Bologna – L’evoluzione dell’industria aeronautica italiana

La storia dell’industria aeronautica italiana, dai primi velivoli a oggi nel saggio della professoressa Francesca Fauri pubblicato dalla casa editrice bolognese il Mulino

Grandi manifestazioni si apprestano a celebrare il centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare Italiana, nata il 28 marzo 1923. A introdurci in questo clima celebrativo,  ce lo potrebbe dare il libro, della professoressa Francesca Fauri,”Storia  dell’industria aeronautica italiana. Dai primi voli a oggi”( foto copertina, pp. 251, €26.00)  , pubblicato  dalla casa editrice bolognese il Mulino.  “Questo libro – si legge nell’introduzione – cerca di ripercorrere, a grandi linee, la storia dell’industria aeronautica, delle sue imprese e del ruolo dello stato scegliendo  come caso di studio la ditta Caproni. - Sempre  la professoressa Fauri “ ho cercato di limitare il mio campo di azione e ricostruire più fedelmente possibile le vicende economiche di  questa industria, partendo dai dati a disposizione, per delineare la faticosa affermazione, tra successi e ricadute, e il ruolo degli attori principali di questa storia, lo stato le aziende coinvolte. Senza i pionieri come Gianni Caproni, certamente l’industria aeronautica italiana non avrebbe raggiunto gli incredibili risultati iniziali, ma senza la mano pubblica di uno stato sarebbe stato «non letargico » una storia di breve durata”.

«La storia dell’industria aeronautica italiana ha un inizio precoce e un andamento discontinuo. La Prima guerra mondiale fu un’occasione di sviluppo e di emancipazione dalla dipendenza estera:senza i numerosi pionieri e visionari che si lanciarono con entusiasmo in questo settore, come Gianni Caproni, l’industria aeronautica italiana non avrebbe raggiunto gli incredibili risultati che ottenne; ma senza il costante sostegno dello stato sarebbe stata una storia di breve durata. Nel periodo delle due guerre, il Gruppo Caproni crebbe fino a diventare uno dei maggiori produttori italiani; tuttavia, all’indomani della Seconda guerra mondiale fallì insieme alla maggior parte delle industrie aeronautiche. Il divieto di costruire aeromobili previsto dal Trattato di pace, la preferenza per l’importazione di aerei alleati e la negazione dell’assistenza internazionale furono i costi politici ed economici della sconfitta.

“La scelta del Gruppo Caproni  come caso di studio tra le neonate industrie aeronautiche italiane – afferma  ancora la scrittrice Francesca Fauri, -  poggia su diverse ragioni. Gianni Caproni fu innanzitutto il primo imprenditore a costruire aeroplani quando il mercato italiano, faticava ancora a far fronte all’invadenza dei fornitori francesi e i suoi primi cinque monoplani stabilirono record mondiali  di altezza e velocità già nel 1912, raggiungendo quota 1.000 metri e una velocità massima di 106 Km/h. Giovanni Battista Caproni nacque nel 1866 a Massone presso Arco in Trentino (all’epoca sotto il dominio austriaco). Studiò ingegneria al Politecnico di Monaco  e poi a Liegi (dove conseguì una specializzazione in elettrotecnica all’Istituto Montefiore). Quindi si recò a Parigi dove progettò insieme ad Henry Coand?(compagno di corso a Liegi) il suo primo apparecchio biplano.

Dunque, Caproni apparteneva alla manciata dei primissimi pionieri dell’aeronautica italiana ma, a differenza degli altri, aveva una preparazione tecnica/universitaria adeguata a progettare e  costruire aerei di sua concezione. Gianni Caproni fu anche un abile imprenditore che partendo dal nulla riuscì a espandersi attraverso una aggressiva campagna di acquisizioni con l’obiettivo di realizzare l’integrazione dell’intero ciclo di lavorazione dell’aeroplano. Caproni fu tra i primissimi imprenditori privati ad aprire un centro di addestramento piloti in Italia.  L’autrice sottolinea una piccola ma importante precisazione, la sua ricerca si concentra sul settore  dell’industria aeronautica, ovvero della costruzione di velivoli, che è distinto da quello del trasporto aereo.

Il  libro è strutturato in sei capitoli. Inizia con,”i difficili esordi dell’industria aeronautica italiana”; “Nascita e sviluppo della Caproni”; Ascesa e il declino del Gruppo Caproni”; La déba?le  della produzione aeronautica italiana all’indomani del conflitto e il ruolo degli aiuti nazionali e internazionali”; “La ripresa della produzione aeronautica”;” Gli sviluppi dell’industria aeronautica dagli anni Novanta al nuovo millennio”. ’Italia abbracciò con entusiasmo l’avventura e i segreti del volo e fu sicuramente tra i Paesi a poter contare su una vivace proliferazione di officine aeronautiche sin dai primi anni del Novecento. Ma la storia economica sociale e politica che va dai primi dirigibili all’entrata in guerra, dalla crisi all’indomani del conflitto a Finmeccanica  e alla nascita di Leonardo ancora non è conclusa.  

Autrice:
Francesca Fauri: insegna Storia economica e History of the World Economy and Migration nell’Università di Bologna. Con  la Società editrice il Mulino  ha pubblicato
« Il Piano Marshall e l’Italia» (2010), «Storia economica delle migrazioni italiane» n(2015), « L’Unione Europea. Una storia economica» (2017) e «L’economia italiana dal 1945 a oggi» (con P. Battiloni, 2019).

“Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli a oggi”, a cura di Francesca Fauri, pp.251 ill. b/n Bologna,2023, €26.00

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Articolo pubblicato il 02/03/2023