Juve spazzanapoli
Vidal, centrocampista della Juventus

La premiata ditta Pirlo-Vidal umilia i partenopei con un convicencente 3 a 0

Come ci si era augurati, l'ultimo turno di campionato ha visto un Milan che non è andato più in là di un pareggio a Catania e una Juventus che ne ha subito approfittato per ridurre a 2 i punti di svantaggio dai rossoneri.

Contro il Napoli di Mazzarri ci si aspettava una partita più equilibrata, ma i partenopei non si sono praticamente visti e tanto meno i blasonati Cavani e Lavezzi ben controllati dall'ottima difesa bianconera.

Nella prima parte della gara la Juventus ha fatto il suo solito gioco, ossia quello di far girare molto bene il pallone sulla trequarti avversaria, ma senza riuscire a pungere, demerito, anche, di un Boriello che di questo passo non potrà che tornarsene a Roma visti i limiti tecnici presentati sul terreno di gioco.

Nel primo tempo sono da registrare due bei traversoni di Pirlo sui quali Boriello non è riuscito a imprimere la deviazione vincente.

E' nel secondo tempo che le cose sono completamente cambiate.
Dopo pochi minuti, sempre su cross del solito Pirlo, paripiglia in area e tiro ravvicinato di Vucinic su cui c'è la perentoria deviazione in porta di Bonucci.

Poco più tardi, dopo l'uscita di Boriello per Quagliarella, è ancora la Juve a portarsi sul 2 a 0 con un pregevolissimo gol di Vidal (probabilmente il migliore in campo) che dopo un dribbling ubriacante infila sul secondo palo.

C'è da registrare, poi, l'entrata, tra gli applausi, di Alessandro Del Piero al posto di Vucinic e il vecchio capitano si fa subito notare prima con l'assist vincente su Quaglairella che porta a 3 le reti e poi con una serie di dribbling al limite dell'area partenopea.

Ora il campionato è di nuovo riaperto, con un Milan che in settimana dovrà anche affrontare il Barcellona e con una Juve che, oltre ad esserci guadagnata la finale di Coppa Italia proprio col Napoli, sembra essersi assicurata quella seconda posizione in classifica che le consentirebbe, finalmente, l'agognato ritorno in Champions League.


Marco Pinzuti

 

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Articolo pubblicato il 02/04/2012