
In prossimità della Settimana Santa si terrà un toccante concerto di opere sacre che avrà anche un lodevole risvolto di solidarietà sociale.
In vista dell’inizio della Settimana Santa, venerdì 31 marzo e sabato 1° aprile alle 21 nella Collegiata di San Secondo di Asti e nella Cattedrale di San Donato di Mondovì si terrà Ave crux benedicta, un toccante concerto organizzato in coproduzione dall’Academia Montis Regalis e dai Musici di Santa Pelagia.
Ne saranno protagonisti il giovane mezzosoprano Margherita Scaramuzzino – che nel recente passato ha già preso parte a diverse importanti produzione organizzate da queste associazioni, tra cui l’opera Eloise del compositore contemporaneo inglese Karl Jenkins – l’organista Nazareno Fusta e il Coro di Voci Bianche del Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti e del Sistema Scuole di Musiche AMR (Scuola Comunale di Musica di Mondovì e Istituto di Musica “Antonio Vivaldi” di Busca) diretti da Maurizio Fornero.
I due concerti saranno a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili; da sottolineare che al concerto di Asti I Musici di Santa Pelagia hanno invitato la Fondazione Astigiana per la Salute, alla quale i presenti potranno devolvere un’offerta, che verrà utilizzata per acquistare una colonna laparoscopica da donare all’Ospedale Cardinal Massaia di Asti.
Uno degli ambiti più affascinanti del repertorio sacro è quello che fu concepito per accompagnare le celebrazioni della Settimana Santa, rievocando la dolorosa Passione e Morte di Cristo, prima dello sfolgorante trionfo della Resurrezione proclamato nella notte di Pasqua.
Tra i brani più emblematici di questo tempo forte della Chiesa spicca lo Stabat Mater, drammatica raffigurazione dello strazio vissuto dalla Vergine Maria ai piedi della Croce, che nel corso dei secoli venne messo in musica da centinaia di compositori, dai famosi esponenti del Rinascimento e del Barocco Giovanni Pierluigi da Palestrina e Giovanni Battista Pergolesi, agli ottocenteschi Gioachino Rossini e Antonín Dvorák, per arrivare ai contemporanei Krzysztof Penderecki e Arvo Pärt.
In questa vasta messe di opere tra i lavori meno noti merita di essere citato lo Stabat Mater di Giuseppe Tartini, concepito per tre voci femminili, che – per questo motivo – tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo fu eseguito con buona frequenza nei monasteri femminili.
Sebbene la fama di Tartini sia legata soprattutto alla sua produzione strumentale (che comprende brani dal carattere molto lontano dalle atmosfere spirituali come la notissima Sonata “Il trillo del diavolo”), il compositore piranese si dedicò con impegno anche al repertorio sacro, per soddisfare le necessità musicali della Cappella Antoniana di Padova, dove prestò servizio fino al 1765. Nel suo Stabat Mater, Tartini seppe intonare con profonda intensità l’austero testo latino scritto cinque secoli prima da Jacopone da Todi, interiorizzandone efficacemente i passaggi più drammatici e creando un teso contrasto tra il dolore lancinante del Golgota e la fede nella Resurrezione.
Oltre che da una serie di pregevoli brani organistici di Girolamo Frescobaldi, Domenico Zipoli e Johann Sebastian Bach (l’eterea e quasi disincarnata Aria delle Variazioni Goldberg), a questo grande capolavoro tuttora in attesa di una dovuta rivalutazione fanno corona il mottetto Jesu rex admirabilis di Palestrina, maestro riconosciuto della Scuola Romana fiorita nella cappella papale nella seconda metà del XVI secolo, e l’intensissimo Pianto della Madonna di Claudio Monteverdi, magistrale contrafactum del grande Cremonese, che traduce il testo di Jacopone secondo l’accesa sensibilità ricca di chiaroscuri emotivi del primo Barocco.
Venerdì 31 marzo - ore 21
Collegiata di San Secondo
Piazza San Secondo – Asti
Sabato 1° aprile 2023 – ore 21
Cattedrale di San Donato
Piazza Duomo 7 – Mondovì
AVE CRUX BENEDICTA
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Toccata Quinta per organo (Libro primo)
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594)
Jesu Rex admirabilis - mottetto a tre voci
Domenico Zipoli (1688-1726)
Suite n. 1 in si minore per organo
Giuseppe Tartini (1692-1770)
Stabat Mater a tre voci femminili
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Aria (Variazioni Goldberg BWV 988)
Claudio Monteverdi (1567-1643)
Pianto della Madonna
Margherita Scaramuzzino, mezzosoprano
Nazareno Fusta, organo
Coro di Voci bianche dell’Istituto di Musica
“Giuseppe Verdi” di Asti e del Sistema
Scuole di Musica dell’Academia Montis Regalis
Maurizio Fornero, direttore
Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini
Articolo pubblicato il 28/03/2023