacrimata dallo intero mondo civile”; lato est: “Italia serva divisa con mirabile virtù resa indipendente libera una”.

Una solenne cerimonia si tenne il 9 gennaio 1883 per inaugurare la statua. Evento cui partecipò anche Amedeo di Savoia, I Duca d’Aosta, in rappresentanza del Re Umberto I:

Verona. - Le rappresentanze del Senato e della Camera arrivarono alle ore 5,40 del giorno 8, ricevute dalle autorità. Alla sera vi fu teatro di gala. S. A. R. il Duca d'Aosta arrivò il 9. L’inaugurazione del monumento a Re Vittorio Emanuele ebbe luogo alle ore 12 meridiane dello stesso giorno. (3)

Con treno speciale è partito stamane alle 4,15 per Verona il Duca d'Aosta, S. A. si reca ad assistere l'inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele che avrà luogo oggi in quella città. (4)

La giornata fu magnifica e Verona visse con gioiosa solennità lo scoprimento dell’attesa statua equestre ed i giornali ampliamente ne parlarono nei giorni a seguire:

Pochi minuti dopo che il Duca e le autorità avevano preso posto fu dato l'ordine di togliere il velario al monumento; e quando caddero le tele, la statua equestre di Vittorio Emanuele apparve fra un grido universale e il suono dell'Inno. Fu un momento senza pari, solenne. Tutte le bandiere, un'ottantina, si inchinarono, e i rappresentanti di molti sodalizi andarono a coprire il piede del monumento di corone votive; quella del Municipio di Verona era di bronzo. (5)

Ancora oggi Vittorio Emanuele II, il galantuomo, si erge in piazza Bra accogliendo i turisti con la sua bronzea e graziosa effige.

Monumento alla storia patria che egli incarnò e rappresentò, memoria del nostro Risorgimento nazionale, una delle stagioni più belle della storia italiana.

Alessandro Mella

NOTE

1) La Stampa, 12, Anno XVII, 12 gennaio 1883, p. 2.

2) Fonte: guida "Le statue di Verona", progetto e cura di Luca Leone, pubblicata ad agosto 2015 con il sostegno del Comune di Verona.

3) Gazzetta d’Alba, 2, Anno II 13 gennaio 1883, p. 3.

4) La Stampa, 9, Anno XVII, 9 gennaio 1883, p. 3.

5) Ibid., 12, Anno XVII, 12 gennaio 1883, p. 2.

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Articolo pubblicato il 02/03/2023